🔞TREDICI 🔞

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Passo la mano sul segno enorme che ho sul viso.
È ancora rosso e adesso si sta pure gonfiando.
Avrei potuto reagire quando Amber è venuta qui, al locale, cominciando a urlare come una pazza fuori di testa.
E avrei potuto restituirle il favore quando mi ha schiaffeggiata duramente, probabilmente con tutta la forza che aveva in corpo.
Avrei potuto, appunto, ma ho scelto di non farlo.
A quanto pare Derek ha mantenuto la sua parola e l'ha davvero mollata mia madre.
Certo, però, che si sarebbe anche potuto risparmiare la parte in cui le confessava di essere innamorato di me.
La sua giustificazione è stata che non aveva più nessuna intenzione di nascondersi.
Non posso negare di essere felice.
Non posso negare di sentirmi finalmente bene e in pace con un uomo accanto.
E non posso nemmeno negare di amare Derek profondamente.
Mi dispiace per Amber, anche se a pensarci bene e a essere del tutto onesta non mi dispiace poi così tanto.
Mia madre è sempre stata e sempre sarà una vera stronza e ciò che recrimina a me oggi è esattamente quello che lei ha fatto in passato.
Non vi ho mica detto che si è scopata il mio ragazzo all'ultimo anno di liceo?
Ebbene sì, l'ha fatto.
Perché lei odia sentirsi esclusa, messa da parte. Ha costantemente bisogno di attenzioni e primeggiare e poco importa se a farne le spese è sua figlia, sangue del suo stesso sangue.
"Sei pronta?"
Alzo gli occhi verso Derek e lo osservo dal riflesso dello specchio.
"Sì, possiamo andare."
Abbiamo deciso di andare a vivere insieme.
Sono due notti che dormiamo come gli scappati di casa nella sua officina ma è ovvio che è una situazione temporanea.
Perciò abbiamo preso appuntamento con un'agente immobiliare e oggi ne andiamo a vedere un paio.
Non riesco ancora a credere a tutto quello che è successo in così poco tempo.
Non ho mai vissuto o convissuto con un uomo prima d'ora, non con il mio uomo e sono un mix perfetto di paura ed eccitazione.
Derek mi raggiunge posizionandosi alle mie spalle e mi stringe a sé.
Mi sento bene con lui, mi sento protetta, desiderata, amata.
E sì anche perennemente vogliosa e bisognosa di lui e delle meravigliose attenzione che dedica al mio corpo.
Ci diamo dentro come conigli in calore e io impazzisco per questa cosa.
La sua resistenza, la sua forza, la sua sensualità naturale sono un vero attentato per i miei ormoni.
"Mi dispiace tanto per questo, Barbie..." dice accarezzando piano e con delicatezza il mio viso e in particolare i segni del passaggio di Amber.
"Anche a me, ma immagino che sia normale."
"In effetti non credo che capiti tutti i giorni che una figlia si scopi il compagno della madre."
Rido.
"Sei un cretino, sei tu che mi hai sedotta!"
"Io?"
"Sì, tu."
"Ma se non hai fatto altro che ballare per me su quel palco, la prima sera. Mi volevi."
Mi rigiro tra le sue braccia e gli getto le mie al collo.
"Hai ragione, ti desideravo da impazzire."
"E ora no?"
"Sempre...ma dobbiamo andare altrimenti faremo tardi."
"Andiamo dai...facciamo presto..."
"No. Scordatelo."
"Lo sai che se volessi fotterti adesso, cosa che voglio per essere chiari, tu non potresti fare niente per impedirmelo?"
Alzo gli occhi al cielo.
"Sì, sì, lo so campione. Ma per il momento ti tratterai. Più tardi sarò tutta tua."
Avvicino le mie labbra alle sue e quello che doveva essere solo un misero, tenero e innocente bacini, si trasforma in fretta in qualcosa di molto più caldo specie con le sue mani che tentatrici scendono verso il mio sedere e lo palpano spudoratamente.
E giuro che riuscire a non cedere è una delle cose più difficili che abbia mai dovuto fare nella vita tuttavia...
"No, basta, smettila. Abbiamo un appuntamento con l'agente immobiliare e non arriveremo in ritardo solo perché non sai tenerti il cazzo nei pantaloni."
Derek scoppia a ridere.
"È colpa della tua figa bagnata, amore mio. Riesco a sentire l'odore della tua eccitazione da qui."

*

"Spogliati."
"Qui?"
"Qui."
"Adesso?"
"Adesso."

Sono passate due settimane e la casa è nostra.
Abbiamo optato per un piccolo appartamento vicino l'officina di Derek, tanto è l'unico lavora dal momento che mi ha costretta a lasciare il mio per la sua folle gelosia.
Gli farò da segretaria, ha deciso tutto lui, così nel frattempo mi potrà tenere d'occhio e mettere in pratica in ogni momento della giornata tutte le sue porcate.
Proprio come ora.

"Barbie, tra venti minuti un cliente verrà a ritirare la sua macchina e a meno che non vuoi che mi veda sprofondato dentro di te faresti bene a toglierti questo vestitino del cazzo, sederti sul bancone degli attrezzi e aprire le gambe per me."

Mi mordo le labbra trattenendo un sorriso e mentre lo faccio lo accontento facendo scendere la stoffa del vestito giù, lungo il mio corpo.

"Ho capito subito che sotto eri nuda." dice avvicinandosi come un predatore e stringendomi le cosce tra le sue forti mani.
"Sei la mia puttanella vero? Mia e di nessun altro..."
Si libera anche lui degli indumenti di troppo e mi penetra velocemente.
Sono bagnata, sono sempre costantemente bagnata con lui, e lo sa.
"Mmh...cazzo quanto mi fai impazzire..."
Spinge come un dannato dentro di me arrivando persino a fare scricchiolare il bancone.
Si abbassa a succhiarmi i capezzoli tesi come spilli e io chiudo gli occhi godendomi la sua performance da oscar.
Il modo in cui mi fa sentire non ha eguali.
"Amore...amore!"
"Vieni, piccola, vieni per me...inondami il cazzo di crema...dai!"
"Oh mamma! Derek!"
Gli graffio la schiena, urlo e mi dimeno mentre lui continua a spingere e spingere più forte allargandomi completamente.
Si riversa dentro di me dopo qualche altra spinta e io ne approfitto per stringermi di più su lui.
Il suo del suo cuore è come un anestetico per me.
"Ti amo..."
"Ti amo, anch'io."

Il fidanzato di mammaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora