"You and me were kids..."
Kids - OneRepublicSettembre 2004
Il giorno più tanto atteso dell'estate finalmente è arrivato! Finalmente avrei fatto posto in una grande stanza chiamata classe, con sedie di legno dietro dei tavoli chiamati banchi, con davanti una lavagna nera fatta in ardesia col bordo di legno appesa al muro davanti a me e a i miei nuovi compagni, dietro una grande scrivania del maestro o della maestra, perché non sapevo ancora chi mi avrebbe portata nella strada della base del mio futuro (mio padre la chiama così) che forse - pensavo per tutta quest'estate - sarebbe stata una strada lunghissima che poteva durare tanti anni, in base alle mie scelte che potevo fare una volta diventata grande come i miei genitori, ma nella quale avrei potuto imparare e scoprire nuove cose. Ma andiamo dritti al punto, perché la cosa che sto per dire per me è davvero bella che mi fa sorridere con tutti i miei denti dalla felicità, e credo che voi abbiate capito bene di cosa sto parlando... Esatto, oggi è il mio primo giorno di scuola elementare!
Sono davvero emozionata. Nuova scuola, quindi: nuove amicizie! A me piace tanto fare nuove amicizie: spesso dei bambini sono molto spaventati perché non sanno come sarà la nuova scuola, non conoscono nessuno (conoscono solo i loro vecchi amici che forse sono nella stessa classe, però anch'io ho paura di ritrovarmi da sola nella mia nuova classe!) e hanno paura: ma mia mamma, che è una bravissima mamma e donna, mi ha detto che non c'è niente da temere. "Vedrai che conoscerai tanti bambini, ti divertirai con loro e loro si divertiranno con te. Sarai in una bellissima classe" mi diceva quest'estate quando avevo il pensiero. Però so benissimo che oggi mi troverò bene e che non avrò problemi!
«Hey, Lucy? Sei pronta? Scendi che sta per arrivare l'autobus!», esclamò mia madre dalla cucina del piano di sotto.
«Arrivo, mamma! Aspetta che prendo lo zaino!», risposi esclamando verso le scale, in modo che mi sentisse. Presi il mio zaino tutto rosa e indaco nuovo di zecca, regalato da mia zia Marie dal Canada e scesi le scale con il cuore che mi scoppiava nel petto dall'emozione. "Manca pochissimo e tra qualche minuto sarò nella mia nuova scuola!" pensai.Mentre scendevo le scale, il mio gattino Floyd sbucò dietro di me, correndo a rotta di collo verso la cucina, facendomi prendere un colpo.
«Ah! E questo sarebbe il tuo buongiorno, Floyd?», gli chiesi sarcastica, quando lo vidi raggiungere il divano, dove c'era anche mio fratello Bernard, seduto, lo zaino ai suoi piedi, che mi stava aspettando chissà da quanto.
«E adesso la mia sorellina è entrata nel mondo delle elementari... Ti dico già che sarà molto difficile!», scherzò lui ridendo.
«Benny! Non dire così, tanto non mi spaventi per niente! Sono molto semplici le elementari, infatti... elementare, Bernard!», gli risposi facendo la forte. Gli feci anche la linguaccia. Cose da fratelli. Mi ricambiò anche lui la linguaccia.
«Hey, non iniziate voi due di prima mattina!», ci rimproverò nostra madre.
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Il perché del nostro legame
Romantik"Esiste davvero l'amore inseparabile? Beh, è quell'amore che quasi tutti sognano di provare. È facile dirlo, ma anche viverlo è la stessa cosa?" Solo Lucy e Mark possono scoprirlo... Dopo anni trascorsi insieme come migliori amici, i giovani Lucy e...