ELIZABETH/ SERENITY / VICTORIA

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POV'S ELIZABETH

Non ho fatto molta strada quando sento delle persone che mi afferrano le braccia.

"LASCIATEMI ANDARE!" Urlo.

"Mai" sento dire dietro di me. I due uomini che mi tengono mi fanno girare e mi ritrovo davanti a mio padre.

"Non puoi tenermi qui contro la mia volontà" dico stringendo la mascella.

"E chi lo dice?" Dice divertito Xavier.

"Portatela dentro, momentaneamente in una camera degli ospiti" ordina e i due uomini mi trascinano in casa.

"Va te faire foutre!!" urlo arrabbiata.
(Vaffanculo)

Saliamo le scale e gli uomini mi chiudono in una camera da letto.
Tiro dei calci e pugni alla porta portando a sbucciarmi le nocche. Rendendomi conto che non servirà a nulla, decido di visitare la mia nuova stanza che lo sarà a lungo a quanto pare.
È una bella camera anche molto spaziosa. Ha tutto ciò che mi potrebbe servire,

-dai almeno non mi hanno rinchiusa nelle segrete-

Sento bussare alla porta e appare "mia madre"

"Piccola mia" dice con le lacrime agli occhi.

"Non sono più tua figlia da quando mi hai abbandonata in Francia" dico incerta. Ora so qual è la mia storia, sono venuta qui per questo cazzo. Ma ho vissuto tutta la vita a pensare che loro mi avessero abbandonata e che fosse per colpa loro se ho subito quello che ho subito in tutti questi anni.

"Tu sai bene che non ti abbiamo abbandonata. Sai tutta la storia, sei venuta qui per aiutarci a ritrovare te e le tue sorelle." dice avvicinandosi lentamente con le mani tese davanti per cercare di tenermi calma.

"È vero, ma.. è praticamente da tutta la vita che sono convinta che voi mi abbiate abbandonato. " dico calma e col tono di voce basso.

Mia madre si avvicina di più. Lentamente porta le sue mani dietro alla mia testa per slegarmi la bandana e io glie lo lascio fare.

"Ti posso giurare, che è da quando siete state portate via che vi stiamo cercando, Elizabeth Russo" dice togliendomi la bandana e guardandomi con gli occhi lucidi.

"Mamma.." dico con voce inclinata e l'abbraccio forte, stessa cosa fa lei.

"La mia bambina" dice lei con voce inclinata mentre io piango totalmente.

Ci stacchiamo dopo un poco.

"Che ne dici se ti porto a conoscere il resto della famiglia?" Mi chiede cauta e io annuisco.

Mi prende la mano dolcemente e mi porta nello stesso salone di prima. Solo che prima sono entrata qui dentro come "La donna senza volto" ora ci entro come "Elizabeth Russo"

Vedo alcuni miei fratelli seduti sui divani e altri in piedi. Mio padre continua a camminare avanti e indietro, ansioso.

"Eccoci" dice mia madre a catturiamo l'attenzione di tutti. Papà si ferma, i miei fratelli seduti si alzano e quelli già alzati si avvicinano di poco.

Mio padre si avvicina lentamente, posso vedere che è teso non sapendo il mio stato d'animo.

"Elizabeth" dice dolcemente aprendo le braccia, inviandomi ad abbracciarlo. Ed è quello che faccio.

"Piccola mia" dice accarezzandomi i capelli.

Mi stacco leggermente per guardarlo negli occhi.

"Anche se odio che tu mi abbia chiusa in camera, sono felice che ora io conosca la verità e che non mi avete mai abbandonata" dico.

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