VICTORIA

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POV'S VICTORIA

Mi sveglio tutta dolorosa.

Controllo l'orario e sono le 6:00

Mi alzo e vado a farmi una doccia fredda per cercare di alleviare i dolori.

Esco e mi vesto per andare a scuola. Come sempre opto per una tuta,voglio stare comoda.

Non posso uscire dalla stanza siccome mi hanno chiusa a chiave, come ogni giorno.

Quando sento lo scatto della serratura capisco che ora posso uscire.

Prendo il mio zaino e mi dirigo subito fuori casa.

Non ho mai parlato con la famiglia che mi ha adottata, e ne tanto meno loro hanno mai parlato con me.

L'unico momento che passiamo insieme è la sera quando sono ubriachi e si sfogano su di me.

Sono tre uomini le persone che mi hanno adottata.

Vado a scuola e come sempre nessuno mi nota.

Cammino nel corridoio affollato e vedo il gruppetto delle chearleaders che accerchiano i due ragazzi più conosciuti della scuola.

Domenico Russo e il suo gemello Francesco Russo.

Sono due ragazzi molto belli e amati da tutti.

Mi incammino verso la mia aula e mi siedo.

Frequento l'ultimo anno di liceo. Ieri ho compiuto 18 anni.

Alla prima e seconda ora ho inglese.

-che bello- penso ironica.

La professoressa di inglese è una vera stronza, interroga a tappeto tutti quanti e io mi annoio da morire siccome non può interrogarmi.

Tutti pensano che sia muta e forse credo che sia meglio così.

Le sei ore passano in fretta ed esco di corsa dalla classe.

Devo tornare a casa in un quarto d'ora altrimenti si arrabbiano.

Mi dirigo con passo veloce verso l'uscita.

Purtroppo mi ritrovo faccia a faccia con Domenico e Francesco.

Abbasso la testa e mi sposto a destra per superarli ma mi si parano davanti.

Alzo lo sguardo e vedo che mi stanno guardando.

"Possiamo parlarti un attimo?" Mi chiede Domenico e lo guardo confuso.

Ma purtroppo devo
rifiutare, non posso fare tardi.

Scuoto la testa e mi sposto a sinistra per superarli ma me lo impediscono di nuovo.

Sbuffo e li guardo di nuovo.

"Ci mettiamo due minuti" dice Francesco.

Capendo che non mi faranno passare annuisco.

"Ti chiami Victoria, giusto?" Mi chiedono e Annuisco.

"Come si chiamano i tuoi genitori?" Io non rispondo e loro si guardano confusi per poi girarsi di nuovo verso di me.

"Perché non parli?" Mi chiede Francesco.

Io indico la mia bocca e faccio un segno con le mani, facendo una X

"Tu non puoi parlare?" Mi chiede Domenico e annuisco.

"Cazzo" sussurra quest'ultimo mentre si gira con una mano nei capelli.

"Tranquilla, che ne dici se andiamo a farci un giro? Magari ci conosciamo meglio" dice Francesco e scuoto la testa velocemente superandolo.

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