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(disegno dietro fatto da: ssourswtchblade)

Passò una settimana ricca di battaglie e scontri, da cui i nostri combattenti uscirono fortunatamente vincitori. La distanza tra i due litiganti si notava: essi si parlavano solamente per battibeccare o quando dovevano elaborare una strategia per vincere. Nonostante questo, raggiungevano la vittoria facilmente.
Colt si era recentemente distaccato dal trio, fingendo che preferiva combattere da solo. Anche quel giorno si era svegliato presto per allenarsi a sparare. Egli era circondato da belle donne, era abile nel combattimento e tutti lo stimavano. Avrebbe vissuto una vita perfetta se non fosse stato per le frequenti liti con la sceriffa.
Giunto ad una delle attrazioni dello Starr Park in cui si dovevano colpire delle bottiglie di vetro vuote, si accorse che attorno al bancone c'erano già alcuni suoi fan, impazienti di osservarlo. Li salutò, prese le sue due pistole e iniziò a puntarle ai contenitori. I colpi andarono a segno, seguiti da un fragoroso applauso proveniente dalla folla. Il ragazzo sorrise compiaciutamente: "È così che si fa, gente!"
Gli spari continuarono per un po', come lo spettacolo messo su dal rosso. Egli riusciva sempre a centrare i vari recipienti e veniva acclamato.
Dopo aver impressionato il pubblico con la sua precisione più volte, l'uomo decise di farlo nuovamente. All'improvviso, gli venne in mente l'immagine di Shelly. Distratto, mancò totalmente il bersaglio e ciò causò un inaspettato silenzio da parte della massa, la quale si stava domandando perché il cosiddetto miglior pistolero della città avesse sbagliato un colpo decisamente facile. Colt deglutì, sconcertato: neppure lui aveva la risposta al dubbio della collettività. Egli imprecò a denti stretti: "Maledizione, concentrati!". Provò a rimediare facendo partire un altro proiettile, ma fallì di nuovo. Le persone cominciarono a bisbigliare e la frustrazione lo assalì. Frettolosamente, spiegò: "Ehm... È una giornata no, ragazzi; capita anche ai migliori. Non c'è da preoccuparsi, tornerò a splendere in men che non si dica!".
Il suo turbamento non era causato principalmente dalla sua caotica performance, ma dal rapporto con la sua compagna di squadra. Benché non lo desse a vedere, era dispiaciuto del loro allontanamento e desiderava che le cose tornassero come prima.
Bofonchiò: "Ricomponiti, Colt. Questo è ridicolo! Non posso continuare a pensare a lei... Dannazione, Shelly...!". Il rosso scagliò altre pistolettate, stavolta violente, in direzione degli obiettivi e fu capace di romperli in mille pezzi: sembrava stesse sfogando la sua rabbia sugli oggetti.
Sudato e ansimante, l'assalitore si passò una mano sulla fronte per pulirsi il sudore e si voltò verso gli ammiratori strizzando l'occhio. Avendo esaurito le bottiglie, disse: "Ok, per oggi è tutto, amici. Buona giornata!". Ripose le sue pistole e con le mani in tasca fece per andarsene, però udì una voce familiare tra gli spettatori: Pocho era venuto a vederlo.
Hola ¹, Colt! Ti va di andare a bere qualcosa?" Si rivolse a lui il chitarrista. L'altro accettò e perciò si diressero al Barley's. Ordinarono un drink ciascuno e incominciarono a conversare: "¿Cómo estás, amigo? ² Mi sembri un po' giù di morale." Domandò lo scheletro. L'uomo esitò a rispondere: "Favolosamente, come al solito.". Rendendosi conto che l'amico stava mentendo spudoratamente, Pocho gli posò una mano sulla spalla: "Ehi, puedes hablar de tus problemas conmigo ³; dire bugie non ti farà stare meglio.". L'assalitore sospirò ma rimase sul vago: "Non so cosa mi stia succedendo... Non riesco a togliermela dalla testa, nemmeno quando