Li chiamavano i"Dioscuri Rossi" per il fatto di essere gemelli e di amare il sangue e la violenza.
Se mai avevano avuto altri nomi erano stati dimenticati quando i loro familiari li avevano venduti come schiavi.
Si vociferava su di loro che loro madre fosse loro sorella e loro padre loro cugino.
Che fossero di stirpe antica e patrizia.
Vennero addestrati a combattere in coppia come venatores affrontando belve sempre più pericolose.
Cinghiali dall'Etruria.
Lupi dalla Tracia.
Tori ammaestrati da Creta.
Orsi dalla Germania.
Coccodrilli dal Nilo.
Leoni dalla Mauritania.
Un Elefante da guerra dell'Atlante.
Ed infine,per una scommessa, un paio di tigri della lontana India.
Poi passarono alle persone.
All'inizio erano condannati a morte che venivano messi contro di loro con un gladio in mano e la promessa della grazia.
Poi fu il turno dei prigionieri di guerra.
Ed infine degli altri gladiatori.
Ma loro vincevano sempre.
Amavano combattere infierire e violentare.
Erano diversi solo nel desiderio di come morire.
Uno voleva morire lottando.
L'altro scopando.
Un giorno il loro padrone li fece chiamare.
Aveva accettato una forte somma per farli combattere di notte;fuori dalla città in una villa isolata e per un pubblico esiguo ma esigente.
I due chiesero solo vino e meretrici prima di partire.
Al tramonto erano già sul carro chiuso che percorreva la strada lastricata.
Arrivarono che erano già calate le tenebre accolti alla luce delle torce da servi e guardie.
La villa era immensa e sfarzosa con una piccola arena nelle cui celle furono fatti entrare.
Solo lì' ebbero armi ed equipaggiamento.
Elmi calcidici, schinieri,loriche a maniche lunghe e pugi corti ed affilati per entrambi.
Uno scutum simile a quello dei legionari ma guarnito di chiodi ed una Kopis larga e pesante.
Una lancia da cinghiale.
Usavano quelle armi a turno ed erano diventati maestri nell'utilizzarle.
Entrarono nell'arena illuminata da torce e bracieri che lasciavano il pubblico in ombra.
Il loro avversario era oltre il cerchio di luce e si avvicinava barcollando e tendendo il braccio destro in avanti.
Era una donna leggermente più alta di loro asciutta ma muscolosa con le braccia più lunghe del normale.
Oltre al subligaculum ed allo strophium indossava delle fasce di cuoio conciato che le avvolgevano il collo, l'avambraccio destro e gli stinchi.
Una cinghia le fissava un galerus privo di decorazioni alla spalla destra mentre con la mano sinistra impugnava una parmula scanalata e fornita di un grosso chiodo appuntito al posto dell'umbone.
La testa era chiusa in un elmo da secutor privo di aperture per gli occhi e con una specie di manico al posto della cresta.
Al vederla i due scoppiarono in una risata beffarda e crudele:
"Ci hanno mandato una puttana orba"
"La fottiamo prima o dopo averla sgozzata?"
La donna giro' verso di loro mettendosi sul fianco.
Poco sotto l'ascella c'era una specie di taglio ma vivo e palpitante.
Si afferrò lo strophium strappandoselo di dosso.
Nei seni piccoli e sodi i capezzoli erano anormali.
Troppo schiacciati,grandi ed obliqui.
Afferro' l'elmo
Lo stacco' dal collo.
Non era un collo.
Non erano capezzoli.
Occhi rossi dall'iride nera e verticale.
I muscoli dell'addome di contorsero esplodendo in una bocca storta ed ampia fornita di zanne grandi come le dita di un uomo.
Balzo' come una cavalletta frantumando armi ed ossa con la sua arma bizzarra.
Era forte,veloce e spietata.
Uno dei due Dioscuri morì con in chiodo dello scudo piantato in un occhio.
L'altro era a terra con entrambe le gambe spezzate.
La...Cosa monto' su di lui per finirlo.
Lui...Si accorse di avere un'erezione.
Perché può succedere che vicino alla morte la vita esploda prepotente.
Sogghigno'con la bocca piena di sangue.
Non aveva solo le gambe rotte.
Era rotto dentro e di lì a poco sarebbe crepato come un cane.
Eppure non c'è l'aveva mai avuto così duro.
Un vero peccato.
Ma lei se n'era accorta .
Si tolse anche il subligaculum e lo fece scivolare dentro di lei.
Dai bisbigli e dalle esclamazioni soffocate si intuiva che il pubblico non era nuovo a tali spettacoli e che anzi pareva assai apprezzarli.
Chissà se i desiderio dei fratelli fu esaudito.
Oppure uno ebbe la sorte bramata dall'altro?
YOU ARE READING
Sette passi nel delirio
Krótkie OpowiadaniaChi l'ha detto che i mostri possono solo terrorizzare ?