3. Hurt, i can't shake

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Non sono mai stata
pronta ad affrontare ciò che mi
faceva paura. Poiché non ricordavo
neanche il suo potere. Il potere di
crearti un nodo alla gola, facendoti
esplodere la mente per i troppi
pensieri finché non fai qualcosa.
Riley Mirren

Due settimane dopo

Avery

Tra un'ora incontrerò il mio nuovo coach. Abbiamo comunicato solo tramite e-mail per esaminare le nuove reclute della squadra. Oggi pomeriggio discuteremo su chi resterà nella squadra e chi no.

Se devo essere sincera vorrei che tutte le allieve che sono state selezionate da me e dal coach Peter.

La lezione di matematica scorre lentamente, sono persa nei miei pensieri come se fossi racchiusa in una bolla.

Come si comporterà? Che tipo di allenamento ci farà fare? Sarà gentile con Peter o un po' più severo? Che schemi di gioco avremo?

Mille domande girano nella mia testa tant'è che a momenti penso che la mia testa possa esplodere.

E se cacciasse alcune di noi dal gruppo?

<<Avery, la lezione è appena finita. Ci cambiamo in bagno e andiamo agli allenamenti?>>Iris mi poggia una mano sulla spalla e mi risveglia dai miei pensieri. <<Okay>>sussurro.

Ripongo le mie cose con cura nello zaino, lo afferro e me lo metto sulle spalle e io e Iris ci dirigiamo verso il corridoio per prendere la divisa d'allenamento per pallacanestro.

Sblocco il mio con il solito codice e prendo la mia divisa e lo stesso fa la mia amica. <<Venerdì sera vado in discoteca con Kelly e Giselle, Ti va di venire?>>domanda mentre si toglie il jeans.

<<Ti faccio sapere. Devo vedere se mio padre fa il turno serale, Miles non può restare a casa da solo>>rispondo mettendomi un top aderente e sopra la canottiera con "Avery Atwood" e il numero 10 stampato sopra.
Annuisce mentre mette anziché la canottiera una maglietta con scritto Iris Howard e il numero 31.

Quando abbiamo finito di vestirci torniamo agli armadietti per posare gli zaini e andiamo verso la palestra un po' in ansia per il nuovo coach.

Hope

L'ansia è sempre stata il mio punto debole. Il lato cruciale della mia anima e anche quello più vulnerabile. Costantemente presente nelle mie azioni o pensieri. Ho passato anni a provare a scacciarla via, ma tutti i tentativi mi hanno portato ad averne molta di più.

Una scarica di brividi mi percorre la schiena e inizio a pizzicarmi con le unghie i polsi per cercare di diminuire lo stress.

Sono sempre stata molto timida e iniziare ad allenarmi è stata per me una scelta improvvisata. Ho scelto di andare alle selezioni e quando quella dolce ragazza dai capelli lucenti mi ha preso avevo provato felicità mista ad un po' di indifferenza.

Ora sto per andare per la prima volta in quella palestra. Con un coach che non conosce nessuno in questa scuola di cui si dice in giro non abbia una bella reputazione.

Entro nel bagno del piano terra proprio vicino alla palestra per evitare di far ritardo e inizio a cambiarmi. Le mani mi tremano e il corpo è indolenzito.

Dopo essermi messa le scarpe afferro dallo zaino la borraccia. La inclino verso la mia bocca. Sono pronta a ricevere acqua ma dall'oggetto che tengo tra le mani non esce assolutamente nulla.

Thoughtless Souls ~cuori pungentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora