Chapter 6

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A casa non c'era nessuno, nessun rumore, forse solo quello dei miei singhiozzi. La mia gonna bianca era sporca di terra e i miei capelli erano tutti bagnati per via di uno stupido acquazzone.
Mamma come odio la mia vita.

Mi alzai da quell'angolo buio di casa mia e, stanca di piangere, uscii di casa e andai verso un pubblicità.

Mi fermai un momento.. Non potevo mica andare li in queste condizioni!
Così rientrai in casa e cambiai vestito; optai per dei pantaloncini a vita alta neri e un top verde.
Dopo essermi sistemata il vestito uscii di casa e andai verso il pub.

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"Salve bellezza, cosa posso fare per te?" disse il barista di fronte a me, tutto muscoloso e pieno di tatuaggi.

"Mi dia qualcosa di forte." Risposi schietta.

"Va bene tesoro." mi fece l'occhiolino e iniziò a preparare il mio drink.

"Ecco a te" mi diede il drink e non gli rivolsi neanche una parola.

Lo bevvi tutto d'un sorso, e poi ne chiesi un altro.

Dopo aver bevuto un po', uscii fuori e inizia ad accendere e a fumare più di cinque sigarette. Iniziò a girarmi la testa, non trovai nessun appoggio così crollai per terra, ma qualcuno mi prese al volo..

"Ti senti bene?" domandò lo sconosciuto.

"Chi sei?" dissi cercando di mettere a fuoco l'immagine che mi si stava creando davanti agli occhi.

"Piacere sono Raffaele" rispose.

"Mi porti a casa?" Dissi schietta.

"Certo." rispose sorridendo, mi prese in braccio e iniziò a camminare verso qualche meta..

Noi siamo nati per morireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora