Ava
TRE ANNI DOPO
Strana la vita, vero? Un attimo prima sei sospesa sul filo del rasoio a fare i conti con i propri demoni e quello dopo sei a combattere contro di essi, a far sì che non ti prendano e non ti trascinino sul fondo del tunnel con loro. E per un misero secondo pensavo di avercela fatta. Pensavo di aver messo a tacere il tarlo parlante nella mia testa. Pensavo che una volta per tutte avrei vinto questa guerra, o almeno a domarla. E invece eccomi di nuovo qua, a capire cosa sia reale e non.
Cazzo...
Mi sembra un loop mentale. Che sta succedendo? Dove sono? Che giorno è oggi?
Sentii delle gocce d'acqua fredda scorrere sul mio viso e ciò mi fece aprire gli occhi di scatto.
«Ma che cazzo hai nel cervello?» urlai mettendo a fuoco la vista, cercando di capire dove fossi e chi avessi davanti.
Era una figura sconosciuta a me. Non mi sembrava di averlo mai visto. Ma qualcosa in lui era famigliare.
Lui parlò. «Ben tornata nel mondo dei vivi, Smoke».
La sua voce...
Quella dannata voce...
«Cos'è successo?»
«Stavi qua ad ascoltare la musica e a contemplare il vuoto fumando una sigaretta e ad un certo punto sei svenuta» spiegò puntando i suoi occhi su di me.
«Mi stavi spiando?!»
«Forse»
Sognai la sua voce per almeno tre anni. Sognai di avere la mia vendetta. Di risposte. Di verità.
«Come mi hai chiamata?» domandai in un filo di voce dopo qualche minuto di silenzio, in cui i nostri respiri si intrecciarono fra di loro come se fosse un'attrazione pubblica..
«Smoke. Perché so che fumi come una ciminiera, e che il tuo artista preferito è Pop Smoke» rispose mentre si accese una canna.
Ma che diavolo...?
Come fa a saperlo?
Mi guardai intorno ed eravamo nel parco davanti all'Hermes Hope.
Fra una settimana avrei dovuto iniziare il primo anno di college con Zac e gli altri al Bronwsville College. Mi mancherà parecchio questo posto di merda, visto che staremo nel campus.
«Come fai a saperlo?»
«So tante di cose di te, Ava»
Il mio nome pronunciato da lui era un'altra cosa. Si portò la canna alle labbra. L'odore del dry invase i miei polmoni.
«Che fine ha fatto tuo padre, Robert Baker? Poliziotto ubriaco che uccise i miei genitori in un incidente. Dove si trova?»
Non gli avrei permesso per nessuna ragione al mondo di mettersi in mezzo a me e la verità.
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Hell Heart
RomanceAva Miller ha imparato troppo presto quanto la vita possa essere un inferno. Però non è una che si lascia intimidire, con la sigaretta fra le dita e le cuffiette nelle orecchie per lei niente è impossibile, neanche fare i conti con i propri demoni o...