Capitolo 7 - Il Sentiero della Volontà

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Noctar si voltò, il suo passo silenzioso ma deciso mentre si avvicinava alla finestra della stanza. Lo splendore alto nel cielo della luna, penetrava attraverso le tende socchiuse illuminando la sua figura in modo spettrale, accentuando la sua aura di mistero e potere. Si fermò di fronte al vetro, il suo sguardo fisso verso l'esterno, come se potesse vedere qualcosa oltre ciò che era visibile all'occhio umano.

"Vivere è una scelta coraggiosa, fawn ( cerbiatto)," disse senza voltarsi, la sua voce bassa. "Non è facile. La vita è intrisa di sofferenza, di prove che mettono alla prova la tua anima fino a spezzarla. Ma c'è anche la possibilità di trovare qualcosa di prezioso, qualcosa che solo coloro che scelgono di vivere possono sperimentare."

La sua voce si abbassò, quasi un sussurro, ma la forza di quelle parole mi colpì come un pugno nello stomaco. In quel momento, compresi che non si trattava solo di una promessa, ma di una verità radicata in anni di esperienza e saggezza. Non era una scelta che si poteva prendere alla leggera, e Noctar lo sapeva bene.

"Il prezzo che pagherai per vivere sarà alto," continuò, finalmente voltandosi per guardarmi di nuovo. "Ma anche la ricompensa sarà grande, di più del prezzo pagato."

Il peso delle sue parole mi opprimeva, ma al contempo sentivo nascere dentro di me la determinazione. Nonostante tutto, volevo vivere. Volevo scoprire cosa significava DAVVERO  vivere, anche se significava affrontare il dolore e la sofferenza. Volevo vedere il mondo con i miei occhi, assaporare ciò che la vita poteva offrire, anche se il costo sarebbe stato alto.

Mentre i miei pensieri si mescolavano, un leggero bussare alla porta mi riportò alla realtà. Noctar fece un cenno con la testa, e la porta si aprì lentamente, rivelando un uomo alto e magro, con capelli grigi che cadevano in morbide onde sulle sue spalle. I suoi occhi erano profondi, simili a quelli di Noctar, ma con una scintilla di gentilezza che li rendeva meno freddi più umani

"A vostra disposizione, Mio signore" disse Rulf con tono serio verso Noctar.

"Rulf," disse Noctar, facendogli un cenno di benvenuto. "La nostra ospite ha fatto la sua scelta. Ora sta a te far in modo che la sua volontà, non si spenga dal voler vivere."

Rulf si avvicinò al letto con passo misurato, portando con sé un piccolo calice di cristallo e una fiaschetta di cuoio scuro. Mi guardò con uno sguardo rassicurante, ma la gravità della situazione non sfuggiva ai suoi occhi. Senza dire una parola, versò un liquido chiaro nel calice, una sostanza che emanava un debole bagliore azzurro. Il suo odore era dolce, quasi ipnotico, e per un attimo mi sentii attratta da quel profumo in modo che non riuscivo a spiegare.

"Bevi questo," disse Rulf, porgendomi il calice con mani ferme. "L'acqua della sorgente ti aiuterà a guarire, ma sappi che tra poco ti addormenterrai. Dovrai comunque affrontare il dolore e la sofferenza del tuo corpo mentre si riprende. Ma ti darà la forza necessaria per continuare."

Presi il calice con mani tremanti, il cristallo faceva brillare ancora di più il liquido in maniera intensa, era avere tra le mani il gioiello della vita, e per un momento, esitai. Tutti quegli anni passati nella paura, nel dolore, mi avevano reso diffidente verso qualsiasi offerta di aiuto. 

Ma ora non potevo più permettermi di esitare. Avevo scelto di vivere, e questo significava accettare anche l'ignoto.

Portai il calice alle labbra e bevvi. L'acqua era fresca, ma non gelida come mi aspettavo. Invece, una sensazione di calore si diffuse attraverso il mio corpo, dal petto fino alla punta delle dita. Non era un calore opprimente, ma un calore confortante, come se una forza invisibile mi stesse abbracciando e rassicurando. Sentii il dolore diminuire, anche se sapevo che non era completamente svanito. Era come se il liquido avesse intorpidito le mie ferite, rendendo sopportabile ciò che prima era insopportabile.

Rulf annuì, soddisfatto. "Bene. Ora chiudi gli occhi. Il tuo corpo ha bisogno di tempo per guarire, e non devi sforzarti troppo. Le ferite interne sono le più difficili da curare, ma con l'aiuto della sorgente e del tempo, ce la farai.Ne sono sicuro." disse con tono rassicurante.

Mi guardò con attenzione, poi si girò verso Noctar. "Dovrà essere monitorata da vicino nei prossimi giorni. Qualsiasi cambiamento nelle sue condizioni dovrà essere riportato immediatamente, Aplha. L' acqua della sorgente è una benedizione, ma ha i suoi rischi l' utilizzo."

Noctar annuì in silenzio, la sua espressione era seria, ma i suoi occhi tradivano una certa preoccupazione. Era chiaro che, nonostante il suo aspetto freddo e distaccato, teneva a me in un modo che non riuscivo a capire.

Rulf si congedò con un inchino, lasciando la stanza. Rimasi sola con Noctar, il cui sguardo era ora fisso su di me. C'era qualcosa di diverso nel modo in cui mi guardava, preoccupazione e affetto, forse . Come se vedesse oltre le mie ferite fisiche, oltre la mia apparenza fragile. Forse vedeva le ferite della mia anima, ma allo stesso tempo in me poteva percepire una forza che ancora non riuscivo a riconoscere.

"Chiudi gli occhi, ti lascerò riposare," disse infine, la sua voce era più leggera come un a brezza rassiccurante, quasi affettuosa. "Ma ricorda, fawn (cerbiatto), la scelta che hai fatto non è debolezza o egoismo. È il segno di una forza che pochi possiedono, ricorda. Riposa, e quando sarai pronta, ti mostrerò cosa significa davvero vivere."

Mi voltò le spalle e uscì dalla stanza, lasciandomi sola con i miei pensieri. Ma questa volta, il silenzio non era opprimente come prima. Invece, era pieno di una nuova speranza, una speranza che mi dava la forza di andare avanti.

Chiusi gli occhi, sentendo il calore delle coperte e il crepitio del fuoco che ardeva nel camino. Il mio corpo, anche se ancora dolorante, sembrava più leggero, come se avesse finalmente trovato un po' di pace. E mentre il sonno mi avvolgeva.

 Sarà difficile vivere, una persona rotta come me saprà affrontare la vita che sta per cominicare. ì Ne sarò in grado ?  Saprò vivere ? Sarò Picchiata ? Avrò le catene? 

Vedevo di nuovo quelle fiamme che tormentavano i miei incubi, che non mi facevano respirare, e delle grandi radici che mi tenevano prigioniera. Cercavo di liberarmi, più mi muovevo, più stingevano. Era il terrore.

MA ho fatto una scelta. La mia prima scelta.

Smisi di muovermi. Piano piano le fiamme si calmarono, cambiano colore divvenò azzurre, calme e rassicuranti. Le radici che mi tenevano stretta, iniziarono a lasciarmi libera.

La vita è il gioiello più grande per un essere vivente ecco perchè non vedo l'ora di avere la mia seconda possibilità di vivere. Cosa farò domani ? Posso andare ovunque ? Potrò imparare a leggere ? Potrò vedere il cielo ?

Quelle fiamme blu iniziarono a brillare, formarono un cerchio, era tutto cosi buio. Intono a me non c' era nulla. Le fiamme blu mi avevano circordanta, ma non mi stavano spaventando, ma rassicurando.

VOLONTA'.  Stavo affontanto la mia volontà, Noctar mi aveva fatto quella domanda per capire se avevo le forze di affontare me stessa nei sogni. Questo è l' inizio del primo passo, il più difficile. Avevo  delle ferite e ci voleva tempo per guarirle, ma per guarire bisogna volere.

Chiusi gli occhi e mi ritrovai i una galleria buia e dove vedo in fondo ad essa una luce brillante talmente forte da accecare. Che meraviglia! Pensai.

Le fiamme blu iniziarono a pulsare intorno a me, avevano una propria vita. Poi senti un leggero sussurro era rassicunte, come una madre augura la buonanotte al figlio.

Dopo di che le fiamme si alliarono di fronte  a me pronte a farmi strada ad accompagnarmi fino in fondo al tunnel.

Voglio raggiungere quella luce.

Voglio correre. E cominiciai a correre.

Voglio vedere cosa c'è di cosi brillante da bruciare gli occhi.

Voglio continuare a vivere.

Vivere significava lottare, soffrire, ma anche scoprire. E io, per la prima volta nella mia vita, ero pronta ad affrontare tutto questo. Ero pronta a vivere mentre continuavo a correre successe.

Aprii gli occhi e mi svegliai prima di raggiungere e vedere la luce in fondo alla galleria.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 30 ⏰

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