C'era una volta...

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C'erano una volta....

Due sorelle tanto potenti da far tremare le stelle e la terra, la notte e le maree.

La seconda sorella  era l'innamorata del Re della Luna.

La primogenita era l'innamorata del Re Della Terra.

A loro volta i due fratelli amavano le due sorelle, ma non le stesse.

Amare le donne che desideravano significava distruggere gli equilibri del mondo, dell'universo.

Ma cos'è l'amore vero se non un atto di folle disequilibrio?

Il sovrano della terra se ne infischiò e rapì la sorella minore e ne fece la sua regina.

Il fratello, Re della luna, lo venne a sapere e andò a riprendersi la sua donna.

Arrabbiata per il tradimento e rapimento della sorellina da parte del Re, si recò anche lei al palazzo del Re della Terra.

Ma il Re della Terra desistette, aveva trovato la sua vera sposa. Solo la morte avrebbe potuto strappargliela.

"Ridammi mia moglie, pazzo di un tiranno!"

Il Re della Terra rise della grossa.

"Oh fratello caro" guardò con triste affetto sia la sua vecchia innamorata che lui. " Se guardassi meglio vedresti che hai difronte il Vero amore. Ma per questione di antitesi, loro non ci permetteranno mai di amarle. È contro natura."

Il Re era egoista, ma ci aveva visto molto lungo. Il principe della Luna guardò la sorella maggiore per la prima volta e la sentì una corda invisibile che gli calamitava come la luna e il mare, inesorabile.

Ma il Re della luna amava ancora la moglie a modo suo e non poteva lasciarla con il fratello.

"Ascolta il tuo cuore per una volta fratello, e vai da lei che lo possiede per davvero. Non per dovere."

"Abbiamo un compito da rispettare, i nostri bisogni vengono in secondo piano. Ridammela."

La giovane si allontanò, affranta, perché non solo stava perdendo la sorella, ma anche l'uomo che aveva scoperto appena di amare.

Per lui non era che un mero bisogno secondario.

"Mi oppongo." Si fece avanti a cuore freddo. "Tuo fratello ha ragione. Saremo soggetti alle leggi del cosmo... Ma chi siamo per sopperire alle leggi del cuore ?"

Il Re della Terra sorrise "ragazza intelligente".

E così fecero un patto, una volta ogni sei mesi si sarebbero scambiati le spose.

Quella notte, il Re della luna incoronò regina della luna, la sorella maggiore, legandosi a lei; le loro anime erano una sola bruciante stella.

Per  mesi andarono avanti con le rispettive mogli fino in prossimità del cambio di metà anno quando sarebbe avvenuto lo scambio.

Ignari di cosa stavano facendo  alle antiche leggi dell'equilibrio, Fato e Caos stavano osservando come lo squilibrio di energie stava consumando i confini tra il mondo umano e l'Altrove.

Le galassie e le stelle scivolavano in modo pericoloso in attrazione, la musica dell'universo stava modificando la sua armonia come in preparazione a una tempesta.

E fu allora che Fato e Caos intervennero.

Divisero brutalmente le coppie , strapparono a metà parte dell'anima delle due ragazze e dei mariti e le fusero nella sposa opposta.

"Da adesso non saprete chi delle due possiede una parte della vostra anima. Ogni ricordo di loro e potere risvegliato dal sovrano sbagliato nuocerà, non ad una ma ad entrambe. " Declamò Caos.

Fato intervenne a sua volta mentre le due piangendo sangue sentendo i fili del destino stritolarsi insieme a quelli dei mariti.

"Le vostre strade saranno divise e sarete costretti alla ricerca della vostra sposa in ogni donna che avrete. Ma chi sarà la vera delle due ?" Un ghigno perfido si disegnò sul volto radioso del Fato.

"C'è sempre un prezzo da pagare per il bene superiore, poco importa chi debba pagarlo e perché ".

Gli occhi delle sorelle si fecero vacui, il potere imprigionato nella loro anima risucchiava la mente, le ossa e il cuore.

Poi ci fu il nulla della morte tra le braccia dei Re.

"Le storie nate sotto una cattiva stella non finiscono mai con il lieto fine." disse il Caos addolorato.

"E non c'è una vera fine per chi offende le stelle."

Fato e Caos si rivolsero poi al Re della Terra. "la tua vita non è eterna". Indicarono il corpo morto della sposa. "Re degli ontani, che la tua anima assieme al tuo successore  portino il peso del tuo debito nel cacciare la tua compagna. "

La rabbia accesse il volto del Sommo re. "Caccia? Dovrei inseguirla come una lepre allo stato brado?"

"Molto meglio, entro l'inverno di  ogni cento anni dovrai trovare una moglie, solo la vera regina  vivrà se ti riconoscerà." sorrise enigmatico e indico il fratello. " E se non la trovi lui per primo."

"Lo stesso ha valenza per te, Re della Luna."

Il Caos e il Fato prima di dissolversi nell'etere, parlarono con fatalità: "Da tal momento sotto la maledizione delle stelle, che abbia inizio la caccia Selvaggia."

Thorns of winter// Spine D'inverno - Fantasy storico  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora