VII - Maybe it's fate

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Per gli umani era un po' come la leggenda del filo rosso, quella Ryn la ricorda bene perché suo padre gliene parlava sempre quando era bambina. Per lei e per il mare era il fato, o la Luna.

Era di nuovo fuggita dalla spiaggia, lasciandolo solo dopo avergli restituito la collana, ciò che le restava di lui era solo il ricordo del profumo, delicato ma raro che purtroppo poche ore dopo era scomparso, ma nel suo cervello Ryn lo identificava come profumo di gigli, bianchi per la precisione. Un po' Taehyung gli ricordava quel fiore, e fu quel pensiero a farle decidere di non andare più su quella spiaggia durante il giorno. Non voleva più vederlo, una volta finita la sua vacanza non lo avrebbe mai più rivisto ed era meglio così, meglio dimenticarselo il prima possibile. Perché l'immagine di quel fiore non la lasciva dormire, e iniziava a chiedersi di nuovo come sarebbe stato tornare a camminare sulle proprie gambe, e la risposta a quella domanda non aveva più valore, perché non apparteneva più a quel mondo.

La sfiga -come la chiama lei- volle che il giorno dopo, proprio per evitare di rivederlo, si trovò a sguazzare con calma da un altra parte, lontano dal primo punto in cui lo aveva incontrato. Era appena l'alba, e quasi si congelò sul posto quando riconobbe in lontananza le voci.

<<Non è possibile, non è vero.>>

Si girò e poco distante da lei rivide la stessa barca della prima volta. Rimase immobile in mezzo al mare, la testa completamente spenta mentre lo guardava tuffarsi munito di pinne, maschera e boccaglio.

<<Con chi stai parlando?>>

Cacciò un urlo e velocemente nascose la testa sotto l'acqua, tirando giù con se anche Kaito.

<<Da dove diamine sei spuntato? Mi stavi seguendo?>>

Chiese al ragazzo che sorrideva come se niente fosse.

<<Ero curioso di sapere come passi le tue giornate quando non sei con noi, io e Darcie non facciamo mai niente di interessante..>>

<<E c'era bisogno di seguirmi fin qui?>>

<<In effetti, perché sei venuta fin qua giù?>>

<<Volevo stare sola e nuotare in santa pace con i pesci, okay?>>

<<Uo, scusa tanto miss solitudine. Sono giorni che sei strana, è successo qualcosa?>>

Ryn scosse la testa mentre osservò la barca, spuntando con la testa dal pelo dell'acqua.

<<Quelli sono umani?>>

<<Vedi percaso delle code di pesce? Si, Kaito. Sono umani, ora puoi perfavore tornare da Darcie e lasciarmi sola?>>

<<D'accordo, ma sta attenta a loro, sono pericolosi.>>

Annuì distrattamente e rimase in silenzio, guardandolo nuotare velocemente via. Riportò lo sguardo sulla barca, ora a bordo c'era solo Jungkook, vedeva il boccaglio di Jimin ma Taehyung era sparito. Diede una rapida occhiata e prima che potesse cercarlo, lo vide nuotare verso la superficie con gli occhi sgranati, quasi nel panico e per un istate Ryn pensò che stesse per affogare. Invece lo vide togliersi la maschera e il boccaglio e risalire sulla barca con una fretta mai vista. Si tolse le pinne, lanciandole con noncuranza a terra e si sedete su una delle poltroncine vuote, rimbalzando la gamba come un tic nervoso.

<<Tae, ti senti bene?>>

Chiese Jungkook vedendolo così agitato, anche Jimin riemerse dall'acqua, togliendosi il boccale e la maschera dalla faccia.

<<Che succede?>>

Urlò dall'acqua. Ryn, per quanto volesse rimanere ad ascoltare, pensò che fosse meglio andarsene, per quanto fosse preoccupata, si disse che non doveva esserlo e in ogni caso, qualunque cosa fosse successa, non erano affari suoi, così semplicemente, sparì per l'ennesima volta..

<<Sto impazzendo, ho le allucinazioni, non è possibile..>>

<<Taehyung mi stai spaventato, mi vuoi dire che ti prende?>>

..senza sapere, che Taehyung allontanandosi più di quanto pensava dalla barca, l'aveva vista.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 04 ⏰

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