Capitolo 3

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Scarlett

La porta si aprì e mi trovai davanti Tyler, incrociai lo sguardo con i suoi occhi color smeraldo dove vidi un velo di tristezza. Si spostó per farmi entrare e avanzai fino ad arrivare in salotto, mi sedetti sul divano e mi misi le cuffie che collegai al telefono. Feci partire la mia playlist di Billie Eilish, voglio tornare a Los Angeles..

Tyler si mise seduto accanto a me, senti il suo sguardo su si me ma non lo ricambiai. Aprì il mio gioco preferito Doomsday, chattai con un paio di persone che giocavano e passai la serata così.
Senti il mio stomaco brontolare perciò mi alzai e mi feci un panino, siccome la Tata non c'è dobbiamo arrangiarci. Io sono abituata dato che nella mia vecchia casa eravamo solo io e mia mamma.
Misi pausa la musica e mi accomodai sulla sedia in cucina, continuai a guardare The walking dead fino a quando una mano mi toccó la spalla e sobbalzai
<<Scusa, non volevo spaventarti>>
Chi può essere se non lui lo guardai con faccia interrogativa aspettando che parlasse
<<Che vuoi? >> chiesi
<<Posso parlarti? >>
Annuii e si sedette nella sedia accanto a me, tolsi le cuffie e continuai a mangiare il mio panino
<< Dimmi>> lo spronai
Sospiró
<< Scarlett non so da dove iniziare.. >> abbassó lo sguardo e lo vidi nervoso o triste? O tutti e due
<<Tua mamma e Benjamin hanno fatto un incidente..>>

Gli occhi mi diventarono lucidi, iniziai a piangere sperando che mi dicesse che ora stanno bene e che tra poco tornano a casa.
<<Angél è in coma.. Mio padre ha riportato qualche ferita>> spiegó
Mi sentí debole come se stessi per svenire da un momento all'altro. Mi mancava l'aria, in quella cucina non riuscivo a respirare, mi alzai e uscì fuori per prendere una boccata d'aria. Chiusi gli occhi e aspettai che mi svegliassi tutta sudata, che era solo un brutto incubo.
<<Scarlett>> mi richiamó Tyler ma non lo guardai, volevo fuggire da tutto e dimenticare tutti.
<<Ehi guardami>> mi prese il viso tra le mani e mi accarezzó una guancia
Continuai a piangere e poggiai la testa sul suo petto, non mi interessava se pensasse che fossi debole.

Volevo solo che mia madre venisse qui ad abbracciarmi e dirmi che andrà tutto bene, invece no lei è in ospedale coricata su un lettino..

Mi accorsi solo ora che avevo bagnato la maglia di Tyler, alzai la testa e lo vidi piangere
<<Scusa io.. >> non mi fece finere la frase che mi abbracció così forte da farmi mancare il respiro ma che mi fece calmare i singhiozzi.

Sono qui a New Orleans da quanto? 4 giorni e le mi sono capitate le cose peggiori. Certe volte la vita fa proprio schifo, nel mio caso sempre peró dettagli.
<<Voglio andare da lei>> sussurrai alzando di poco la testa

Tyler si alzó insieme a me, lo seguì sino alla sua macchina, un range rover nero. Salì sul sedile del passeggero e allacciai la cintura, chiusi gli occhi e poggiai la testa sul finestrino che aveva chiuso per accendere l'aria condizionata. Avevo le palpebre pesanti, la gamba che continuava a tremare per il nervoso e le guance che si bagnavano dalle lacrime salate..

Non posso sopportare di perdere mia madre, ho sofferto troppo. Dopo che mio padre è finito in prigione per abuso di minori e aver spaccato droga; non voglio ricordarlo.
<<Siamo arrivati>> mi scosse leggermente Tyler.
Riaprì gli occhi e guardai l'entrata dell'ospedale. Scesi dall'auto e non mi preocupai di asciugare le lacrime e di guardare come avevo la faccia, di sicuro ero sporca di mascara ma non me ne frega un cazzo.
Tyler stava parlando con un infermiera, l'odore di chimico mi invadeva le narici e mi faceva venire la nausea.

Ero nella stanza di mia mamma, era stesa sul letto con gli occhi chiusi, dei tubicini nel naso e la "macchinetta" che misurava i battiti del cuore. Quel beep mi stava dando sui nervi.
Mamma ti prego svegliati, torna a casa e facciamo le maratone dei film come facevamo ogni sera. Aiutami e preparare i biscotti..
Piansi nuovamente mentre le tenevo la mano, lo smalto rosso metteva in risalto le sue mani curate.
<<Scarlett è finito l'orario delle visite>> mi avvisó Tyler

~~~
Avevo appena finito cenare un piatto di pasta al sugo che mi ero sforzata di mangiare, avevo lo stomaco chiuso e l'unica cosa che avrei voluto fare era chiudermi in camera a magiare cereali mentre guardavo la mia serie tv. Benjamin è rimasto in ospedale, Olivia appena l'ha saputo ha detto che le dispiaceva e si è rifilata in camera sua. Tyler invece è seduto di fronte a me che mangia un po' di pasta, ha gli occhi rossi e il contorno occhi gonfio.
Sono le 21 e io ho già sonno, appena mi butto nel letto non riuscirò a dormire perciò lo sappiamo tutti come andrà a finire stanotte. Mi alzai e misi tutto in lavastoviglie, andai in camera mia e mi feci un bagno nella vasca.

Chiusi gli occhi per vari secondi ma due colpi alla porta me li fece riaprire
<<Sono in bagno! >> cercai di urlare
<<Ehi Scarlett sono io>> m'informó una voce femminile: Olivia
Mi sciaquai velocemente e misi una asciugamano addosso. Apri la porta della mia camera e feci entrare Olivia che si accomodó nel mio letto
<<Mi dai un attimo per cambiarmi? >> chiesi
Annuii sorridendo e entrai nuovamente in bagno, misi il mio piagiama e dopo aver messo la spuma nei capelli uscì.
<<Dimmi tutto>>
Sospiró guardando in terra
<<Scarlett, scusami io sono corsa in camera mia e non ti sono stata vicino come avrei dovuto.. Cazzo mi sento in colpa per questo, tua mamma è in.. Bè.. Non ti ho abbracciato mentre piangevi, non ti ho asciugato le lacrime e non ho provato a tirarti su il morale>> spiegó con occhi lucidi
L'abbracciai e gli accarezzai i capelli mentre si lasció andare a un pianto liberatorio. Dovrebbe essere il contrario ma dettagli.

Fine capitolo 3

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, ringrazio coloro che hanno letto e votato la mia storia. Vi chiedo anche di dirmi cosa ne pensate e se volete, ditemi la vostra opinione con un commento. Grazie stelline🥹🫶🏼

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