Grace Anderson è una studentessa di giurisprudenza che studia ad Oxford.
Ragazza gentile, molto introversa e con voti discretamente alti.
Qualcuno di cui non sospetteresti mai.
Ma proprio il segreto che la piccola Grace custodisce, viene svelato al...
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"A volte il tuo cuore, ha bisogno di più tempo,
per accettare ciò che la tua mente già sa"
Anonimo
Grace's pov
Che giornata del cazzo.
Ma non una semplice giornata del cazzo qualsiasi, dove appunto non hai nulla da fare e ti rompi le palle.
No.
Era proprio una di quelle giornate di merda, in cui l'unica cosa che vorresti fare è farti una botta di cocaina pesante presa da qualche spaccino del parchetto, oppure una scopata da botta e via, giusto per alleviare lo stress.
Ma purtroppo, non posso mettere in pratica nessuna delle due opzioni.
Ed oltretutto mi sono svegliata con un ulteriore giramento di palle.
Per colpa di chi?
Per l'ennesimo politico del cazzo, insieme al solito psicologo che si atteggia a grande intellettuale, che parlano di me e di tutta la merda che sta succedendo su channel 5 come se loro fossero stati presenti al momento dell'omicidio.
"Grandioso"
Ormai stanno facendo così tanto sugo su sta cosa, che sono convinta che alla maggior parte della popolazione Americana non freghi più un cazzo.
Tranne ai grandi fanatici di Dio.
Loro saranno sempre lì a rompermi il cazzo, insieme a questa giornata.
"Ma chi cristo la conosce a sta vecchia!
Cazzo davvero pensano sia un'incompetente del genere?
Se l'avessi fatto io nessuno se ne sarebbe accorto"
Sbottai.
La frustrazione di non potermi difendere e di dover rimanere nascosta come una puttana, ormai mi stava facendo impazzire.
"Cristo!" urlai, portandomi le mani nei capelli.
Mi accesi una sigaretta e lanciai il pacchetto più lontano possibile da me.
Le gambe pian piano cedettero, e così mi ritrovai accovacciata a terra contro il mobile della cucina, con la fronte contro le mie stesse ginocchia.
Non riuscivo a capire ciò che stavo provando in quel momento.
Un senso di apatia che non riuscivo a descrivere, insieme a una punta di un dolore lancinante nel petto.
Era paragonabile allo stesso sapore di quei cocktail che ti bevi in discoteca dopo esserti lasciata con il fidanzato.
Un mix di sentimenti che ti lacerano dentro, e che si ostinano a non lasciarti andare.
