4. Sotto la luna, i demoni recitano poesie

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LILITH'S POV

Se l'esterno della Crimson Academy può incantare anche il passante più indifferente, niente è paragonabile all'esperienza di vederla dall'interno.

Ogni singolo dettaglio architettonico sembra studiato per catturare lo sguardo di coloro che hanno la fortuna di ammirarlo. I mosaici delle finestre, incredibilmente, sono ancora più magici visti da qui; l'incontro tra le luci interne e i lampioni esterni crea un tappeto di riflessi luminosi che danzano sul pavimento. Questo, decorato con quadrati di marmo bianco e nero alternati, sembra trasformarsi in una gigantesca scacchiera sulla quale ci muoviamo come pedine.

Le pareti combinano roccia e legno, con incavi e cassettoni che creano un'armonia perfetta tra i due materiali. Questa combinazione si riflette nei dettagli dell'edificio: il legno è ripreso nelle maestose porte e nelle immense librerie, mentre la pietra emerge nelle statue attentamente posizionate lungo il corridoio.

Il numero di quadri e affreschi che adornano le pareti credo possa superare quello del Louvre.

Non che ci sia mai stata.

Eppure, la meraviglia che mi suscitano questi corridoi è probabilmente la cosa più vicina alla sensazione di visitare un museo che io abbia mai provato.

Chissà, forse un giorno visiterò davvero un museo. Sempre che non mi prenda prima una pallottola in testa.

A pensarci bene, la seconda opzione è decisamente più probabile.

La stella polare cammina in prima linea agitando le braccia per mostrarci ogni angolo dell'accademia come se fosse la guida di un tour imperdibile. Nyx le sta accanto, assorbendo ogni parola e seguendo ogni suo movimento con un'attenzione quasi devota. Credo che stia anche sbavando. È affascinato da lei tanto quanto io lo sono da questo posto.

Il che è notevole, considerando che la bionda, per paura di tralasciare anche solo un dettaglio, ci indica tutto con un'energia quasi spasmodica, degna di Greg, il cocainomane che vive sotto il ponte tra casa nostra e quella di Susanne.

Jaxon, invece, non sembra entusiasta all'idea di sorbirsi l'intera storia della Crimson Academy. Tuttavia, il suo senso del dovere lo costringe ad ascoltare pazientemente il racconto di Stella, che sembra iniziare, più o meno, con il ritrovamento del primo mattone usato per le mura dell'accademia.

A questo punto, è chiaro che qualcuno deve prendersi il ruolo di colei a cui non frega un cazzo delle regole e di ciò che viene detto. E ovviamente, tocca a me. È necessario per mantenere l'equilibrio del mondo.

Per questo, non ho ascoltato una sola parola di ciò che Stella ha detto da quando siamo entrati. Le uniche cose che ho colto sono state "lezioni", "presto", "dovete", "importante". Parole che non mi hanno suggerito alcuna necessità di ascoltare il discorso.

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