Prologo

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⚠️⚠️ Il prologo sarà l'unico capitolo narrato da un narratore esterno, il resto dei capitoli vedranno la storia narrata dal POV di Lilith e Flynn (occasionalmente potrebbero esserci altri POV) ⚠️⚠️


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È curioso pensare al fatto che, quando si scrive di morte, sia automatico immaginare la notte più buia o il temporale più violento. Come se la morte necessiti di una cornice di pioggia e oscurità per essere credibile.

Come se la gente potesse morire solamente quando piove.

Forse abbiamo solo paura che la luce del sole renda tutto ciò che tocca più reale.

Vi posso però assicurare che quando la morte bussò alla porta della famiglia Grim non lo fece né di notte né durante un temporale. Vi dirò di più, il giorno in cui questa bussò, il sole splendeva alto in cielo e le temperature erano tanto alte d'aver convinto le famigliole del quartiere a tirar fuori dai ripostigli costumi e braccioli.

Probabilmente il destino quel giorno stava giocando a scacchi con la morte stessa. Non può che essere uno scherzo crudele del destino che i coniugi "Grim"* siano scomparsi in una giornata di pieno sole, quando il mondo sembrava così luminoso e distante dalla tragedia che stava per colpirli.

Quel giorno però le vittime non furono i due innamorati.

Perché nella sua partita a scacchi con il destino, la morte ha sempre delle mosse di riserva . Il destino potrà anche aver decretato la scomparsa di due sole pedine, ma per la morte era molte di più le pedine da sacrificare. La realtà crudele e spietata era che, oltre ai due coniugi, c'erano tre bambini lasciati orfani e segnati dalla tragedia.

La morte, in tutta la sua indifferenza, aveva preso non solo le vite degli adulti, ma anche l'innocenza e il futuro di tre bambini, gettandoli in un abisso di dolore e solitudine. La loro vita, una volta illuminata dalla luce del sole, era stata immersa nell'oscurità di una perdita incolmabile.

E se pensate che fossero solo quelle le pedine quel giorno giocate dalla morte, vi sbagliate di grosso. Perché sul tavola da scacchi della vita, di cui la morte è parte integrante e fondamentale, tutto è lecito.

Ed è così che le pedine mangiate, lasciano il posto ad altre. La morte spazza via due vite e lascia il posto a tre bambini orfani. La morte posiziona tre bambini orfani e raduna stretto intorno a loro un esercito di pedine nominate rabbia, dolore, solitudine e colpa. Le pedine così si raggruppano, creando un muro invalicabile che inghiotte i superstiti.

La morte rimane lì, a costruire con cura quel muro. Tra un mattone e l'altro si infiltra il calcestruzzo delle sue pedine nascoste. 

L'invidia è una di queste.

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