1 . Si ritorna a Riveside

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Katie Leslie🍒🍧

Non riesco ancora a crederci,sono in macchina con mio padre e stiamo tornando a Riverside,mi sento molto meglio ora che non sono più a Berlino,quel posto mi ha traumatizzata.

Finalmente potrò rivedere Madison,Ruby ed Amy,mi sono mancate tantissimo,ma appena ne ho l'occasione devo telefonare a Gary e chiedergli che è successo

non so perché ma sento come se stesse cercando di evitarmi,ogni volta che lo chiamo non risponde mai...forse sono solo paranoica.

Mentre guardo fuori dal finestrino sento le note di We Can't stop di Miley Cyrus,la amo quella donna,ora che ci penso non ho ancora capito se effettivamente Anna Montana e lei siano due persone diverse,sembrano gemelle.

🍃🌻


Sono a casa ora,insomma c'è da pulire e sistemare i mobili ma è come ritornare bambina,non ho molti ricordi belli della mia infanzia,ma cerco di tenere ben impressi i momenti belli e non pensare a quelli brutti.

Scendo dalla macchina e mi dirigo verso il portabagagli,mentre prendo le mie valige penso a Mike,chissà cosa starà facendo,oddio solo pensarci mi viene il mal di testa;
sarà meglio portare le valige in camera.

«Katie,tesoro riesci a portare le valige da sola o hai bisogno che ti aiuti?» chiede papà che nel mentre si fuma una sigaretta

«No faccio da sola» dico svogliatamente,mi chiedo perché ogni tre secondi se ne accende una,gli avrò ripetuto almeno 20 volte che quella roba rovina i polmoni.

Salgo le scale e mi dirigo nella mia vecchia camera,per fortuna la vernice nel muro è rimasta intatta,ricordo ancora che a 8 anni chiesi a papà di verniciarla di colore lilla,il bianco era troppo basic e mi sembrava noioso

appoggio la valigia sopra il materasso e scendo in soggiorno

«Papà smettila di fumare così tanto,ti rovina i polmoni»dico guardandolo di sottecchi

«Katie ho provato un sacco di volte a smettere,e lo sai come sono quando sto in astinenza»ribatte come per difendersi

papà più volte ha provato a smettere dopo che mamma se n'è andata di casa,ma non riusciva mai a superare la prima settimana,si irritava anche se non facevo niente di male e spesso andava oltre al urlarmi addosso,quindi per evitare di farmi del male decise di arrendersi

« potresti almeno cercare di diminuire il dosaggio? Papà non voglio che anche tu ti ammali»

non di nuovo,ti prego no

lui si avvicina a me e mi abbraccia « tesoro anche se non sarò più al tuo fianco sono sicuro che riuscirai a cavartela anche da sola,se mia figlia no?» cazzo,non posso mettermi a piangere come un'idiota,anche solo pensare che non ci sarà più mi crea un vuoto nel petto

« Si hai ragione,effettivamente sei tu quello che ha bisogno di me,giusto?» dico sorridendo

« Ah e da quand'è che ti credi così tanto responsabile?» dice, slegando il nostro abbraccio

« non è che credo di essere responsabile,io lo sono»ribatto sarcastica,anche se in realtà sono seria perché alla fine sono sempre stata responsabile,ho sempre aiutato papà più che potevo,pulivo,cucinavo anche se spesso creavo pasticci,ma cercavo almeno di aiutarlo in qualche modo.

Katie comes back Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora