Riverblend Shores

8. Ti Va Di Ballare?

La mattina del Festival delle Luci si aprì con un cielo limpido, come se il destino stesso avesse deciso di benedire la giornata più importante dell'anno a Riverblend. Emily si svegliò presto, il cuore che batteva all'unisono con l'eccitazione che pervadeva la città. Il sole, ancora timido, gettava lunghe ombre sugli edifici, e una leggera brezza attraversava le strade addobbate di luminarie e fiori.

Emily si alzò dal letto con un misto di ansia ed entusiasmo. Gli ultimi giorni erano stati un turbinio di emozioni e impegni, e ora, il giorno tanto atteso era finalmente arrivato. La serata sarebbe stata cruciale, non solo per la festa, ma anche per la dichiarazione che aveva deciso di fare a Liam. Non si sentiva completamente pronta, anzi non lo era affatto. Come fai a guardare quello che per una vita è stato il tuo migliore amico e a dirgli "Mi sono innamorata di te."

Si lavò velocemente e si vestì con un abbigliamento semplice, qualcosa di pratico per affrontare la giornata impegnativa che la attendeva. La sera, però, avrebbe indossato il vestito dorato che Jake l'aveva aiutata a scegliere e non vedeva l'ora. Emily ripensò al pomeriggio precedente, trascorso a provare abiti in sua compagnia. Sorrise involontariamente, ricordando le battute e i commenti sarcastici. Nonostante tutto, Jake aveva dimostrato di essere una persona diversa da come appariva e ne fu felice.

Scese le scale e trovò sua madre in cucina, già impegnata a preparare una colazione abbondante. "Buongiorno, tesoro," disse sua madre con un sorriso caloroso. "Pronta per la grande giornata?"

Emily annuì, prendendo un pezzo di pane tostato. "Più o meno. Oggi sarà frenetico, ma sono contenta che sia finalmente arrivato."

"Sono sicura che andrà tutto bene," la rassicurò sua madre. "Hai lavorato duramente per questo evento. E non dimenticare di divertirti anche tu."

"Ci proverò," rispose Emily, sorridendo prima di uscire di casa e dirigersi verso il centro di Riverblend.

La città era in fermento. La gente correva avanti e indietro, sistemando gli ultimi dettagli: bancarelle, luci e decorazioni. Le lanterne erano appese in ogni angolo, pronte per essere rilasciate al cielo quella sera. Emily si fermò un attimo ad osservare l'intero scenario, sentendo una punta d'orgoglio per quel luogo che l'aveva vista crescere e racchiudeva in sé così tanta magia.

Arrivata al centro organizzativo, trovò Liam già impegnato a dare le ultime direttive ai volontari. Indossava una maglietta bianca e un paio di jeans, e il sole del mattino creava un'aura dorata intorno a lui. Emily si avvicinò, cercando di controllare i battiti del cuore che, come sempre, aumentavano ogni volta che lo vedeva, era di una bellezza semplice ma disarmante con i suoi capelli biondi scomposti e le spalle ampie.

"Ciao, Emily!" la salutò lui, con un sorriso che fece aumentare la sua già crescente ansia. "Pronta per il gran giorno?"

Sudò freddo. "Sì, sembra che tutto stia andando come previsto, ho fatto un giro ed è tutto a posto" rispose lei, cercando di mantenere la voce ferma. "Hai bisogno di una mano dietro al palco con le prese eccetera?"

Liam scosse la testa. "In realtà, penso che siamo a buon punto. Ma, sai, non guasta mai avere un paio di occhi in più per controllare che tutto sia perfetto."

Emily annuì e si unì a lui nel giro delle ultime verifiche. Mentre camminavano insieme tra le decorazioni e i preparativi, Emily non poteva fare a meno di notare come Liam fosse concentrato su ogni dettaglio, mostrando una dedizione che aveva sempre ammirato.

L'intera giornata passò velocemente, tra un ultimo controllo e l'altro, piccoli intoppi risolti al volo e qualche risata condivisa con Liam. Nonostante il nervosismo, Emily si sentì incredibilmente viva, come se tutto fosse finalmente al posto giusto. Ma la vera sfida l'attendeva quella sera, non sapeva dove come o quando avrebbe affrontato l'argomento e questo la metteva in ansia, un ansia terribile e per un attimo nella sua testa si materializzò il volto di un moro di sua conoscenza, avrebbe voluto davvero tanto un parere di Jake su come poter gestire quel momento ma scacciò quel pensiero e continuò a occuparsi della festa.