Jungkook
Rido vedendola barcollare. "Quindi tu lo reggi bene l'alcol eh!"
"Per tua informazione, molto bene!" Alza il dito, puntandomelo contro.
"Certo certo." La aiuto ad entrare in camera, lasciandola sul letto, assicurandomi che stia bene prima di aprire la tenda, socchiudendo la finestra dall'alto per farle entrare un po' d'aria, lasciandola poi sola.
"Aish che ragazzina..." entro in camera sfilando le scarpe mentre chiudo la porta. "Una sigaretta e poi vado a dormire." Scuoto la testa, rendendomi conto di star parlando solo.
Mi spoglio finalmente, passo le mani fra i capelli cercando il pacchetto, andando sul balcone ad accendermene una.
🔞
Sollevo lo sguardo curioso di sapere se già dorme ma resto un attimo immobile a vedere la sua schiena inarcata sul materasso, la sua mano fra le gambe e le sue labbra schiuse mentre stringe il telefono con l'altra mano, tenendoselo all'orecchio.
Fisso le sue labbra e inizio a sentire appena il suo respiro affannato.
La guardo ansimare poggiandomi al muretto, lasciando cadere la sigaretta.Sento un formicolio nel bassoventre, lo seguo con le dita senza spostare lo sguardo dalle sue labbra.
Sembra muoversi con me, per me.
La vedo allargare le gambe appena strigo la presa su di me, seguo i movimenti delle sue dita, ansimando silenzioso, ringhiando appena stringe le sue cosce, crollando sul materasso, facendomi riversare sulla mia mano."Cazzo..." Deglutisco guardandomi la mano, riprendendo fiato, correndo quasi come un ladro nella mia stanza.
"Ho bevuto un po' troppo." Continuo a ripetermi sotto la doccia, cercando di rilassarmi, buttandomi sul letto ancora bagnato.
Gioco con le lenzuola ripensando alla sua mano che le stringeva appena lasciato cadere il cellulare sul cuscino. Le sue gambe, tremavano forte sfregandosi l'una contro l'altra.
Sembrava una canzone, una melodia perfetta, il testo giusto, si incastrava meravigliosamente con le note che uscivano dalle sue labbra.
Sospiro chiudendo gli occhi, portando un braccio su questi, rendendo ancora più buia l'oscurità attorno a me, crollando.
Luna
"Mmmh.." Mi sollevo spegnendo la sveglia.
Fa così male la testa.
Sospiro alzandomi, facendo una doccia, sistemando i capelli e truccandomi un po' mentre sono in chiamata con Federico.
Finisco di prepararmi, salutandolo, prendendo la borsa prima di uscire."Jungkook?" Busso alla sua porta. Ieri mi ha chiesto di svegliarlo, voleva fare un po' di shopping.
Apre assonnato, passando una mano fra i capelli. "Riesci a darmi una sistemata qui?"
Rido appena, sentendo le guance riscaldarsi, è in boxer.
"Certo." Lo seguo dentro dopo un suo cenno.
Si siede dopo avermi lasciato tutta la sua roba sul tavolino.
"Mmh..." Inizio a sistemagli i capelli, spazzolandoli con cura.
"Sei così delicata..."
Sorrido. "Me lo dicevano sempre le vecchiette lì al salone."
"Salone?" Apre gli occhi.
"Ho fatto un corso e ho lavorato come parrucchiera nel salone della mamma di Federico." Sorrido sistemandogli il ciuffo. "Poi lei mi regalò un piccolo corso make-up e da allora abbiamo fatto qualche soldino in più dato che avevamo così i pacchetti completi..." Continuo a sistemarlo mentre parlo. "Ad esempio lei acconciava e io truccavo una sposa, così come per le feste...capito?"
Annuisce guardandosi allo specchio. "Truccami un po', una base leggera che mi tolga queste occhiaie."
Faccio come dice mentre continua a farmi domande.
"Allora perché sei tornata in Corea?" Chiude gli occhi.
"Il padre di Federico è morto qualche anno fa, la madre chiuse per un po'...lui sapeva del mio sogno, così fu lui stesso a chiedermi di poter venire con me in Corea, per ricominciare in qualche modo una nuova vita, lì aveva troppo ricordi..."
"E i tuoi genitori?"
Abbasso lo sguardo lasciando il pennello sul tavolo. "Sei pronto, vedi se ti piace..."
"Scusami io non volevo-"
Scuoto la testa, muovendo le mani. "Va tutto bene, andiamo?"
Annuisce alzandosi, facendomi strada.
Avete bevuto?👀
Jungkook sembra molto curioso di scoprire di più su Luna...
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Butterfly||JJK
FanficJungkook fissava il vaso che aveva appena distrutto, respirava affannosamente e scacciava le lacrime con la felpa prima che potessero scendere. Lei singhiozzava, tremava e lo guardò ancora una volta prima di scappare via dopo un forte tuono, precedu...