INCONTROLLABILE.

Capitolo 7

Il giorno dopo, mi sveglio con un forte mal di testa.
Stropiccio gli occhi e mezza assonnata cerco in modo disperato di alzarmi dal letto.
Quando ci sono finalmente riuscita, apro la finestra e scosto le tende per far entrare un po' di luce e freschezza.
Stamattina il cielo ha dei grossi nuvoloni grigi, credo che la pioggia non attenderà di precipitare molto a lungo.

Mi guardo allo specchio e noto con stupore che ho ancora la felpa di Kyle addosso.
Sorrido istintivamente.
Perché?

Scuoto la testa dai vari pensieri che mi frullano nella mente e mi dirigo in bagno per lavare i denti.

Dopo aver fatto il necessario, do una leggera pettinata ai capelli e scendo al piano di sotto dove trovo mia zia con il suo amorevole compagno.

"buongiorno" dico facendo ingresso in cucina.

"buongiorno" replicano entrambi.

"dov'è Andrew?" chiedo guardandomi attorno. "non ditemi che sta ancora dormendo"

Loro annuiscono.
Strano, di solito si alza prima di me.

"tesoro perché non vai a svegliarlo? La colazione è quasi pronta" zia Jen ha appena sforndato dei mini cornetti e solo a guardarli mi viene l'acquolina!

Salgo nuovamente al piano di sopra e busso un paio di volte.
Senza alcuna risposta, entro e infatti, lo trovo a dormire con il sedere all'aria.

"Andrew, sveglia!" urlo e lui sobbalza.

"perché? Perché, Megan? Quali problemi mentali ti affliggono?"

Ridacchio. "fatto tardi questa notte?" mi siedo poi accanto a lui.

"io, no. Tu piuttosto?" si mette seduto composto e mi guarda con espressione indecifrabile.

"no" mento scuotendo la testa.

"oh.. ma che strano" si alza. "sai, ho sognato di vederti insieme a quel ragazzo come si chiamava.."

Sbuffo. "Kyle"

"si, esatto" annuisce per poi incrociare le braccia al petto.

Io in tutta risposta alzo gli occhi al soffitto.

"che fai, mi segui?" alzo un sopracciglio.

"ti ho vista uscire in piena notte, volevo soltanto assicurarmi che mi sorella stesse bene" risponde frustato. "non fraintendere, Megan. Io voglio per te tutta la felicità di questo mondo ma.. lui? E poi, Chase? Sei ancora fidanzata fin quando non lo lasci, non puoi.."

"io non sto tradendo nessuno" lo interrompo. "Sono uscita per schiarirmi un po' le idee e l'ho incontrato. È una persona molto a modo e gentile, mi ha persino prestato la sua felpa perché avevo freddo. Mi sono anche scusata con lui perché come al solito, ho dato il via alla mia arroganza da ragazza viziata e lui è un bravissimo ragazzo, mi sono sentita una merda quasi tutto il giorno.. non merita il nostro sano egoismo" concludo quasi senza fiato.

"forse stando qui per un po' capiremo cose che prima, non riusciamo a capire" risponde sedendosi accanto a me. "ti piace?" domanda dopo qualche attimo di silenzio.

"no, ma che dici" alzo leggermente le spalle. "però cosa intendevi esattamente con "lui"?"

"che siamo diversi, Megan. Non c'è bisogno del genio della lampada per capirlo" il suo sguardo è serio. "guardaci e guardalo. Attenzione, non sto giudicando è semplicemente la realtà dei fatti"

"ma questo non significa niente, Andrew" rispondo alzandomi dal soffice materasso.

Assottiglia gli occhi.
"papà non te lo permetterebbe mai, scordatelo"