1. Rebecca.

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Immagine Dragon~Radioactive

7 anni dopo

Rebecca.

Viaggio da una città all'altra insieme a Fox ormai da anni, vivendo di spaccio e piccoli furtarelli. Ho ormai un piccolo giro di clienti abituali, ed alcune marionette. Ho imparato il mestiere ormai alla perfezione, so cavarmela, serve astuzia, ed io e Fox ne abbiamo da vendere. Tuttavia non passa giorno in cui l'immagine di quella donna pallida, distesa sul pavimento e ricoperta di sangue non mi passi per la testa. Risento sulla pelle le botte, i lividi, ed ho ancora un',evidente cicatrice sul fianco destro. Non ricordo il volto di mia madre, ne quello del bastardo. Ricordo solo corpi, momenti, dolore. Dolore che mi suscita una tremenda, profonda rabbia.

Dopo un ultimo, decisivo gemito di piacere Fox si accascia nel letto di quell'albergo accanto a me, e ridendo sistema una striscia di coca che immediatamente tira su. Fissa il mio corpo coperto solo da un lenzuolo bianco, e passa una mano sul mio seno con violenza faccendomi sussultare.
Sposto la visuale nella sua direzione ed incontro i suoi due occhi color ghiaccio che scrutano il mio viso in cerca di un'emozione.
《Che succede, piccola?》 Mi domanda con voce ferma. Quel nomignolo pronunciato da lui mi disgusta, non voglio fissarlo, il soffitto è decisamente più attraente.
《Voglio vendetta, Fox》, dico fredda.
Lui si solleva dal letto, fisso il suo possente corpo nudo per un attimo, poi mi accendo una sigaretta e ne inalo il fumo rilassando i muscoli. Lui si versa un bicchiere di Barbon con ghiaccio.
《Cosa stai tramando, tesoro?》 Non mi guarda, ha intuito qualcosa.
Espiro una nube di fumo. 《Voglio tornare in quella casa.》 Indosso frettolosamente il mio intimo, mi sento sporca, ed il problema è che da un po' in questa sensazione mi sento a casa.
Lui mi si avvicina a passo lento e fissandomi dall'alto trascina le sue ruvide mani sulla mia guancia sordeggiado il suo drink. 《Nessuno puo toccare la mia donna》, le sue parole sono artigli affilati. Ai miei piedi è un cucciolo, al mondo incute timore. Fox, l'imprevedibile Fox, furbo come una volpe.
Si volta di scatto fissando fuori dalla finestra. E nudo ma non ha un minimo di vergogna, che sfacciato!
Scosta la tendina viola quasi accarezzandola, e si gode il panorama della città. Resta in silenzio, ma solo per poco.
《Prepara le valige!》ruota di poco la testa per potermi fissare con la coda dell'occhio.《Appena avremo concluso l'affare di stasera ci metteremo in viaggio per Havenswood e faremo fuori quel figlio di puttana》, sorride malignamente, e non so perchè ma mi piace.
Non voglio ammazzare, non l'ho mai fatto.
Non voglio avere le mani sporche.
Ma cosa sto dicendo? Questa sono io, io sono sporca, e vuota! È un'ossessione, è un tormento, è un duello con le pistole! È così pesante, non reggo. Questo mattone che ho nel petto è così pesante, ed ha sostituito il mio cuore. Sono vuota e sporca, sporca e vuota.
Mi ha tolto tutto ciò che avevo, deve morire.

Le valige sono piene, sono colme più di me. Sono pronta!
Le strade sono vuote, c'è da stare attenti! Potremmo attirare l'attenzione di qualcuno. Fox è alla guida, canticchia allegro sulle note di Smell like than spirits. Come fa? Fox, furbo come una volpe.
Fox e Rebecca.
Non ce la faccio, io non sono lui, noi non siamo un duo.
Mi fa ribrezzo.
Stringo la pistola al petto, mi sollevo la bandana nera sulla bocca ed il cappuccio sulla testa. Gli anni passano, ma in questi momenti resto comunque tremendamente in ansia.
La amo, amo l'ansia. È l'unica cosa che mi fa sentire ancora viva, in carne ed ossa:la paura. Sembra quasi surreale: Rebecca Howard ha paura.
Dopo venti minuti giungiamo a destinazione. È tutto buio e l'auto nera come pece si mimetizza con l'oscuritá. Scendiamo in fretta dalla macchina, e mentre io controllo che nessuno ci abbia seguiti, Fox ha già intravvisto due uomini dall'aspetto rozzo che si dirigono nella sua direzione. È tutto molto veloce: consegna il carico, intasca il denaro e ritorna in auto come un fulmine. Lo seguo, mi siedo al posto del passeggero e l'auto parte, con discrezione.
Prende la 24th street e prosegue fino ad arrivare nella zona periferica, li l'auto comincia ad accellerare.《Riposati pure, arriveremo domattina》mi dice accendendosi una sigaretta, e così faccio. Mi accascio sul sedile fissando l'esterno del finestrino e mi addormento cullata dallo scrosciare delle ruote sull'asfatto umidiccio.

Identity girls (Lesbian)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora