15. Touya

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"Cosa farainel mondo che hai fatto tutto per te?"

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"Cosa farai
nel mondo che hai
fatto tutto per te?"

L'allenamento fu molto intenso, abbiamo fatto anche uno scontro io e Shoto, dove ovviamente ha vinto lui.
La sera del primo giorno stava scurendo tutto il cielo.
Ero molto stanca, ma comunque ero felice di essere lì, con un mio amico.
In realtà non mi sono mai soffermata troppo su che tipo di rapporto abbiamo io e il bicolore, alla fine tendo a ritenerlo un amico per me, come Kirishima o Sero, però... è così anche per lui?

Avevo appena finito di fare una doccia rinfrescante, a quanto pare non c'era uno spazio per poter dormire nell'agenzia di Endeavour, quindi dovevo recarmi a casa Todoroki.

Ero leggermente agitata, a quanto pare avrei dovuto conoscere i suoi fratelli, o almeno, rivedere, perché a quanto pare già li conoscevo.

Uscì dal bagno per le ragazze, nell'agenzia ero l'unica femmina, anche perché la sidecick di Endeavour non si fermava qui la sera.
Presi le mie valige e le portai vicino alla macchina che ci avrebbe accompagnati fino alla casa.
"Akemi." Shoto era dietro di me, mi voltai per guardarlo. Aveva i capelli ancora bagnati dalla doccia, le gote arrossate, probabilmente per il cambio di temperatura fra l'interno e l'esterno, faceva caldo in quei giorni.
Era dannatamente bello, ma perché continuavo a farci troppo caso?
"Shoto." Gli sorrisi leggermente, e poco dopo ci raggiunse anche suo padre che entrò nella macchina.

La casa dei Todoroki non era molto lontana dall'agenzia, ci mettemmo circa quindici minuti ad andare.
Era davvero una villa enorme, molto giapponese.
All'entrata c'era una bellissima ragazza che ci stava aspettando.
Aveva degli occhiali leggermente rotondi e scuri che le ricadevano sul naso all'insù. I lineamenti erano molto delicati, gli occhi erano grigi e i capelli bianchi con qualche chiazza rossa sparsa qua e là.

"Ciao! Tu devi essere l'amica di Shoto! Mi ha parlato molto di te!" Appena sentì quelle parole mi voltai imbarazzata verso il bicolore che non ricambiò il mio sguardo, ma di nuovo le sue guance erano di un colorito rosato, e non credo fosse per il calore.
"S-si, sono io, piacere, Akemi." Le porsi la mano, e appena sentì quel nome i suoi occhi si strabuzzarono.
Guardò un attimo l'uomo dietro di me, che le fece un segno negativo con la testa.
"Io sono Fuyumi..." Era ancora un po' incredula, ma ricambiò la mia stretta.

Lasciammo le scarpe all'esterno, e entrammo finalmente nell'abitazione.
Un buon profumo pervase le mie narici, e ci andammo a sedere a tavola.
"Spero che quello che ho cucinato ti piaccia..." Sorrise leggermente imbarazzata la ragazza, mi faceva una gran tenerezza, sembrava così dolce.
"Natsuo, è pronto!" Quel nome mi sembrava molto famigliare, ma non ci feci troppo caso.
Nella mia testa comparve l'immagine di un ragazzo con gli occhi grigi e i capelli completamente bianchi, i lineamenti marcati come quelli di Enji, ma l'espressione dolce come la madre.
La madre? Io non avevo idea di chi fosse!
Mi stava scoppiando la testa, ma cercai di non darlo a vedere.
Appena il ragazzo varcò la soglia della cucina il suo sguardo incontrò il mio.
Era proprio lui.
"Akemi?" Mi guardò qualche istante, per poi sorridere.
"Come sei cresciuta, era da tanto tempo che non ci vedevamo!"
"Che cosa intendi?" Domandò poi Shoto, abbastanza confuso.
"È Akemi, no?"
"Si, si sono Akemi, ma..." Una voce profonda fermò il nostro parlare.
"Lei non si ricorda di voi. Ora a tavola e fate silenzio." Le mie gote si arrossarono leggermente per l'imbarazzo, non volevo di certo dare fastidio ad Endeavour.
Natsuo lo guardò davvero male, sedendosi a tavola di fronte a noi.

Fu una cena dove la tensione si poteva trovare toccare a mani nude.
Appena terminammo, Enji si alzò e se ne andò, probabilmente in camera sua, mentre io e gli altri due ragazzi aiutammo Fuyumi a sistemare la tavola.

"Scusami, non sapevo che tu non ti ricordassi di noi... Shoto, non ti ricordi di lei?" La ragazza cercò di ritornare su quell'argomento, probabilmente era confusa.
"No... ma devo dire che con lei sento una certa connessione, sennò non mi spiego perché io mi fidi ciecamente di lei..." Quasi sussurrò.
Ero davvero contenta che il bicolore pensasse questo di me, anche io avevo sentito una certa unione tra noi due, e anche se all'inizio ero un po' titubante, devo dire che mi trovo davvero molto bene con lui.

"Ci credo! Quando eravate piccoli giocavate sempre assieme e con... Touya..."
"Touya?" Inclinai leggermente la testa, confusa, avevano un altro fratello?
"Si, Touya, è il nostro fratello maggiore e... è morto..." Sussultai appena Natsuo mi disse la triste verità, non avevo idea che avessero perso un fratello.
"Ma... perché non ti ricordi?"
"Vostro padre mi ha detto che è per via del mio secondo quirk. Non avevo idea di possederlo, l'ho ereditato da mio padre, è la telecinesi, penso che siccome per tutti questi anni non l'ho allenato allora mi abbia cancellato molti dei miei ricordi passati, ma devo dire che in questo periodo, da quando ho conosciuto Shoto, mi stanno ritornando in mente degli eventi che fino a qualche mese fa non ricordavo lontanamente."
I tre annuirono, e Fuyumi, a quanto pare abbastanza scossa, sbuffò.

"Bene! Qui abbiamo finito. Shoto, falle vedere dove dormirà in questi giorni." Il ragazzo annuì semplicemente, prese la mia valigia (senza che gli chiedessi nulla) e mi guidò fino alla mia stanza.
"Nella tua camera è compreso anche il bagno, abbiamo il balcone comunicante, quindi, qualsiasi cosa di cui tu abbia bisogno sono qua, ok?" Mi sorrise leggermente.
Stava per andarsene, quando lo fermai tirandolo per la maglietta.
"Mi...dispiace..." Abbassai leggermente il volto, guardando per terra.
"Per cosa?"
"Per essermi dimenticata di te... Ti prometto che cercherò di recuperare qualsiasi ricordo che possiedo assieme a te, Shoto, perché voglio custodirli uno ad uno." Alzai finalmente lo sguardo, incontrando quei due occhi unici.
Il mio stomaco sprofondò, erano queste le cosiddette farfalle?
Lo vidi sorridere, si avvicinò lentamente e avvolse le sue braccia lungo i fianchi.
"Allora vedi di far risvegliare anche me."
Mi strinse maggiormente, mettendo la sua testa nell'incavo del mio collo, stessa cosa feci io, inebriandomi del suo dolce profumo.
"Buonanotte Ake."
"Notte Sho."

[ 覚えて ]      𝐑𝐈𝐂𝐎𝐑𝐃𝐀𝐓𝐈  /  𝐓. 𝐒𝐡𝐨𝐭𝐨 𝐱 𝐎𝐜 -IN PAUSA-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora