sotto le stelle

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Trama: Riccardo, Simone e Dadda passano una giornata in spiaggia

Trope: fluff

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Riccardo's pov

Siamo partiti stamattina per andare a fare una giornata al mare, e non appena abbiamo messo piede in spiaggia carichi tutti e tre di borse frigo per il cibo, ombrelloni e cose varie io e Simone siamo subito corsi in acqua dopo aver messo sbrigativamente la crema, lasciando tutto nel primo posto libero che abbiamo trovato

Rinvigorito dal tuffo in acqua mi guardo attorno, cercando i miei amici. Trovo Simone poco distante da me, che sta facendo il morto a galla, ma di Dadda non c'è traccia. Riguardo meglio tutte le persone attorno a me ma niente, quindi porto lo sguardo sulla spiaggia.

Dadda è inginocchiato intento a scavare una piccola buca per posizionare il primo di due ombrelloni che abbiamo portato
"Dai Dadda vieni!" urlo, rivolto nella sua direzione "L'acqua è bellissima ci pensiamo dopo"
Scuote la testa posizionando il bastone, sistemandosi poco dopo gli occhiali da sole

"Vi raggiungo appena metto a posto qua" mi urla di rimando, e apre l'ombrellone colorato.
Sospiro, e con un unico movimento mi trovo subito sopra Simone a spingerlo sott'acqua
"A fess e sor't" cerca di afferrami per le spalle quando torna a galla ma mi sono spostato in tempo e riesco a sfuggirgli.

Scherziamo e giochiamo ad affogarci per una ventina di minuti prima che Dadda ci raggiunga con una palla da pallavolo in mano, portando la tregua tra me e il mio migliore amico
"Dai facciamo dei passaggi" esclama, dopo avermi passato la palla ed essersi immerso

"Sono il migliore in questo" si vanta Simone, mettendo in mostra un bicipite e guardando verso Dadda
"Sì certo, il più forte del mondo guarda" ridacchia lui, prendendo al volo la palla che Simone gli lancia contro.

Quando ci stufiamo di giocare con la palla, un'ora dopo, sono io ad uscire per portarla ai nostri ombrelloni, dove vedo che Dadda ha sistemato il mio asciugamano sotto un ombrellone e il suo e quello di Simone sotto l'altro, con gli zaini con il cibo e le altre cose sopra

Lascio la palla vicino al mio asciugamano e torno di fretta in acqua, dove Simone e Dadda stanno prendendo le onde che si sono alzate dritte in faccia tenendosi per mano e lasciandosi trasportare dalla corrente.

Mi sembra di essere sempre il terzo incomodo quando fanno così, e negli ultimi due mesi è sempre più frequente questa sensazione.
Non che mi dispiaccia, sarei contento se quei due si fidanzassero, stanno veramente bene insieme ma non sta a me obbligarli a fare qualcosa

Colgo un momento in cui si sono alzati e stanno tornando un po' al largo per raggiungerli, e non mi sfugge che non hanno più le mani legate insieme.
Passiamo mezz'ora a saltare e prendere le onde con la pancia, scivolando sulle creste e ridendo quando qualcuno si beccava la schiuma in faccia.

"Ragazzi che fame" esclama Simone buttandosi di pancia sul suo asciugamano una volta che siamo usciti dall'acqua
"Asciugati che c'è vento" ribatte Dadda, andandosi a sedere accanto a lui e aprendo lo zaino-frigo, contenente il nostro pranzo

"Va bene, ecco fatto. Ora posso avere qualcosa da mangiare per favore?" Simone si è avvolto in un'altro asciugamano, e tende una mano verso di Dadda che ci lascia sopra un pezzo di pane con della maionese.
"Posso averne anche io?" chiedo, avvicinandomi a lui con l'asciugamano sulle spalle

"No, vai a sederti e poi rimanendo in piedi così alzi solo la sabbia" indica con la testa il mio ombrellone, e mi ci dirigo tristemente
"Non è giusto, Dadda fa i favoritismi solo perché ti trova carino" borbotto stendendo l'asciugamano

One Shots - bracci più tamarri di youtubeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora