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Barcellona, 19/06/2022

"Sophia, Sophia, svegliati dai!" la mora sentii una mano muovere il suo bacino con insistenza, ma era ancora assonata, perciò dalla sua bocca non uscì altro che un debole mugolio.

"Stamattina vieni agli allenamenti? Come i vecchi tempi, così vedi anche quanto sono forte!" continuava ad insistere Pedri, la mora non potè che ridere a quella affermazione pensando che suo fratello fosse un bambino, nonostante fosse più grande, ottenendo così una faccia confusa da parte del fratello.

"Stai mettendo in dubbio le mie abilità per caso? Ti stupirò oggi vedrai!" nel frattempo Sophia si era messa seduta sul letto, e dopo aver salutato Pedri con un bacio sulla guancia, accettò quell'invito e chiese a Camilla se volesse unirsi a lei.

Ella fece colazione, si lavò e si truccò un pochino, giusto per non sembrare un cadavere; come outfit scelse un jeans semplice abbinato a un top nero, con ai piedi le sue amate air force. Salì in macchina, e con il sottofondo della sua playlist raeggeton, si recò a casa della sua amica, che stranamente, fece solo cinque minuti di ritardo. Durante tutto il viaggio Camilla tentò di convincere Sophia a parlare con il fratello per una loro ipotetica uscita.

"Cami te l'ho già detto, non mi metterò in mezzo a voi due, se deve succedere succederà. Non forzare nulla. Tu parlaci normalmente, magari te lo chiede lui senza dovermi immischiare io" disse Sophia mentre era al volante, non voleva far stare male l'amica, ed è proprio per quello che voleva lasciar fare al caso. Il fratello, per quanto ne sapeva, in testa aveva solo il calcio.
L'amica sbuffò un pochino, dicendole che sperava tanto potesse succedere qualcosa.

Una volta arrivate al campo di allenamento, Sophia salutò tutti con un grande sorriso in volto e quando i ragazzi tornarono ad allenarsi, la mora e Pedri si scambiarono un sorriso affettuoso, egli era contento di vederla lì, e lei non vedeva l'ora di vederlo giocare nuovamente. Il campo era ancora più bello da vuoto. Camilla si alzò per andare a prendere una bottiglietta d'acqua lasciando Sophia da sola sugli spalti.

"E' bravo eh?" chiese una voce familiare riferendosi a Pedri essendo che la mora stava guardando proprio suo fratello, Sophia girò la testa e si ritrovò Pablo vicino, subito sorrise.

"Già, sono contenta stia andando bene, tu invece stai bene?" domandò curiosa la ragazza.

"Si dai, la stagione si sta avvicinando e la tensione si sente, ma sono felice di poter spingere sempre di più, in più siamo uniti come squadra perciò mi trovo ancora meglio" entrambi sorrisero, Sophia continuava a sentirsi in imbarazzo vicino a Pablo, come se non avesse mai parlato con un ragazzo prima d'ora.

"Beh si, devo ammettere che siete, quasi, tutti simpatici" la mora scherzò con Pablo, che con tutta risposta ottenne una leggera spinta.

"Dammi il tuo numero" sputò Pablo, Sophia non potè che ridacchiare a quella scena, non se lo sarebbe mai aspettato così diretto, e invece.

"Ci stai provando per caso?" le sembrò la cosa più logica da dire, quando in realtà, se ne pentì poco dopo per aver detto quello.

"Vedila come vuoi" Pablo fece spallucce, la mora non fece in tempo a rispondere che Pablo venne richiamato da uno dei compagni per aver allungato troppo la sua pausa.

"Allora aspetto" la liquidò con un occhiolino che la fece rabbrividire. Quando la sua amica ritornò da lei, le due parlarono, o meglio Camilla parlava e Sophia fece finta di ascoltarla, poichè la sua mente vagava altrove, o meglio su qualcuno in particolare. Non poteva negare che Pablo le facesse uno strano effetto, si sentiva piccola vicino a lui, non poteva di nuovo innamorarsi di un calciatore, ma quando i loro occhi si incrociarono Sophia capì che c'era una strana connessione, ciò la fece rabbrividire.

La mattinata passò tra chiacchere e risate, Sophia era riuscita a fare amicizia anche con chi non aveva ancora parlato, i ragazzi erano davvero molto simpatici, ma la cosa che più aveva scaldato il cuore della ragazza era vedere il legame che c'era tra loro, non erano semplici compagni di squadra, erano amici. Con la mora si erano mostrati tutti subito gentili e aperti alla conoscenza, nonostante qualcuno lo conoscesse già, Sophia era contenta di poter sapere di più della vita di quei ragazzi.

Era momento di andare a casa, la mora da lì a poco avrebbe sostenuto l'esame per entrare a giornalismo, già il suo sogno era quello di diventare giornalista sportiva, quel mondo glielo aveva fatto conoscere il suo ex ragazzo perchè secondo lui era "portata" vedendo la sincera curiosità di sapere i pro e contro di ogni azione, cosa c'è dietro a tutto quello, ma nonostante tutto lei voleva farlo, a maggior ragione voleva diventarlo, voleva dimostrare che ce l'avrebbe fatta.

Sophia salutò tutti, e quando arrivò il turno di Pablo le porse il suo telefono in mano. "allora me lo dai questo numero?"

"Non ti arrendi eh?" chiese ridendo, prese il telefono e compose il suo numero di telefono, il ragazzo sorrise.

"Bene, ci sentiamo allora" rispose infine Pablo. Sophia salì in macchina sotto l'attento sguardo della sua amica, pronta ad esporle tutti i suoi film sui due ragazzi.

Sophia tornò a casa con la sensazione che il cuore battesse un pò di più.


Spazio autrice:
eii, spero che vi stia piacendo la storia, nonostante a me questi primi capitoli non facciano impazzire. Al prossimo capitolo!

Lover/ Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora