~Vedere la realtà~

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Reich p.o.v.

Era lì che analizzava l'intera stanza e le persone al suo interno.
Gli occhi semi-aperti e un sorrisetto sul volto.

"Sei peggiorato nei discorsi, Ludwig"

Ah.
Gentile.
Mi limitai ad un sorriso tirato come risposta, anche perchè subito dopo la sua frase scoppiò un immenso casino.
I suoi figli si erano buttati ad abbracciarlo, l'unica che si tratteneva era CLN, cosa plausibile.
Comprendevo il suo dubbio, ma conoscendolo l'avrebbe perdonata, è impensabile che lui rifiuti anche solo uno dei suoi figli.
Stava abbracciando Italia quando la notò.
Non disse nulla, lasciò Italia e si misi di fronte a lei e per pochi secondi si guardarono soltanto.
Sul suo viso si modella un sorriso dolce e fu lui ad abbracciarla per primo ed entrambi scoppiarono a piangere.
Era una scena commovente, davvero.
Li riabbracciò tutti un'altra volta, prima di girarsi verso di me, con le lacrima che ancora gli uscivano dagli occhi.

"Grazie"
"Grazie?"

Ero stranito, da molto nessuno mi ringraziava.

"Grazie, di averli lasciati vivere, tutti loro"

In quel momento il mondo diventò un ricordo lontano, c'eravamo solo noi e la sua gratitudine.
Glielo leggevo negli occhi, avrebbe dato la sua vita per ripagarmi, per pagare quel grosso favore che lui era convinto gli avessi fatto.
Non sapevo rispondergli, la consapevolezza che tutto questo era derivato da un imbroglio mi bloccava, mi un blocco all'altezza del cuore, ogni secondo peggiorava.
La mia risposta fu un solo sorriso, ma un sorriso a 34 denti.
Era da anni che non sorridevo così apertamente, mi ero imposto di non farlo quando vidi una mia rappresentazione su un volantino di propaganda.
Ero rappresentato glorioso, al di sopra della altre nazioni, ma quei denti stonavano con la mia immagine: mi facevano sembrare un mostro, qualcuno di cui non ci si doveva fidare.
Ho sempre avuto dei denti piuttosto appuntiti ed ero abbastanza insicuro, avrebbero tranquillamente rovinato la mia reputazione.
Sorridevo così solamente quando ero da solo, nei miei locali privati.
So che è una preoccupazione idiota, ma non riuscivo a farlo, sono bloccato.
Mi stavo già pentendo.
Perchè avevo sorriso?!
Molte persone in questa sala non mi avevano mai visto sorridere così.
Cazzo.
America disse qualcosa alla madre ed altri mi fissavano sorpreso, invece lui continuò a sorridere, anzi anche lui sorrise fino a far vedere anche i suoi denti.
Oh...
Anche lui aveva dei denti strani, anzi solo i canini che erano molto più pronunciati rispetto a dei canini normali.
Mi sentivo confortato.

"Allora, non mi spieghi questa "nuova Europa"?"

Mi avvicinai alla porta e la aprì, simile ad un cameriere

"Dopo di lei"

E uscimmo dalla stanza con gli stessi sorrisi di prima.

Weirman p.o.v.

In realtà fu molto veloce.
Certo, l'atmosfera era diventata più pesante da quanto I.F. aveva ringraziato Reich, eravamo tutti consapevoli che quella era tutta finzione, ma mi sentivo in pensiero:
Reich aveva visibilmente mentito quando aveva raccontato quello che aveva fatto, non so per gli altri, ma conoscevo mio fratello e lui esitava solo quando mentiva.
Era una cosa bambinesca, eppure l'ha sempre mantenuta.
Diedi un sfugace sguardo ai nostri genitori e credo che anche provassero le mie stesse sensazioni.

Francia aveva un'espressione sbigottita sul volto.

"Ma dove è andato quel cretino?! Appena uscirà da questa sala il ritardato scoprirà che tutto quello che gli è stato detto è una bugia"

"Beh, come hai detto tu è un cretino-"

Erano proprio moglie e marito quei due.

"Beh, non so voi, ma Reich si è comportato in modo strano per le sue abitudini, per fortuna che si odiavano"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 06 ⏰

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