james
1 settimana dopo...
Perché Maddison non si era fatta più viva? Qua dentro faceva tutto schifo e lei portava un po di colore a queste giornate sempre uguali. Ero disteso sul letto a giocherellare con i laccetti della mia tuta quando il mio sesto senso mi suggerì che qualcosa non andava. Perché Maddison non aveva chiesto più alcuna seduta? Ci vedevamo una volta al giorno e mi sembrava poco, ora che non la vedevo da 7 giorni mi sembrava di soffocare. Magari non avrei mai dovuto fidarmi così di lei, non avrei dovuto parlargli del mio passato e dei mostri che avevo dentro.
Due colpi alla porta in metallo della cella mi fecero sobbalzare. Una guardia entrò con una busta in mano. Ma che diavolo era? La presi in mano prima che il poliziotto abbandonò la stanza. Su quella busta c'ero uno stampo fatto con un rossetto, erano le sue labbra. Erano le labbra di Maddison, le avrei riconosciute tra milioni. Aprì la busta e all'interno c'era una lettera accompagnata da una corda blu, era uguale al braccialetto che le avevo dato io. Quel pezzo di corda mi fece sorridere in un modo talmente spontaneo che sperai che nessuno mi avesse visto. Aprì la lettera anche se non avevo un buon presentimento. E infatti così fu
<Ciao James, sono Maddison, soprannominata tigre> ancora una volta sorrisi <Volevo salutarti per l'ultima volta, anche se non sono qui di fianco a te fai finta che sia proprio qui a tenerti la mano> non stavo capendo, di cosa parlava?
<Ho parlato con il capo Luis, sono stata licenziata, nelle stanze dove facevano gli incontri c'erano delle telecamere> no non poteva essere vero, gli occhi iniziarono a bruciarmi per colpa delle lacrime <James non fartene una colpa perché io rifarei tutto da capo e lo dico veramente. Hanno esaminato meglio il tuo caso e c'é di mezzo un omicidio durante la rapina a Miami> anche questo pezzo avevo evitato di dirlo, avevo evitato di dirgli che ero stato io a chiamare l'ambulanza prima di scappare, avevo evitato di dirgli che avevo provato a rianimare quell'anziano ma avevo anche evitato di dirgli che quel colpo era partito proprio dalla mia pistola per errore. <James la tua pena sarà di minimo 5 anni> un fitta al cuore mi fece sbattere contro il muro e subito dopo la
nausea si impossessò del mio stomaco.
<Dimenticati di me James, dimenticati di noi anche se io non dimenticherò la prima volta che ci siamo parlati in quella stanza numero 6, in qui ho pensato che non mi stavi neanche troppo simpatico. Non dimenticherò quando hai deciso di fidarti di me, una cosa che può sembrare più banale ma la più importante di tutte. E io non smetterò mai di cercarti tra le persone, nei mezzi pubblici, in strada, sotto la pioggia, a casa, in vacanza e soprattutto nel nuovo carcere in qui lavorerò a Chicago. Non dimenticherò che é finita, che siamo finiti, che non torneremo. Non dimenticherò niente, neanche di quanto in poco tempo mi sono innamorata di te. Non ti dimenticherò neanche quando amerò di nuovo, sarai sempre con me. Non voglio dimenticare niente soprattutto il male, per non venirti a cercare mai più> il mio stomaco a quel punto non resse, mi accasciai per terra mentre mi tenevo con la mano la fronte sudata. Vomitai tutto quello che potevo, se questo era l'amore bella merda. Potevano passare anche 60 anni ma una volta uscito avrei cercato la mia tigre in capo al mondo.
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The alibi of love
RomanceMaddison é una ragazza appena sbarcata nel mondo del lavoro. É appassionata della psicologia e lavora al Frenkly come psicologa criminale, un carcere nei pressi di New York. Nella sua lista di pazienti si aggiunge un nuovo arrivato, James Collen. Un...