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Barcellona, 31/06/2022

Quella mattina Sophia si svegliò particolarmente serena, dopo la serata al ristorante con Pablo i due si videro ogni giorno, anche con la semplice scusa dell'allenamento, stavano provando a frequentarsi senza correre troppo, erano felici e lo sapevano. Stavano provando a capirsi bene.

Ormai il mese di giugno era finito e Barcellona era piuttosto calda, all'esame di Sophia mancavano 4 giorni, e poi finalmente si sarebbe potuta godere l'estate, con i suoi amici e Pablo. Quella mattina si alzò abbastanza presto dal letto, aprì la finestra e lasciò entrare dell'aria fresca, poi andò in bagno, si lavò il viso per svegliarsi del tutto, si lavò i denti e si mise un pantaloncino comodo per stare a casa e studiare le ultime cose.

"Buongiorno stellina" Pedri tendeva a chiamarla così fin da quando era piccola, Sophia ricambiò il saluto e posò un bacio sulla guancia a suo fratello.

"Oggi che hai da fare?" chiese la mora mentre si versava del latte nella sua tazza di topolino.

"Il mister mi vuole parlare quindi probabilmente sarò via tutta la mattina" Pedri rimase dietro il bancone della cucina, in piedi, mentre Sophia si sedette nella sedia per gustarsi quella colazione.

"Ah, tanto io rimarrò a casa a studiare" la mora fece spallucce e si mise a scrollare i vari social sul suo telefono.

"Capito, ma ascolta, dove sei andata ieri sera? Mamma mi ha detto che sei uscita ma non mi ha saputo dire dove" iniziò il discorso Pedri, Sophia sapeva benissimo dove esso voleva andare a parare, pensava uscisse con qualcuno.

"Sono uscita con Camilla e gli altri, siamo stati in un locale qui in centro" sapeva che a Pedri davano fastidio le bugie, e aveva paura di doverci litigare per quello, ma non se la sentiva di dirgli la verità. Camilla l'avrebbe coperta, anche se anche lei pensava che parlare con suo fratello fosse la cosa migliore.

"Mh e per caso ti accompagna Pablo alle uscite? Sono svariate sere che vedo la sua macchina parcheggiarsi qui davanti casa" la mora spense il telefono e alzò lo sguardo verso suo fratello, e ora?

Erano due le cose, o diceva la verità, quindi ammetteva che tra lei e Pablo c'era qualcosa, oppure mentiva dicendo che non c'era niente fra i due. Aveva 'paura' della reazione di suo fratello, alla fine c'era il suo migliore amico di mezzo.

"Si ma perchè la macchina di Joao è piena, si è solo offerto di accompagnarmi" a Sophia partì una risata nervosa, rendendosi poi conto che suo fratello non era poi così convinto della risposta.

"Sophie- nel sentire quel soprannome uscire dalla bocca di suo fratello, un brivido le percorse il corpo, e un dejavù partì.

"La smetti di chiamarmi così?" chiese Sophia, mentre il suo ragazzo si preparava per la partita che lo aspettava quella sera stessa.

"Così come Sophie?" continuò a prenderla in giro Federico. La mora arrossì di botto.

"Mi fai sentire una bambina" Sophia si mise le mani sulla faccia come per coprirsi, quando Federico gliele tolse per darle un soffice bacio.

"Ma tu sei la mia bambina" e le diede un altro bacio, questa volta sul naso però.

Sophia scosse la testa come per rimuovere i pensieri che si erano creati nella sua testa, era felice eppure continuava a pensare alla sua relazione passata, non capiva come dopo tutto il tempo passato assieme lui fosse riuscito a superare il tutto in qualche settimana. Stava iniziando a svoltare pagina e ne era davvero contenta.

"Mi stai ascoltando?" Pedri continuava a parlarle nonostante lei non lo stesse ascoltando.

"No scusami davvero, che dicevi?" la mora si ricompose da quell'attimo di pausa.

"Dicevo se ci fosse qualcosa tra voi due me lo diresti vero?" Sophia lo liquidò dicendo lui di stare tranquillo, che gliene avrebbe parlato. Sapeva che a Pedri dava un pò di fastidio quell'ipotetica situazione, non lo disse, ma sua sorella lo conosceva bene.

La mattina Sophia la passò tra i libri, tra una distrazione e un'altra, era a casa da sola, i suoi genitori erano a lavoro, mentre Pedri era ad allenamento. Provò a chiamare Camilla per avere compagnia, ma anche da parte sua ricevette una negazione come risposta. Decise allora di scrivere a Pablo, che subito le rispose che era libero, e che l'avrebbe aiutata a ripassare; Sophia aspettò con ansia il suo arrivo, sapendo che non si sarebbe mai concentrata.

"Come stai?" chiese subito Pablo, appena entrò in casa, salutando la mora con il solito bacio sulla guancia.

"Sono stanca morta di studiare, ti giuro non vedo l'ora di finire, tu invece?" Sophia si mise nella sua poltroncina dove era solita studiare, e invitò il ragazzo fare la stessa cosa.

"Solite cose, allenamenti e robe varie, niente di che" rispose lui.

Pablo aiutò Sophia con lo studio, ogni tanto si distraevano o ridevano per qualche cavolata, lei cercava di non perdersi negli occhi del ragazzo, che la cercavano come non mai.

"Mi distraggo se mi guardi così" Sophia bassò la testa imbarazzandosi, gesto che Pablo capì.

"Così come? Sei per caso imbarazzata Gonzalez?" chiese Pablo, la continuava a stuzzicare, e la cosa le piaceva

"Lo sai come, e si forse un pò lo sono" la mora alzò la testa, e la appoggiò sulla testata della poltrona su cui sedeva.

I due dopo aver studiato ancora un pò, o almeno provandoci, si misero sul divano nella loro solita posizione, lui abbracciandola e lei appoggiata su di lui, oramai lo facevano senza accorgersene, con molta spontaneità, quando però fu ora di andare, Pablo andò, era uscito felice da casa Gonzalez, come lo era da quando aveva conosciuto Sophia.

Angolo autrice:
Capitolo di passaggio! Come state? Spero che la storia vi stia piacendo. Al prossimo capitolo!

Lover/ Pablo GaviDove le storie prendono vita. Scoprilo ora