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"I think I'd have a heart attack..."
Heart Attack - Demi Lovato

«Lucy, adoro tanto i tuoi scherzi

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«Lucy, adoro tanto i tuoi scherzi...», borbotta Ginevra seduta - quasi stesa - sul bordo del mio letto. Fissa il soffitto con aria annoiata, le braccia stese le reggono la schiena in su.

«E invece questo non è uno scherzo, Ginny!», le esclamo dalla mia cabina armadio, visto che sono troppo impegnata a trovare un vestito adatto per la serata al posto di rispondere alle sue battute del genere.

Okay, questo vestito azzurro a tinta unita, con gonna a volant fino alle ginocchia? No, non mi convince... Oppure un classico jeans blu di Prussia come questo qui, con una camicetta bianca aderente con scollo a V? Nemmeno...

«Ginny, vieni a darmi una mano a scegliere un vestito per la serata al posto di rimanere lì sul mio letto a guardare le mosche!», rimprovero mia sorella, ansiosa. Lo so, adesso potrò sembrare una rompiscatole, ma ho solo bisogno di un aiuto...

«Ehi! Non sto guardando le mosche! Stavo solo pensando come mai sei così agitata stasera...», mi risponde sbuffando.
«Al posto di pensare su cose inutili, vieni qui!», la richiamo di nuovo, per convincerla a venire.

«Sì, sto arrivando! Calmati, è una serata come tante!», borbotta lei.
«Assolutamente no! Mark mi ha invitato a cena fuori e non posso rifiutare per nessuna ragione al mondo. È troppo carino da parte sua!», commento io, finendo la frase con un tono dolce.

E già, finalmente siamo solo io e lui, dopo tutto questo tempo passato con la testa in mezzo ai libri (io invece davanti a una tela su un cavalletto, con in mano un pennello).
È vero, ci vediamo e ci sentiamo letteralmente ogni giorno, ma non abbiamo più avuto l'occasione di andare a cena insieme. Lui impegnato a studiare Medicina, io impegnata con Arte e cercare di vendere le mie prime opere e mostrarle al Moca di Los Angeles: lo studio ci ha rubato il nostro tempo libero e non abbiamo più avuto tempo per organizzare qualche serata insieme, né da soli, né con i nostri amici. Il massimo che potevamo fare è quello di andare a prenderci un caffè, nel bar dell'università. E ora, che finalmente questo weekend siamo liberi, io e Mark possiamo concederci una serata insieme.

E di questo ne sono veramente felice.

E lo sono da stamattina, da quando sono arrivata all'università, ho aperto l'armadietto e mi sono ritrovata un messaggino scritto da Mark in un fogliettino, per organizzare questa meravigliosa serata.
E come potevo non accettare? Ecco i motivi.
Punto uno: questa sera non avevo impegni - no, mi sbaglio, in realtà gli ho cancellati e rimandati tutti per passare questa serata insieme al mio migliore amico.
Punto due: il cuoricino accanto alla sua firma... È troppo carino da parte sua!

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