Trama: Simone raggiunge un enorme traguardo, e il suo migliore amico e il suo ragazzo lo festeggiano come si deve.
TW!: menzione di cicatrici sbiadite e sh, non ci sarà per niente l'atto in sé né descrizioni o cose del genere, ma sarà incentrato sul fatto che Simone sia "sobrio", quindi l'argomento è un po' quello.
(se questi argomenti vi fanno scattare per favore non leggete, vi voglio bene e ci vediamo al prossimo capitolo. prendetevi cura di voi, bevete e mangiate <3)
Trope: comfort, fluff
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Simone's pov
"Seriamente? Pure le candeline?" rovisto nella busta della spesa che Dadda ha appoggiato sul tavolo, contenente tutte le cose per fare la mia torta preferita: quella al cioccolato.
"Ovvio. Giorno speciale, data speciale per una persona speciale" Dadda mi dà un bacio sulla guancia prima di andare a tirare fuori da un cassetto della mia cucina una grande ciotola e un frustino per mescolare gli ingredienti
Riccardo lo segue, ma non sapendosi orientare tra i miei mobili prende quello che Dadda, ormai esperto perché sta più qua che a casa sua, gli porge e lo mette sul tavolo.
Anche se siamo fidanzati da quasi un anno arrossisco lo stesso al complimento che Dadda mi rivolge, come se fosse ancora la prima volta
"Ancora non capisco perché volete fare questa cosa, è abbastanza stupida" sorrido scuotendo la testa, e prendo le uova dal frigo per lasciarle un po' a temperatura ambiente"Dimmi, quante volte ti sei dato il merito per quello che hai raggiunto?" Dadda mi guarda serio in volto, ma comunque sorridente
"Spesso, l'anno scorso vi ho invitati a prendere un gelato" era vero, ma è stata più una casualità.Certe volte non mi sembra giusto che io sia riuscito ad uscire da quell'inferno, i primi mesi e anni neanche volevo ricordarmi da quanto non mi facevo del male, ma col tempo ho imparato che con l'aumentare dei giorni aumenta anche la mia felicità e spensieratezza
Non mi ricordo perché ho iniziato, so che era un periodo in cui ogni cosa che facevo non andava bene, i commenti sotto ai video erano pieni di insulti e anche se avevo amici mi sentivo veramente solo, quindi era stata cone una risposta a tutto questo.
All'inizio neanche volevo ammettere a me stesso cosa stessi facendo; ci ho messo mesi per accettare il fatto di essere caduto in una dipendenza, una dipendenza veramente rischiosa.Non ne ho mai parlato con nessuno, se non con Riccardo, dopo anni in cui sono rimasto da solo in questo, quando gli ho detto che avevo bisogno di lui per poter smettere.
Anche lì, mi ci sono voluti tre anni ma alla fine chiedere aiuto è servito.Non sono stato coraggioso devo ammetterlo, è stato lui a buttare tutte le lamette che avevo perché io non ho avuto abbastanza fegato, ma sapevo che era il momento di cambiare
Ricordo ancora la paura e il tremore che mi avevano colpito quando ho iniziato questo discorso con lui: mi ero preparato qualche frase da dire per non farlo spaventare o preoccupare, ma dire ad alta voce che mi tagliavo è stato più complicato di quanto mi sarei mai aspettato.
L'affetto sul suo viso era ben evidente quando gliene ho parlato per la prima volta, e non credo che esista un amico migliore. Mi ha abbracciato, confortandomi e ricordandomi che ogni volta che aveva bisogno lui ci sarebbe stato, anche a costo di vivere con me per un periodo
Cosa che ha veramente fatto.
Il primo periodo di 'astinenza', se così vogliamo chiamarlo, è stato uno dei più difficili.
Avevo paura a tagliarmi la barba da solo, così ogni volta che volevo radermi Riccardo era lì con me, pronto a snocciolare battute su battute che mi facevano dimenticare perché fosse lì.
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One Shots - bracci più tamarri di youtube
Fanfictionuna raccolta di oneshots sui nostri tamarri preferiti :) se avete delle richieste scrivete pure nel primo capitolo :D cosa ci sarà: au non troppo strani, semplice fluff, un po' di angst che finisce bene, daddawed e tutte quelle che suggerite (se mi...