Capitolo 1:La notte del presagio

80 13 25
                                    


La luna argentata brillava alta nel cielo, la più grande delle cinque lune di Eldoria, e il suo riflesso si adagiava gentile sul fiume che scorreva vicino al villaggio di Windmoor. Aria si fermò per un momento lungo la riva, respirando a fondo l'aria fresca della notte. Una leggera brezza scompigliava i suoi capelli castani, e gli occhi verdi brillavano alla luce della luna. Amava quel momento di pace prima di rientrare a casa, quando il mondo sembrava sospeso tra il giorno e la notte, tra il sogno e la realtà.

Stava per riprendere il cammino verso casa quando udì un suono insolito provenire dalla foresta vicina: un sussurro sommesso, quasi un lamento. Si fermò di nuovo, i sensi all'erta. "Chi c'è?" chiamò, ma solo il fruscio delle foglie rispose.

Curiosa e leggermente preoccupata, Aria si avvicinò al confine degli alberi, cercando di scorgere qualcosa tra le ombre. Improvvisamente, una figura apparve tra i tronchi, avvolta in un mantello scuro. Aria fece un passo indietro, il cuore che batteva più forte. La figura sollevò una mano, come per rassicurarla, e la sua voce, profonda e melodiosa, ruppe il silenzio.

"Non avere paura, Aria,"
disse. "Sono qui per avvertirti."

"Avvertirmi? Di cosa?" chiese Aria, lottando contro l'impulso di scappare.

"La Sinfonia delle Lune è vicina," continuò la figura. "E con essa, un grande pericolo. Tu sei l'unica che può impedire ciò che sta per accadere."

Aria sentì un brivido correrle lungo la schiena. "Ma... io non so di cosa stai parlando."

"Lo scoprirai presto," rispose la figura. "Ma ricorda: devi trovare il medaglione e la mappa. Il tempo sta per scadere."

Prima che Aria potesse fare un'altra domanda, la figura svanì tra le ombre della foresta, lasciandola sola e confusa. Con il cuore che ancora batteva forte, Aria tornò di corsa a casa, cercando di scacciare il senso di inquietudine che la pervadeva.

Quando arrivò, trovò la porta di legno della casetta del nonno socchiusa. "Nonno?" chiamò, entrando. La casa era immersa nell'oscurità, e l'unico suono era il crepitio delle braci nel camino.

"Nonno?" ripeté, stavolta più forte, ma nessuna risposta arrivò. Prese una lanterna dal tavolo e salì le scale di legno che scricchiolavano sotto i suoi piedi. Aprì la porta della camera del nonno e trovò il letto vuoto, le coperte scomposte. Un'ondata di panico la travolse. Non era mai successo che il nonno sparisse senza dirle nulla.

Mentre scendeva di nuovo le scale, notò qualcosa di strano sul tavolo: un vecchio medaglione che non aveva mai visto prima e una mappa, anch'essa sconosciuta. Il medaglione era d'argento, con strani simboli incisi, simili a quelli che il nonno le aveva mostrato nei suoi antichi libri di leggende. La mappa era disegnata a mano su una pergamena consumata dal tempo, con linee intricate che indicavano un percorso attraverso terre sconosciute.

Aria prese in mano il medaglione, sentendo un calore familiare irradiarsi dal metallo freddo. I simboli sembravano brillare leggermente alla luce della lanterna. Poi si girò verso la mappa, cercando di capire dove conducesse. "Cos'è tutto questo?" mormorò tra sé e sé, cercando disperatamente di mettere insieme i pezzi del mistero.

Il nonno doveva aver lasciato questi oggetti per lei, ma perché? E cosa c'entrava tutto questo con l'inquietante avvertimento che aveva ricevuto nel bosco?

Decisa a trovare delle risposte, Aria infilò il medaglione intorno al collo e arrotolò la mappa, mettendola nella sua borsa di cuoio. "Devo trovare il nonno," pensò. "E capire cosa sta succedendo."

Mentre usciva dalla casa e si dirigeva verso la foresta, Aria non poteva sapere che quella notte avrebbe segnato l'inizio di un'avventura che avrebbe cambiato per sempre la sua vita

Il segreto delle cinque luneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora