pioggia e camere

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Trama: Nel secondo tour di 'esperienze dm' Simone e Dadda si ritrovano a dover condividere una camera da letto matrimoniale.

Trope: hurt/comfort, first kiss

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Dadda's pov

Siamo a metà del secondo tour di esperienze dm, ancora non riesco a capacitarmi di come siamo riusciti a fare sold out nella maggior parte dei teatri, ma sono felicissimo e fierissimo di come sta andando.

Abbiamo due date di fila in Piemonte, e come se non bastasse che sia già pieno autunno abbiamo beccato una pioggia torrenziale che impregna l'aria di freddo.
Facciamo il viaggio da Milano in macchina partendo poco dopo pranzo. Riccardo aveva già prenotato il posto davanti giorni fa, quindi io e Simone stiamo dietro

Non che mi dispiaccia, anzi amo passare il tempo col mio migliore amico, è solo che sono un po' restio negli ultimi mesi a dare molta corda al mio bisogno di contatto fisico con lui.

Perché? Beh, perché al mio stupido cuore è sembrata una buona idea innamorarsi del mio migliore amico maschio, etero e più piccolo di me.
Veramente un'ottima idea, complimenti.

Sono comunque lo stesso, le battute e gli abbracci ci sono ugualmente ma in minor numero; ho smesso però di tenergli la mano, a volte quando eravamo seduti vicini Simone giocherellava con la mia mano tracciandone i contorni o intrecciando le nostre dita

È un gesto puramente platonico, ne sono consapevole, ma per me ha tutt'altro significato, e per correttezza verso Simone ho smesso di lasciarglielo fare.
Ora me ne resto seduto contro il finestrino con gli occhiali da sole addosso fingendo di dormire, mentre il mio sguardo è rivolto verso Simone che sta parlando felice con Riccardo.

A circa metà viaggio mi addormento sul serio, e quando sono svegliato da Simone fuori è il crepuscolo e la pioggia tamburella sul tettuccio della macchina
L'odore nell'aria è diverso, oltre al solito profumo che si mette il mio migliore amico c'è un odore che non avrei altro modo di descrivere se non di inverno.

Mi guardo un po' intorno nella macchina scura, finché il mio sguardo non si incatena a quello di Simone nel buio della macchina
'allontanati per favore, allontanati' prego mentalmente che Simone si sposti all'indietro, sono sicuro di non riuscire a mantenere le distanze ancora per lungo se resta così vicino a me

"Ben svegliato, dai che le valigie sono già dentro" mi saluta, e per mia fortuna si tira indietro lasciandomi lo spazio per uscire.
Nel poco tragitto che faccio dalla macchina alla hall dell'hotel mi bagno un po' i capelli ma tutto sommato sono asciutto, cosa che non si può dire di Simone, che ha i capelli fradici e le spalle della felpa bagnate.

"Che freddo" mormora "Non vedo l'ora di poter andare in camera e saccheggiare il frigo" Simone si mette le mani davanti alla bocca per scaldarle, e devo attingere a tutta la mia forza di volontà per non prenderle tra le mie, che sono calde

"Dai andiamo ragazzi" ci chiama Riccardo, e tutti e quattro ci dirigiamo verso la reception, dove c'è una ragazza dai capelli biondi e abbastanza carina ad aspettare.

Da quando ho realizzato i miei sentimenti verso Simone sono andato ad ogni serata che mi proponevano, e nella maggior parte di queste finivo in casa di alcune ragazze di cui non ricordo neanche il nome, e prima che si svegliassero sgattaiolavo via non facendomi sentire.
Non ne vado per niente fiero, ma era l'unico modo per scappare dai miei sentimenti, dal mio migliore amico.

"Buongiorno, spero abbiate una prenotazione" ci dice, squadrandoci da capo a piedi
"Sì, a nome Dose, Galbiati, D'Addetta e Paciello" esclama Riccardo, pronto a prendere le chiavi

One Shots - bracci più tamarri di youtubeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora