11. Go Away!

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Presente

Deva

Un cameriere passa davanti a me e Michael e io ne approfitto per prendere un bicchiere di champagne dal vassoio che porta con grande facilità.

Questa sera ci troviamo a un gala con vari esponenti dell'alta società di San Francisco. Il tema della beneficenza riguarda il tumore al seno, la malattia di cui soffre la moglie del sindaco, entrambi presenti.
Michael ha da poco annunciato la sua candidatura al senato, motivo per il quale molti invitati vengono a congratularsi e ad augurargli la vittoria.

Con mia grande sorpresa, anche Matt Bower si trova qui e si sta avvicinando proprio a noi.

«Michael, che piacere vederti.»
Stringe la mano del mio fidanzato.
«Matt. È da un po' che non ci si vede.»

Quando si gira verso di me mi squadra da capo a piedi. Stavo per indossare un abito blu a sirena per questo evento, ma alla fine ho optato per un vestito rosso monospalla e con uno spacco laterale che mi allunga la figura.

«Sei meravigliosa Deva, come sempre.»

Arrossisco a malapena, ma deve averlo notato. A differenza di Michael che si guarda intorno. Gli stringo il braccio, all'improvviso mi sento a disagio.

«Ho saputo che hai deciso di acquistare il lotto che ti ho mostrato questo venerdì. È un ottima scelta, vedrai che ne ricaverai un bel po'.»

«Non potevo affidarmi a una consulente migliore. Grazie Mike, per avermela indicata.»

Michael mi guarda con un mezzo sorriso e mi stringe la vita.

«La mia futura mogliettina è la migliore in città.»

Lascio che continuino a parlare di politica e mi estraneo per qualche minuto. Sorseggiando il buonissimo e costosissimo champagne, che già solo mezzo bicchiere mi sta dando alla testa, mi guardo intorno.

Per poco non mi strozzo, quando individuo l'uomo che ha invaso totalmente la mia vita e... Anche i sogni. Sogni accaldati, sporchi, vergognosi.

Alexander è in disparte, quasi invisibile dietro una colonna, ma so al cento per cento che sta seguendo ogni mio movimento. Credevo che siccome stasera fossi con Michael, lui sarebbe rimasto a casa.

A quanto pare mi sbagliavo.
Non da nell'occhio per essere una guardia del corpo, ma attira molta attenzione, soprattutto quella femminile. Indossa un completo nero e una camicia dello stesso colore aperta sui primi due bottoni.
Cavolo.
Il look total black gli dona parecchio.

E non sono l'unica a pensarlo.

Una donna gli si avvicina, si trovano vicino l'open bar, e allunga la mano per presentarsi. È bellissima in un completo magenta, colore sfrontato ma che porta con molta eleganza. I capelli neri raccolti da un lato le fanno risaltare il collo delicato.
Le stringe la mano, ma continua a scrutare lo spazio intorno a lui.
Non so chi sia lei, ma ha una grande sicurezza, perché continua a blaterare di chissà cosa e sembra che non la smetterà tanto presto.

Una rabbia incontrollata si fa strada nel mio petto, quando lui si china e le bisbiglia qualcosa all'orecchio. Ma che diamine? Se si trova qui è sicuramente per lavorare, non per rimorchiare una qualsiasi!
Che pezzo di m...

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