mi alleno! Mi sta facendo impazzire. Oggi ho fatto una figuraccia davanti a tutti mentre mi stavo esercitando ed ovviamente la colpa è sua.". Pocho lo ascoltò attentamente in modo da capire a chi si stesse riferendo e infine rispose: "Quanto la fate lunga... Perché non la chiudete qua? Magari con una banale stretta di mano: ya sabes, los hechos valen más que las palabras ⁴.". Il giovane sorseggiò il suo liquore e non contestò: sapeva di non avere ragione, eppure non voleva ammetterlo. Tutt'a un tratto, notò il barista, il quale si era fermato ad origliare la chiacchierata dei due. Quest'ultimo si rese conto di essere stato scoperto e farfugliò: "Le mie più sincere scuse, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare le vostre parole. Per evitare altri... Incidenti, mi farebbe piacere darLe una mano, Signor Colt.".
"E come pensi di aiutarmi? Lanciandomi un fiasco di vino in testa?" Ribatté il ragazzo, scocciato. Il barman ridacchiò: "Oh, non faccia lo sciocco, Le darò dei consigli!".
"E va bene, illuminami." Sbuffò l'interlocutore del robot. Bombardino si schiarì la voce: "Ahem, sarò schietto: secondo me, Lei prova qualcosa per la sceriffa. A parer mio dovrebbe seguire il suo cuore e riappacificarsi con lei: non giova a nessuno avere rimorsi o rimpianti.". Il messicano, finita la sua bevanda, concordò con lui: "Esatto, totalmente de acuerdo contigo ⁵. Tra l'altro, si vede lontano un miglio que te gusta esa chica ⁶."
Il pistolero, stupito, arrossì leggermente: "Cosa?! State scherzando, spero! Non me ne può fregar di meno se i suoi profondi occhi neri mi scrutano, se le sue sottili labbra soffici mi sorridono calorosamente o se le sue ruvide ma graziose mani fasciate accarezzano il mio volto...".
Stupefatti, il barista e il chitarrista si scambiarono un'occhiata confusa e poi guardarono il giovane straniti. Egli, rendendosi conto di ciò che aveva detto, diventò rosso e si coprì il viso: "Ah, cazzo... Fate finta che non abbia parlato, è l'alcool."
Gli altri diedero per buona la sua spiegazione, malgrado non si fosse neppure scolato metà della bibita.
"Sì, certo, come no..." Fu il pensiero di entrambi.
"Ad ogni modo, si sta facendo tardi ed io sono molto stanco, quindi vi saluto. Buonanotte, ragazzi.". Essi si salutarono e l'uomo uscì dal locale, ancora imbarazzato a causa del suo discorso. Raggiunta casa sua, camminò a passo spedito verso il bagno per specchiarsi. Guardandosi allo specchio, si accorse di avere delle leggere occhiaie e mugugnò: "Cavolo, mi stanno anche spuntando le occhiaie... Mi auguro che Shelly non le noti.".
Dopo essersi preparato, il ragazzo si sdraiò sul suo letto: "Bene, è ora di andare a dormire. Sicuramente domani mi dimenticherò di quello che è accaduto e dei miei sentimenti. Vorrei soprattutto scordarmi di quelli...".
Sfinito, Colt cadde tra le braccia di Morfeo e la sua amata sceriffa gli fece compagnia persino nei suoi sogni.

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GLOSSARIO

Hola ¹ : Ciao

¿Cómo estás, amigo? ² : Come stai, amico?

Puedes hablar de tus problemas conmigo ³ : Puoi parlare dei tuoi problemi con me

Ya sabes, los hechos valen más que las palabras ⁴ : Sai, i gesti valgono più delle parole

Totalmente de acuerdo contigo ⁵ : Totalmente d'accordo con te

Que te gusta esa chica ⁶ : Che ti piace quella ragazza
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Angolo autrice
GUYS PER FA STO CAPITOLO CI HO MESSO 6 GIORNI MADÒ
No davvero ho avuto seri problemi con l'ispirazione 💀 PERÒ CI HO MESSO L'ANIMA, spero vi piaccia :)

ꗃ‧₊˚ 𝗽𝗿𝗼𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 - 𝗖𝗼𝗹𝘁 𝘅 𝗦𝗵𝗲𝗹𝗹𝘆 !! 𖥻Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora