Destini intrecciati: un'anima in due

Due cuori, Un'anima

Due giorni dopo mi trovo nel nostro covo con il cuore che potrebbe esplodere da un momento all'altro.

Mia sorella è qui. Winter è qui.

Rhys ha deciso che "rapirla" temporaneamente per interrogarla e cercare di capire se è a conoscenza di tutta la merda che James ha accumulato negli anni sia l'idea più semplice e d'effetto per trovare il Diavolo.

Perché? Beh, se Winter non dovesse essere a conoscenza dei fatti potrebbe diventare una nostra complice interna; nel caso in cui, invece, fosse complice di tutto... beh entrerei in scena io fingendomi lei.

Tremo mentre mi avvicino a lei.
È legata ed incappucciata nella sala "interrogatori" temporanea del covo. Trema visibilmente e il mio cuore va in mille pezzi nel vederla così.

Per essere sicuri al 100% ieri siamo riusciti ad eseguire il test del DNA, Winter ha il mio stesso identico patrimonio genetico.

Se l'avessi incontrata ieri però, non credo ne avrei avuto bisogno. Nell'avvicinarmi a lei, anche se non può vedermi, sento il nostro legame e la nostra connessione così assurda e misteriosa.

Mi faccio coraggio e le levo il cappuccio da davanti.

Mentre nei primi istanti cerca di riprendere conoscenza con la luce della stanza, appena mi vede sgrana gli occhi e resta a fissarmi. Dimenticavo che è stata anche imbavagliata.

Questo però è positivo. Posso parlare e spiegarle tutto senza interruzioni e so che sarà la cosa più difficile della mia vita.

"Ciao Winter.."
So che si sta chiedendo chi io sia. Perché è come se guardandomi si stia guardando allo specchio.

"Io mi chiamo Annabeth, Anne per gli amici.. Sono..." come faccio a dire questa cosa?

"Sono tua sorella biologica.. Sappi che non vogliamo farti del male e che appena finirò di raccontarti la mia storia, sarai libera di scegliere come agire e cosa fare"

Non era proprio vero, ma voglio solo che lei mi ascolti senza pregiudizi.

Le racconto ogni cosa, a partire dal mio lavoro, al motivo per cui sono qui e in cosa è coinvolto secondo i servizi segreti il suo amico del cuore.
Le racconto che sono arrivata in città per cercare lui e che invece mi sono trovata davanti la mia copia sputata. Le racconto poi di come abbiamo scoperto che il nome di Winter era in realtà Summer e di come l'hanno portata via da noi fingendo una morte mai avvenuta.

Winter mi guarda confusa, piange silenziosamente e aggrotta la fronte solo mentre parlo di Anderson e dei suoi loschi affari.

Le levo il bavaglio e ciò che dice mi lascia senza fiato.
"Sei tu il vuoto che ho sentito per tutta la vita"

Una frase, due vite, due anime e un solo cuore. Un cuore diviso a metà da troppo tempo, tornato finalmente a casa.

Ho sempre sentito parlare dello strano rapporto che lega due gemelli, ma mai mi sarei aspettata che arrivasse a questo.

Non è come ne parlano, è... di più. Più profondo, più intenso, un legame in grado di farti sentire l'altra persona anche se non sai della sua esistenza.

"Anche io sono stata così per tutta la vita. Nonna non mi ha mai detto nulla perché credeva tu fossi morta e voleva risparmiarmi questo dolore".

"Nonna.. Abbiamo una parente in vita... io sapevo di essere stata adottata ma mi dissero che non avevo nessun altro, che tutti erano morti... non.." gli occhi le si riempirono di lacrime.

"James non è questo mostro. Vi sbagliate e posso dimostrartelo." disse all'improvviso lucida.

Compresi che voleva parlare di altro, per assimilare con più calma tutto ciò che le avevo vomitato addosso.

"Winter.. ci sono delle evidenze che ci sia lui dietro" le dico con quanta più dolcezza possibile.

"No. I conti sono a suo nome ma lui non ha conti off shore! Sono un avvocato economista, mi occupo praticamente di tutte le sue finanze e per questo credo che sia stato incastrato. Voi siete i migliori a quanto ho potuto apprendere. Invece di lavorare per loro, lavorate per noi. Ti chiedo di aiutarmi ad incastrare il vero responsabile di tutto"

Le credo? Ni. Si perché credo lei sia all'oscuro di ogni cosa, No perché non ha senso che i servizi segreti possano avere informazioni errate.

"Devo parlare con lui prima, spacciandomi per te. Sono brava a capire le persone e soprattutto a leggere i bugiardi. Giusto perché tu possa iniziare a conoscermi meglio sorellina".