Ombre nel cuore della casa

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Isabella non riuscì a scrollarsi di dosso l’inquietudine dopo aver messo a letto Emily. Le parole della bambina, “Il Demone del buio”, continuavano a riecheggiare nella sua mente, mescolandosi al ricordo dell’incontro con Gabriel. Non poteva ignorare la crescente sensazione che qualcosa di sinistro si nascondesse tra le mura della casa, qualcosa che la famiglia cercava di celare sotto una maschera di normalità.

Decisa a scoprire di più, Isabella tornò nella sua stanza, ma non per dormire. Invece, si mise a riflettere sulle parole che Emily e Gabriel le avevano detto. Ogni frammento di conversazione, ogni dettaglio che aveva notato nei giorni precedenti, ora sembrava assumere un nuovo significato, più oscuro e intricato. Cosa significavano davvero le parole di Gabriel, quella strana raccomandazione di non aprire certe porte, e cosa c'era in quella stanza che aveva così tanto terrorizzato Emily?

Il suo istinto le diceva che non poteva ignorare la situazione. Anche se la sua mente le suggeriva di stare alla larga dai segreti della famiglia, qualcosa di più profondo la spingeva a non lasciarsi intimidire. Doveva proteggere Emily, e per farlo doveva capire cosa stava accadendo realmente in quella casa.

Decise che il suo obiettivo sarebbe stato scoprire di più sul passato della famiglia, convinta che vi fossero delle ombre nascoste dietro la loro apparente rispettabilità. Iniziò così a rovistare tra i ricordi della casa, cercando tra le vecchie fotografie conservate in uno dei salotti meno frequentati. La casa stessa sembrava rispondere ai suoi tentativi di esplorazione, con scricchiolii e sussurri che le facevano compagnia nel silenzio della notte.

Fu proprio mentre stava esaminando un vecchio album fotografico che Ryan fece il suo ingresso nella stanza, il suo volto illuminato dalla debole luce di una lampada. Era un’immagine rassicurante, ma Isabella non riusciva a scacciare il dubbio che anche lui fosse coinvolto in quei segreti.

“Non riesci a dormire?” chiese Ryan con un sorriso gentile, avvicinandosi a lei.

Isabella chiuse il libro con calma, mascherando il proprio turbamento. “Ho solo pensato di conoscere meglio la vostra famiglia attraverso queste foto. Ci sono così tante storie in ogni scatto.”

Ryan annuì, come se fosse affascinato dal suo interesse. “Questi album raccontano generazioni della nostra famiglia. Ogni foto è una finestra sul passato, e a volte il passato è più vicino di quanto pensiamo.”

Isabella sentì il peso delle sue parole e decise di sfruttare l’occasione per approfondire. “C’è qualcosa che dovrei sapere? Ho notato che questa casa ha un’atmosfera particolare, quasi come se custodisse dei segreti.”

Ryan sorrise, ma il sorriso non raggiunse mai i suoi occhi. “Ogni casa antica ha i suoi segreti, Isabella. Ma alcuni è meglio lasciarli sepolti.”

Prima che potesse replicare, un rumore proveniente dal corridoio interruppe la conversazione. Entrambi si girarono verso la porta e, per un attimo, il tempo sembrò fermarsi. Ryan si fece più serio e, senza dire una parola, si diresse verso l’origine del suono, lasciando Isabella da sola con i suoi pensieri.

Rimasta sola, Isabella sentì un crescente senso di pericolo. Quella casa non era solo antica, era viva in un certo senso, e lei ora ne faceva parte. Decise che avrebbe continuato la sua ricerca, ma con più cautela. Ogni passo avrebbe dovuto essere calcolato, ogni parola ascoltata con attenzione.

Il giorno seguente, mentre il sole si infilava tra le tende, Isabella cercò di comportarsi normalmente. Si dedicò alle sue mansioni, giocando con Emily e cercando di farle dimenticare la paura della notte precedente. Ma la bambina sembrava cambiata, più silenziosa e distante, come se fosse stata toccata da qualcosa di oscuro.

Mentre stavano giocando in giardino, Gabriel apparve all’improvviso, il suo sguardo gelido che seguiva ogni movimento di Isabella. Era impossibile non avvertire la tensione che si creava ogni volta che lui era nei paraggi, e Isabella cercò di mantenere un contegno calmo.

“Stasera ci sarà un altro ospite,” annunciò Gabriel con tono indifferente, ma i suoi occhi tradivano un certo interesse nel vedere la reazione di Isabella. “Verrà a discutere affari con nostro padre. Ti consiglio di non fare troppe domande.”

Isabella percepì la minaccia velata nelle sue parole. “Non sono qui per intromettermi negli affari della famiglia,” rispose con una calma forzata.

Gabriel fece un passo verso di lei, la sua presenza imponente che la sovrastava. “Assicurati che sia così, Isabella. Questa casa può essere un luogo molto pericoloso per chi non rispetta le sue regole.”

Quei pochi centimetri di distanza tra loro sembravano carichi di una tensione elettrica, e Isabella lottava per non farsi sopraffare dalla paura. Nonostante tutto, qualcosa in lei non voleva cedere. Doveva capire cosa stava succedendo e proteggere Emily da quel mistero che avvolgeva la famiglia.

Quella notte, mentre la casa si riempiva di ospiti misteriosi, Isabella sapeva che doveva stare all’erta. Non avrebbe lasciato che i segreti di quella casa restassero nascosti per sempre. Anche se significava affrontare il Demone che vi abitava.

L' inganno della casa dorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora