Presente
Alexander
Ho la fronte appoggiata sulla sua porta. Mi sento ridicolo. Sento il suo profumo da qui, inonda tutto il corridoio e mi arriva fino alla camera da letto.
Non riesco a dormire, non riesco a pensare, non riesco a lavorare.
Non sapendo che si trova a pochi metri da me. Sono passati anni, ma la desidero ancora, più di prima.
Il corpo si surriscalda, i muscoli si tendono, uno strato di sudore mi imperla la nuca. Se avessi i capelli più lunghi, le punte si arriccerebbero, invece li tengo rasati dietro e ai lati. Sono più comodi così.Me li devo far crescere, adoravo come passava le sue dita affusolate tra le ciocche, un fremito mi attraversa la schiena al ricordo.
Tum. Tum. Tum.
È l'unico suono che sento nel mio petto, ha ricominciato a battere nel modo giusto da quando sono tornato. È per lei che batte.
«Non farlo... Ti prego, non andartene. Non ora. Ti prego, Alex torna qui!»
Le sue parole mi tornano in mente, le sento come un eco che rimbomba ovunque. Io mi sono girato e non sono più tornato indietro. So che piange, so che si è accasciata a terra prendendosi la testa tra le mani.
Eppure, continuo per la mia strada.
Non ora, ti prego.
Questo ha detto.
Perché?Scaccio le lacrime che affiorano ai lati dei miei occhi. Inspiro a fondo, appoggio gli avambracci agli stipiti della porta.
Il rumore del chiavistello mi riporta al presente, ma non mi sposto.«Alex... Che ci fai qui?»
È bellissima nel suo pigiama di cotone blu con le stelle bianche. Potrebbe indossare un sacchetto di carta e sarebbe comunque sexy.
Ma non è solo questo, è proprio bella, da mozzare il fiato.
Così innocente, ma sicura di sé.La amo, la amo da impazzire, non ho mai smesso.
Me ne sono andato, credendo che mi sarebbe passata. Siamo giovani, è il mio primo amore, cosa vuoi che sia.
Conoscerò molte altre ragazze, magari mi innamorerò di una di loro.
Ma nessuna era lei.
È lei e sarà sempre lei.
Insostituibile.«Non dovevo andarmene.»
Soffio dopo qualche secondo.Apre gli occhi, ora un po' più svegli. Forse stava per addormentarsi.
«Che vuoi dire?»
Non mi chiude la porta in faccia, lo prendo come un buon segno.
«Quello che ho detto.»
Ho la voce bassa e roca.
Me la voglio prendere, la voglio tutta. Tutta per me.
Per sempre.«Sei tornato per me, quindi?»
La sua è soave, come quella di un angelo, perché questo è. Il suo petto si alza e si abbassa più velocemente.
Sente la stessa tensione che sento io?
La voglio spezzare.«Sì.»
«Allora baciami.»
Allunga il braccio e mi afferra la maglietta nera, sono tutte nere, come tutti gli altri vestiti che ho. L'unico colore di cui ho bisogno è la sua luce.
Mi attira a lei e poggia le sue labbra sulle mie.
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IMPURITY
ChickLitIl primo amore non si scorda mai. Le prime sensazioni, le prime emozioni. La felicità, la gioia, le farfalle nello stomaco. Ma anche il dolore, la rabbia, la perdita. Deva e Alexander si rincontrano dopo sette anni per lavoro, lui diventerà la sua g...