PARTE 8

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??'S POV

CHICAGO

<<Dobbiamo trovare la ragazza il prima possibile>> disse il nostro capo appena entrato negli uffici.

<<Dobbiamo assolutamente fermarla, con le buone o le cattive. Subito tutti al lavoro. Ora>> disse prima di congedarsi.

Un secondo dopo, tutti erano all'opera: c'era chi correva nei corridoi con pile di fogli in braccio, chi parlava al telefono, chi smanettava al computer e chi cercava di carpire informazioni intercettando chiamate.

Io ero incaricata a controllare le telecamere di sicurezza della città, che in questo caso era Barcellona.

Scorrevo e scorrevo per vedere se riuscivo a trovare quella ragazza mora, con un preciso particolare: vitiligine solamente sul braccio sinistro.

Passavo dai centri commerciali, agli stabilimenti balneari, fino agli stadi.

Stavo controllando le telecamere proprio vicino alo stadio, o meglio, vicino al campo degli allenamenti.

Ad un certo punto, in una registrazione si vede passare Hector Fort, mano nella mano con una ragazza con la vitiligine sul braccio sinistro.

Nella tranquillità più totale, fermai la registrazione, feci uno zoom sulla sua faccia e la scannerizzai.AQ

Quando mi arrivarono i dati, li mandai subito al capo, poi sorrisi con molta soddisfazione.

Trovata Vivien Parks.


ALYSIA'S POV

BARCELLONA

Dopo una forte litigata con Matias, mi diressi in motorino al campo di allenamento.

Ormai stavamo insieme da quattro mesi, perché doveva continuare ad essere geloso di me e di Lamine?

Però ero paziente, perché agli europei, se la Spagna avesse vinto, avrebbe ufficializzato in finale la sua relazione con la sua ragazza.

Fermai il motorino proprio quando una ragazzina mi venne incontro e mi chiese una foto.

Entrai nel campo e salutai mio padre, poi mi sedetti sulla panchina a guardare i ragazzi allenarsi.

Come di routine, arrivò anche Vivien, visibilmente arrabbiata, seguita da Hector, ancora più arrabbiato di lei.

Guardai Hector, che già mi stava guardando.

Non gli chiesi nulla, ma lui con il labiale mi disse "Tutto ok".

Non feci domande a Vivien, anche se volevo, perché Hector così tanto arrabbiato non l'avevo mai visto.

<<So che vuoi chiedere qualcosa>> mi disse Vivien guardandomi.

<<Emh... no?>> dissi io.

<<Sono così arrabbiata perché non posso mai dire nulla che Hector sta sempre a giudicarmi, non capisco>> disse lei nonostante io le avessi detto che non volevo sapere nulla.

<<Dipende da cosa dici tesoro>> risposi.

Lei mi guardò e con voce, non acida, ma di più mi disse <<Guarda che le cose che ho detto erano totalmente giuste>>.

<<Allora alzo le mani>> dissi.



<<Amore andresti dalla segretaria per chiedergli quando facciamo le visite mediche di Gavi?>> mi chiese mio padre.

<<Ai suoi ordini capitano.>> dissi alzandomi.

PRINCESADove le storie prendono vita. Scoprilo ora