''Coraggio, gente non siate timidi!'' esclamò il venditore agitando le braccia con aria incoraggiante. ''Venite anche voi a provare la mia acqua di fuoco. Dona coraggio e fa dimenticare le afflizioni dell'animo. Nessun'altro la vende, io sono il solo e unico in tutta Jarva!''
Senza smettere di tenere ben salda la mano del fratellino, Lania smise di camminare lungo la stradina trafficata, così da poter osservare meglio il grande alambicco di terracotta esposto alle spalle del commerciante.
Evidentemente attratti tanto quanto lei da quel bizzarro strumento, quando la ragazza si fermò una piccola folla si era già radunata attorno al banchetto del venditore, gli sguardi che andavano dall'alambicco alle bottiglie di resina azzurra appoggiate sul tavolo di legno scheggiato.
''Acqua di fuoco?'' ripeté scettico un Tharrik nelle prime file. ''Mai sentita''.
Il venditore scoppiò a ridere.
''Ovviamente'' disse divertito. ''Si tratta di un prodotto nuovissimo inventato dal sottoscritto. È chiaro che non ne abbia mai sentito parlare, ma se mi date una mano vedrete che rimedieremo quanto prima!''
''E come la produci?'' domandò una voce persa nel gruppetto.
''Segreto professionale'' rispose il venditore sfoggiando un ampio sorriso. ''Vi posso solo rivelare che la estraggo dal vino. Si tratta di un concentrato alcolico ad elevata efficacia e portentosa potenza!''
''Di che vino parli?''
''Di funghi o di bacche Wimp'' spiegò il commerciante in tono pratico. ''La provenienza è indifferente e non influisce sul risultato finale. Solo il sapore cambia leggermente. Più complesso quello di funghi, più dolce quello di bacche''
''Voglio assaggiare quello di bacche'' annunciò un giovane Tharrik facendosi avanti.
Elettrizzato dalla notizia, il venditore agguantò con un gesto fulmineo una delle bottiglie sul bancone, e dopo averne fatto saltare il tappo con i denti, cominciò a versare il liquido trasparente che conteneva dentro ad un piccolo bicchiere di resina color turchese.
''Un assaggio per l'ardimentoso signore!'' esclamò tutto pimpante.
Intanto che il ragazzo buttava giù il misterioso intruglio con un brivido, Lania scosse la testa e trascinandosi dietro il fratello riprese ad avanzare in direzione del mercato.
''Posso provarla anch'io?'' le chiese Kael con genuina innocenza, mentre gettava delle occhiate bramose verso il banchetto del venditore che diventava sempre più distante.
Lania ridacchiò.
''Scordatelo''.
''Perché?''
''Perché ai bambini è vietato''.
''Chi l'ha detto?''
''I Tre Immensi''.
Pur continuando a trottare dietro alla sorella, l'espressione di Kael si fece pensierosa.
''Tu hai mai visto i Tre Immensi?'' domandò a bruciapelo al termine di quella breve pausa.
''No, nessuno li ha visti'' rispose Lania tenendo gli occhi fissi sulla strada affollata.
''Neanche Tharnos?''
''Lui sì, ma è stato molto tempo fa''.
''Quanto tempo?''
Lania sospirò.
''Tante estati quante sono le stelle'' disse vaga, sperando con quella risposta di chiuderla lì.
STAI LEGGENDO
Il Centro del Mondo
Fantasy''Innumerevoli estati fa, molto prima che venisse fondata Jarva, vi era il nulla'' annunciò con voce tonante il Gran Sacerdote. ''La Terra, il sole, la luna, le stelle, tutto quanto conosciamo e possiamo apprezzare oggi, semplicemente non esisteva...