Passato
Deva
«Perdonami, padre, perché ho peccato.»Recito la solita frase e aspetto che padre Donovan mi dia il permesso di parlare.
«Dimmi, figliola, cos'hai da confessare.»
Fa parte della mia vita praticamente da sempre, è come se fosse un parente per me. Mi ha vista crescere, conosce i miei genitori e portiamo un grande rispetto per lui e per la Chiesa.
«Ecco... C'è questo nuovo ragazzo a scuola. Siamo diventati amici, tutti lo evitano perché non fa parte della nostra stessa classe sociale, diciamo così. Ma in realtà è una brava persona. Mi piace molto.»
Passano pochi secondi e ho paura di aver detto qualcosa di troppo.
«Ehm, ehm... Stai dicendo... Che hai avuto pensieri impuri verso questo ragazzo?»
L'imbarazzo mi scalda la pelle, all'improvviso vorrei uscire di qui e andare il più lontano possibile. Mi sono sempre sentita a mio agio a parlare con padre Donovan, ora non più.
«Ma che dite, padre! Certo che no! Insomma... Beh, diciamo che avrei voluto baciarlo.»
Oddio, perché non me ne sto zitta?
Ho fatto trenta, facciamo trentuno.
«O almeno avrei voluto che fosse lui a baciarmi. Ripeto, è un bravo ragazzo, non proviene da una famiglia benestante, ma è molto dolce con me. Non è arrogante o superficiale. E mi sento me stessa con lui.»Okay. Ora mi sento meglio. Ecco perché mi confesso, altrimenti mi terrei tutto dentro e mi sentirei troppo in colpa.
«Deva, cara, hai diciassette anni ormai. È normale avere degli impulsi... Diversi. Ma non lasciare che questi ti portino sulla via sbagliata. Un giorno il tuo obiettivo sarà quello di trovare un brav'uomo e sposarlo e solo dopo pensare a queste cose. Questa è la strada giusta per il paradiso, lo sai. Se pensi che questo ragazzo possa manipolarti in modo tale da farti fare cose che non dovresti fare, devi mantenere le distanze.»
Cosa? No!
«Assolutamente no, padre. Non è quel tipo.» Mi sento invasa da una strana rabbia e senso di protezione verso Alexander. Non lo conosce nemmeno e parla in questo modo? Non è peccato anche questo? Per la prima volta in vita mia è come se mettessi in dubbio la mia religione.
«D'accordo, allora. Cinque Ave Marie e cinque Padre Nostro.»
Recito le preghiere come richiesto da padre Donovan e torno dai miei genitori. Dopo essersi confessati anche loro ci ritiriamo nella nostra suntuosa casa per il solito pranzo in famiglia.
La signora Bell ha preparato varie pietanze, tra cui bistecca alla griglia, la mia preferita. Eppure non ho per niente fame oggi.«Allora, tesoro, che ci dici della scuola? Quest'anno devi fare domanda per i college, ci hai pensato?»
Pensato? Sto facendo di tutto per avere più crediti possibili.
«Sì, mamma. In realtà ho già preparato quattro domande pronte da inviare. Con la mia media perfetta, le attività all'interno della scuola e quelle all'esterno ho raggiunto quasi la soglia dei massimi crediti.»
«Siamo fieri di te» interviene mio padre, tagliando un pezzo di bistecca e assaporandolo, «con le attività extrascolastiche intendi il volontariato in chiesa e la pulizie delle spiagge?»
C'è una leggera nota di infastidimento nella sua voce. So che non vorrebbe che sua figlia facesse cose come raccogliere bottiglie di vetro e mozziconi di sigaretta, rischiando qualche infezione.
«Esatto. E ho anche un lavoro.»
Le forchette d'argento si fermano a mezz'aria, bocche spalancate e occhi sgomenti mi guardano dai lato opposti del tavolo. Sapevo che non avrei dovuto dirlo, non perché mentire è sbagliato, ma per evitare melodramma inutili.
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IMPURITY
ChickLitIl primo amore non si scorda mai. Le prime sensazioni, le prime emozioni. La felicità, la gioia, le farfalle nello stomaco. Ma anche il dolore, la rabbia, la perdita. Deva e Alexander si rincontrano dopo sette anni per lavoro, lui diventerà la sua g...