Il demone

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La tensione tra Gabriel e Isabella era palpabile, una fune tirata all'estremo che poteva spezzarsi da un momento all'altro. Eppure, nonostante tutto, la preoccupazione per Emily aveva la precedenza. Doveva assicurarsi che la bambina stesse bene, soprattutto in quella casa che, ormai, le sembrava sempre più piena di segreti.

Salì le scale con passi leggeri e quando raggiunse la stanza di Emily, bussò piano alla porta, ma non ricevette risposta. Spingendo la porta socchiusa, entrò nella camera immersa nell'oscurità, illuminata solo da una piccola lampada sul comodino.

Emily era rannicchiata sul letto, avvolta nelle coperte, con le ginocchia strette al petto. Sembrava così piccola e fragile, persa in un mondo che non avrebbe mai dovuto conoscere. Isabella si avvicinò lentamente, cercando di non spaventarla.
“Emily?”chiamò con dolcezza, sedendosi accanto a lei sul bordo del letto.“Va tutto bene, piccola?”

Emily alzò lo sguardo, i suoi occhi grandi e spaventati incontrarono quelli di Isabella. Senza dire una parola, si tirò su e si avvicinò a Isabella, aggrappandosi a lei come se fosse l'unico rifugio sicuro in quel mare di incertezze.

“Il demone…”sussurrò Emily con un filo di voce, nascondendo il viso nel petto di Isabella. “È tornato, Isabella. L’ho sentito… parla con gli uomini… fa fare loro cose brutte…”

Isabella si irrigidì a quelle parole. Era già successo in passato che Emily parlasse di questo “demone”, ma aveva sempre pensato fosse solo la fervida immaginazione di una bambina. Ora, però, dopo tutto quello che aveva scoperto sulla famiglia Stone, le parole della piccola assumevano un significato completamente nuovo e inquietante.

“Chi è questo demone, Emily?”chiese, cercando di mantenere la voce calma. “Puoi dirmelo?”

Emily rimase in silenzio per un momento, stringendo le mani attorno alle coperte. Poi alzò lo sguardo, con una serietà che non si addiceva alla sua giovane età.

“È mio fratello,” sussurrò infine. "Gabriel è il demone. Fa fare cose brutte agli uomini. Li fa sparire… li manda via e non tornano più. Ho sentito i suoi uomini parlarne prima…”

Il cuore di Isabella saltò un battito. Le parole di Emily confermavano i suoi peggiori timori. Gabriel non era solo un uomo crudele e manipolatore; era il centro di un vortice di crimini che sembrava risucchiare tutto ciò che lo circondava. Quello che aveva sentito, quello che Emily stava rivelando, era la prova che la bambina era più consapevole di quanto chiunque avesse immaginato.

“Non preoccuparti, piccola,”disse, cercando di calmare Emily anche se dentro di sé sentiva crescere un profondo senso di terrore. “Io sono qui con te. Non permetterò che ti succeda nulla di male.”

Ma mentre le parole uscivano dalle sue labbra, Isabella non poté fare a meno di chiedersi se fosse davvero in grado di mantenere quella promessa. In quella casa, circondata da pericoli, anche lei si sentiva intrappolata in una rete dalla quale sembrava impossibile sfuggire.

“Rimani con me stanotte?” chiese Emily, la voce tremante. “Non voglio stare da sola… ”

“Certo, rimarrò qui con te,”rispose, accarezzandole dolcemente i capelli. Si sdraiò accanto a lei, abbracciandola e stringendola forte a sé.

Dopo un po' Emily si addormentò tra le braccia di Isabella, ma quest'ultima rimase sveglia, con gli occhi fissi nel buio.

Gabriel non era solo un uomo pericoloso; era l'incarnazione di una forza oscura che governava quella casa, quella famiglia, e forse anche lei stessa. E ora, più che mai, sapeva che avrebbe dovuto trovare un modo per proteggere Emily, anche a costo di rischiare la propria vita.

L' inganno della casa dorataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora