Sì, lo voglio

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premesse (leggetele perché è importante): 1. facciamo finta che è come in America e che chiunque può ufficializzare matrimoni basta che abbia seguito un corso dallo stato

2.scusate se non è proprio corretto ma non mi ricordo come funziona un matrimonio e sono troppo stanco per cercarli online, quindi userò come traccia una serie (911)

3. altra cosa, non si sa letteralmente nulla sul padre di Dadda quindi mi sono inventato di sana pianta il perché non ci sia, non prendete assolutamente per vere le mie parole perché non lo sono

trama: richiesta di @/emeraldary, ovvero il matrimonio tra Dadda e Awed :)

trope: matrimonio (fluff, fluff, solo fluff, ancora fluff)

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Daniel's pov

Non so esattamente come sia arrivato in questo momento, gli ultimi sei anni sono passati in un attimo, attimo reso un sogno da Simone, il mio ragazzo.
O come dovrei dire, futuro marito.

"Ricky sei sicuro che non posso vederlo neanche un attimo?" chiedo a Riccardo, mentre mi sistemo il nodo della cravatta davanti allo specchio per la decima volta
"No, lui è nell'altra sala e non potete vedervi. Ricordi la regola delle ventiquattro ore no?" mi dice, posandomi una mano sulla spalla

"È una tradizione, non una regola effettiva" sbotto, ma subito dopo aggiungo "Scusa non volevo essere brusco, sono nervoso" guardandolo, e non so perché ma mi viene come un istinto di abbracciarlo.
Probabilmente sto stropicciando un po' la giacca, ma stringo le braccia attorno al mio migliore amico.

"Ti voglio bene" sussurro vicino al suo orecchio, come se fosse un segreto da dover custodire. Ma di segreto non c'è nulla, tutti sanno che Riccardo è mio fratello e sono l'uomo più felice del mondo perché lui oggi può essere al mio fianco
"Tranquillo, anche io ti voglio bene Deniel" contraccambia abbraccio, e non si allontana finché non lo faccio io

"Lo rivedrai tra meno di mezz'ora, non casca il mondo se stai lontano da lui per un giorno" Mi dà un colpo sulla spalla ridacchiando e fa per uscire dalla mia stanza
"Aspetta" lo richiamo, sapendo che sta andando da Simone che molto probabilmente è più impanicato di me

"Puoi dire a Simo che lo amo?" lo guardo e lui storce il naso alla mia richiesta
"Solo perché è il tuo matrimonio oggi ti farò da postino, ma non pensare di potermi sfruttare così altri giorni" mi sorride ed esce dalla porta, chiudendola alle spalle.

Mia madre è venuta a trovarmi mezz'ora fa, praticamente in lacrime per quanto io sia cresciuto e di come non sia più il suo bambino, ma ora che sono solo inizio a ripensare al programma di oggi, di come dovrà andare la cerimonia e di cosa dovrò dire durante la funzione.
Non me ne rendo conto, ma mentre penso a questo ho iniziato a camminare in cerchio per tutta la stanza, stringendo le mani tra di loro per alleviare la tensione

Controllo l'orologio e quando vedo che mancano venti minuti a quando vedrò Simone venirmi incontro, mi faccio prendere giusto un po' dal panico.
La mia mente inizia a riempirsi di scenari in cui sbaglio a parlare o mi inciampo mentre cammino

Sto iniziando a pentirmi di aver invitato così tante persone quando mi metto una mano sul petto, sentendo il rumore che viene da fuori la saletta in cui sono farsi più alto
"Daniel riprenditi, sarà il miglior giorno della tua vita. E poi Simone è ansioso per tutti e due" mi dico e per tranquillizzarmi passo una mano tra i ricci ben scolpiti e sistemati a modo.

Faccio dei respiri profondi, e torno ad aspettare Riccardo girando avanti e indietro, e visto che so già a memoria il mio voto ripeto la mia battuta nel caso dovessi sbagliarla.
"Lo voglio. Sì lo voglio" quale devo dire? Il 'sì' è superfluo vero? Oppure c'è un modo corretto per dirlo?

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