Capitolo 2

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Il pomeriggio, sono al centro commerciale con Kimberly.
Ho già comprato alcuni abiti che indosserò quando andremo da zia Jennifer e ammetto, che pur essendo "semplici" mi piacciono molto.
Ad esempio, ho abbinato un pantaloncino di jeans con una camicetta rosa di cui farò un piccolo nodo al centro, giusto per far vedere il piercing all'ombelico fatto qualche mese fa.
Lo so, lo so oramai le temperature sono basse siamo nel pieno mese di ottobre ma.. fa nulla, farò qualche piccolo sacrificio!
Lo stile texano è davvero bello, magari con qualche modifica più moderna potrebbe avere un gran successo.

"dico solo che è questa la tua vita" dice non appena usciamo dal ventunesimo negozio.

"certo, lo so. Ma questo cosa c'entra? Insomma, è soltanto un mese" faccio spallucce.

"un mese di sudore e puzza di cavallo!" assume sul viso un'espressione disgustata.

Da piccola ricordo che andavamo spesso in Texas a trovare i nonni e qualche volta nostra madre ci ha fatto cavalcare i cavalli.
Ovviamente con il suo aiuto e di zio James che purtroppo è venuto a mancare un anno fa.. la vita di mia madre, in quella città, descritta da lei non sembra così disgustosa. Io e mio fratello però siamo nati e cresciuti a New York quindi.. credo sia perfettamente logico che quell'ambiente non ci rispecchi.
Un po' mi dispiace.. perché mia madre ci tiene molto e questo, penso sia uno dei motivi principali per cui litiga con papà.

"mi stai ascoltando?" la mia migliora amica si ferma di scatto.

"si, scusa.. stavi dicendo?" domando aggiustandomi i capelli.

"ti ho chiesto come farai con Chase" incrocia le braccia sotto il seno. "non gliel'hai ancora detto?" aggrotta le sopracciglia.

Scuoto la testa. "glielo dirò questa sera"

"beh, buona fortuna!" esclama riprendendo a camminare.

Io e Kimberly ci conosciamo dalle elementari.
È sempre stata la mia migliore amica.

"sai.. volevo lasciarlo prima di partire" la guardo con sguardo serio. "ma non posso"

"e perché?" chiede visibilmente confusa.

"perché non posso accusarlo di tradimento senza prove concrete" dico quasi in modo ovvio. Lei in tutta risposta annuisce. "tu ne sei proprio sicura?"

"si. Ma te l'ho detto non potevo scattare foto, mi avrebbero vista"

Sbuffo sonoramente. "in un modo o nell'altro, lo incastrerò" dico sicura di me.



La sera, sono intenta a guardare un film su Netflix a casa del mio ragazzo.
Chase non è una cattiva persona, è solo.. arrogante e questo non giova a suo vantaggio perché le persone, tendono a stargli lontano. Hanno un giudizio di lui abbastanza compromettente.

"cosa c'è, piccola?"

Appoggio la testa sulla sua spalla. "devo dirti una cosa"

Si volta a guardarmi, facendomi spostare dalla posizione in cui mi ero messa. "sapevo che c'era qualcosa che non andava"

"Chase non è nulla di che" roteo gli occhi. "io e Andrew andremo un mese in Texas da nostra zia"

Scoppia a ridere. "in Texas, ho capito bene?"

Annuisco. "perché ridi?"

"la mia bellissima ragazza.. in un posto del genere?" alza un sopracciglio.

"guarda che è non è poi così male" rispondo quasi infastidita.

"ok amore, divertiti pure con i tuoi amici animali" alza leggermente le spalle, continuando ad usare un tono sarcastico.

Mi alzo, recupero la borsa e senza aggiungere nulla esco di casa sua sbattendo la porta.
Lui non ha nemmeno provato a fermarmi. Ma che razza di idiota?
Salgo in macchina e parto verso casa.

Una volta arrivata, mia madre mi guarda con un'espressione interrogativa.
"non chiedere" dico, prima che inizi a tempestarmi di domande.

Papà invece, mi fa cenno di raggiungerlo.
"tesoro, perché non sei rimasta da Chase a cenare?"

Sbuffo. "non mi va di parlarne"

"dai, su piccola! Non sei troppo grande per parlare con il tuo paparino se è questo che pensi" ridacchia ed io lo abbraccio.

"noi due parliamo sempre" accenno un piccolo sorriso. "e non sarò mai troppo grande per il mio papà"

"bene. Allora siediti così mentre mangiamo ci racconti tutto. Ti va?"

Annuisco e prendo posto a tavola, accanto mio fratello che muore dalla voglia di sapere.
"ho detto a Chase che io e Andrew stavamo per un po' da zia Jennifer e lui ha cominciato a riderci sopra"

"e perché mai?" aggrotta le sopracciglia papà.

"perché per lui, il Texas è poco per me" rispondo mentre mastico il boccone di carne. "lui è così viziato! Gli altri hanno ragione quando dicono che è soltanto uno stupido presuntuoso del cavolo!" sbotto arrabbiata. "è vero, non sono entusiasta di andarci perché non essendo il mio ambiente abitudinario non so come potrei trovarmi ma.. provarci cosa costa?"

"assolutamente nulla, tesoro" mia madre abbozza un sorriso. "per quanto riguarda Chase.."

Papà la interrompe. "Chase è un bravo ragazzo" guarda mia madre con un'espressione indecifrabile. "ha una buona famiglia, devi ricordare anche questo amore" strizza l'occhio e all'interno sto ribollendo di rabbia.

È sempre la stessa storia.
Papà adora Chase e la sua ricca famiglia ma non si preoccupa dei miei sentimenti, di come mi sento.
Gli voglio bene però quando si comporta così vorrei davvero urlargli contro che lo odio con tutta me stessa.

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