2. You're not good for me, but baby i want you

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🔏Leggete lo spazio autrice, per favore. È molto importante 🙏🏻🔏

Reverie's
POV

Camminai con ancora le lacrime agli occhi, fino a casa di Piper.

Stanotte avremmo dovuto passarla tutti insieme, come da tradizione.

Ero completamente fradicia...ok, meglio dire zuppa.

Accidenti ai libri che leggo, Santo Cielo.

Le goccie di pioggia che avevo sul viso non permettevano di capire che stessi piangendo, quindi suonai il campanello dell'immensa villa di casa Hasthings e aspettai che aprissero il cancello.

Pioggia ad agosto... era arrivata a posta per la mia giornata di merda.

La telecamera mi scrutó per qualche secondo, passando in rassegna anche il mio cane e poi il cancello si aprì.

Percorsi tutto il perimetro del giardino e arrivai davanti alla porta principale, che si aprì rivelando i morbidi capelli rossi della mia amica.

«Muoviti entra. Dobbiamo fare una bella doccia sia a te, che al tuo cane. Avete lo stesso odore» mormorò tappandosi il naso, con la voce più buffa che avessi mai sentito.

Un sorriso apparì sul mio volto e imposi a me stessa di smettere di piangere. Non avrei rovinato la serata a tutti, sarei stata bene.

«Dante occupati di Hachi, per favore. C'è una vasca al terzo piano» urló Pip, facendomi entrare.

Mio fratello dalla cucina borbottò qualcosa, sbuffando.

«Perché devo occuparmene proprio io?» mugoló infastidito.

«Perché è il tuo cane, idiota» lo riprese Ashley.

Di solito questi lavori spettavano alle cameriere che si occupavano della casa, ma erano tutte partite insieme ai genitori di Piper per una qualche conferenza in Italia.
Era rimasto solamente un maggiordomo/ guardia del corpo,Clark.

«Reverie vedo che ti sei già fatta una bella doccia» rise Clark, guardandomi.
«Clark, non sei affatto divertente»

Mi soffermai ad osservare gli enormi lampadari dorati che riempivano ogni stanza.
Erano mozzafiato, non mi sarei mai abituata a tutto questo.

«Allora come è andata con il tuo giocatore di hockey preferito?» chiese mentre salivamo le scale per arrivare in camera sua.

Davvero alla grande.

«Non vuole aiutarci» aggrottó la fronte, ma dal mio tono di voce capii che era meglio lasciar perdere.

Diciamo che avevo riassunto molto la cosa.

«Vabbè peggio per lui, si perderà un divertimento in stile pretty little liars» disse poi, scollando le spalle.

Eravamo ossessionate da questa serie e stasera contavamo di fare l'ennesimo rewatch.

«Secondo te sto facendo la cosa giusta? Probabilmente hai ragione tu, vi metterei in pericolo e basta» Pip si fermò improvvisamente in cima alle scale, guardandomi come se avesse capito tutto «Magari lasciando tutto così com'è, riusciremmo tutti finalmente ad andare avanti»

A game for liars Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora