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cena fuori con il papi💓💓domani si torna in campo poi 💙

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piace a @pessinamatteo,@mrmancini10 e altri 11.097

@pessinamatteo:che brutta
\_@ambramancinii_: ma stai zitto cesso

@mrmancini10:❤️❤️❤️
\_@ambramancinii_:ti amo papi❤️

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Alla fine, mentre aspettavamo il dolce, Roberto posò la forchetta, mi guardò negli occhi e, con il suo solito tono diretto ma affettuoso, disse:
«Ambra, c'è una cosa che vorrei chiederti»

Sapevo che stava per arrivare qualcosa di serio, così mi preparai mentalmente.
«Dimmi, papà»

«Che cos'è questa storia tra te e Matteo?»chiese, senza girarci troppo intorno.
«Ho notato che lui ti commenta spesso, tipo che brutta o altre cose simili. Ma so che lo fa in modo ironico... voglio capire cosa sta succedendo tra voi due.»

Sentii un'ondata di calore salirmi al volto. Sapevo che mio padre aveva una certa intuizione, ma non mi aspettavo che fosse così diretto. Presi un respiro profondo, cercando di mantenere la calma.
«Papà, davvero, non è niente. Matteo è solo un tipo scherzoso. Siamo amici, e lui mi prende in giro come fa con tutti gli altri»

Lui rimase in silenzio per un momento, valutando la mia risposta.
«Amici, eh? Sai, Ambra, conosco quel tipo di amicizia. Ma mi sembra che ci sia qualcosa di più, almeno da parte sua.»

Feci spallucce, cercando di sdrammatizzare. «Beh, può darsi che a lui piaccia stuzzicarmi un po', ma ti assicuro che non è niente di serio. Matteo è fatto così, scherza con tutti.»

Roberto annuì, ma non sembrava del tutto convinto. «Sì, forse hai ragione. Ma voglio che tu sia sicura di una cosa, Ambra: se c'è qualcosa di più, se senti che qualcosa potrebbe svilupparsi, voglio che tu sia molto attenta. So che sei grande ormai, e mi fido di te, ma non dimenticare mai che siete qui per un obiettivo ben preciso. Non lasciare che nulla ti distragga.»

"Lo so, papà. Non ti preoccupare, ho tutto sotto controllo," dissi, cercando di rassicurarlo, anche se dentro di me le cose erano un po' più confuse.

Roberto fece un mezzo sorriso e tornò a rilassarsi un po'.
«Bene, mi fido di te. Ma ricorda, se mai avessi bisogno di parlare o di un consiglio, io sono qui.»

«Sempre»
risposi

Papá si appoggiò indietro sulla sedia, incrociando le braccia con un'espressione che conoscevo bene: quella da papà protettivo, ma con una scintilla di umorismo nei suoi occhi.
«Beh, comunque sia, se dovessi accorgermi che Matteo esagera o ti fa stare male, glielo dico subito: gli spezzo le gambe. E sai che non sto scherzando.»

Lo guardai, sgranando gli occhi.
«Papà!»
esclamai, sorpresa e divertita al tempo stesso. «Non puoi dire una cosa del genere! È già abbastanza che ti rispettano per essere l'allenatore, non devi spaventarli ancora di più!»

Lui ridacchiò, alzando le mani come a scusarsi.
«Tranquilla, Ambra, sto solo scherzando. Però sai com'è, a volte bisogna far capire a certi ragazzi che non devono oltrepassare i limiti. E poi, è un modo per fargli capire che tuo padre è sempre qui a proteggerti.»

Sospirai, scuotendo la testa ma non riuscendo a trattenere un sorriso.
«Lo so, papà. Ma fidati di me, so gestire la situazione. Matteo è solo un amico che ama scherzare, niente di più.»

«Va bene, va bene» disse, alzando le mani in segno di resa.
«Ma ricorda: se mai dovesse servire, so come sistemare le cose.»

«Non ce ne sarà bisogno»dissi, ridendo.
«Ma grazie per essere sempre dalla mia parte.»

*Matteo Pessina's Pov*

Mentre Ambra e il mister  eravano fuori a cena, all'hotel il resto della squadra non perdeva tempo. Nel salone comune, il solito gruppo—Immobile, Insigne, Bernardeschi, e Chiesa—si era radunato intorno a me, tutti con sguardi curiosi e sorrisi maliziosi. Avevano notato da un po' l'interesse che io mostravo nei confronti di Ambra e non vedevano l'ora di stuzzicarmi

Immobile fu il primo a parlare, con la sua solita spavalderia.
«Allora, Pessina, che ci dici? L'hai vista quella faccia che fai quando Ambra ti sta vicino? Non è che ci stai nascondendo qualcosa, eh?»

colto di sorpresa, cercai di mantenere la calma, ma il sorriso sulle labbra tradiva un po' del mio nervosismo.
«Ma dai, Ciro, che stai dicendo? Non è niente di che, siamo solo amici.»

Insigne, senza perdere l'occasione, mi diede una leggera spinta sulla spalla.
«Amici, eh? Però ti vediamo come la guardi. Dai, ammettilo, ti piace un po' Ambra, vero?»

Mi resi conto che non c'era modo di uscire da quella situazione senza confessare almeno un po' della verità. Feci un sospiro teatrale e alzai le mani in segno di resa.
«Va bene, va bene... Sì, mi piace, d'accordo? Mi interessa, lo ammetto.»

Non appena le parole uscirono dalla mia bocca, gli altri scoppiarono in un coro di esclamazioni.
«OOOOOO!»
gridarono tutti insieme, accompagnando il loro stupore con risate e battute.

Chiesa, ridendo, mi diede una pacca sulla spalla.
«Lo sapevamo! E ora? Cosa pensi di fare, il romantico della situazione?»

arrossì leggermente, cercando di mantenere un tono leggero.
«Non lo so ancora, ragazzi. Voglio solo vedere come va... Non voglio rovinare l'atmosfera o distrarci dall'Europeo. Però, sì, mi piace davvero.»

Bernardeschi, sempre il più estroverso, sorrise maliziosamente.
«Allora, caro Matteo, devi fare le cose per bene! Non puoi certo lasciare che qualcun altro ti rubi la scena.»

annuì, ridendo.
«Tranquilli, non sono il tipo che si tira indietro. Però, per favore, non fate troppe battute quando c'è Ambra nei paraggi. L'ultima cosa che voglio è metterla a disagio.»

Immobile, Insigne, e Bernardeschi si scambiarono uno sguardo d'intesa.
«Vedremo»
disse Ciro, con un sorriso che prometteva tutt'altro.

Mentre il gruppo continuava a scherzare,io sapevo che da quel momento in poi, ogni parola e gesto sarebbero stati sotto l'occhio vigile dei miei amici. Ma non mi importava più di tanto; dopotutto, avevo finalmente ammesso quello che sentivo e ora non mi restava che vedere cosa sarebbe successo tra me e lei.

INSTAGRAM||MATTEO PESSINADove le storie prendono vita. Scoprilo ora