Le Quattro Sorelle - La Fortuna │ │ (Libro 4)

Capitolo 2: La Cerimonia nel Bosco

La luce del giorno stava lentamente svanendo, lasciando spazio a un cielo sereno punteggiato di stelle. Le sorelle Bloom si erano riunite nel salotto, circondate da candele accese che proiettavano ombre danzanti sui muri. L'aria era carica di attesa e di un'eccitazione palpabile per la cerimonia che avrebbero tenuto nel bosco.

«Allora», iniziò Daisy, appoggiando le mani sul tavolo, «abbiamo deciso di fare qualcosa di speciale per onorare il quadrifoglio e il nostro legame con il bosco. Voglio che ognuna di noi porti un simbolo che rappresenti la propria virtù da aggiungere al nostro cerchio.»

Celeste, sempre più romantica e sognatrice, aggiunse: «E possiamo preparare anche una piccola preghiera o un canto che esprima i nostri desideri. Potrebbe essere un modo per legarci alla natura e alle nostre anime.»

«Esattamente!» esclamò Dahlia, i suoi occhi brillanti di entusiasmo. «Questa cerimonia sarà più di un rito; sarà un modo per rinforzare ciò che rappresentiamo e riscoprire il nostro legame.»

Lily sapeva che quella serata sarebbe stata speciale. «Porterò quel piccolo ricordo dal ruscello», disse, accarezzando la pietra levigata che le era tanto cara, simbolo della sua connessione con Roan e il quadrifoglio. «Sarà un modo per onorare la fortuna che cerca sempre di mostrarsi nella mia vita.»

Le sorelle iniziarono a prepararsi, ciascuna concentrandosi sui propri simboli e riflettendo su cosa volessero portare nel cerchio. Mentre la casa si riempiva di entusiasmo, Lily si sentì un po' sopraffatta dalla particolare importanza della serata.

La cerimonia era fissata per la mezzanotte, quando la luna piena avrebbe illuminato il bosco. Con l'oscurità che si avvicinava, le sorelle indossarono abiti bianchi, simbolo di purezza e unione. Ogni passo verso il bosco sembrava portare con sé una scossa di energia, come se la natura stessa fosse in attesa del loro arrivo.

Mentre camminavano lungo il sentiero che conduceva al ruscello, la luce della luna filtrava tra gli alberi, creando un'atmosfera quasi eterea. Le stelle brillavano come occhi curiosi nel cielo, testimoni silenziosi della loro avventura.

«Questo posto è sempre così magico di notte», sussurrò Celeste, alzando gli occhi al cielo. «Sento che ci ascolta.»

«È vero», concordò Dahlia. «La natura ha una saggezza che spesso dimentichiamo. Dobbiamo ricordarci di rispettarla e ascoltarla.»

Lily guidava il gruppo, il cuore che batteva forte per l'anticipazione. La pietra levigata nella sua mano sembrava vibrare, come se fosse collegata a qualcosa di più grande. Quando finalmente arrivarono al ruscello, il suono dell'acqua che scorreva leniva la tensione che le accompagnava.

«Ecco il posto perfetto», disse Lily, indicando un'area aperta attorno al ruscello, adornata dai riflessi argentati della luna. Le altre sorelle annuirono, visibilmente entusiaste.

Le sorelle si misero subito all'opera, formando un cerchio attorno a un muschio verde e morbido, montando un altare improvvisato con abeti e fiori che avevano raccolto lungo il cammino. Ognuna di loro sistemò il proprio simbolo con cura: Dahlia pose alcune foglie di menta, che rappresentavano la speranza; Daisy appoggiò un piccolo oggetto di vetro colorato, simbolo del destino; Celeste aggiunse un fiore di gelsomino, che rappresentava l'amore. Infine, Lily posò delicatamente la pietra levigata al centro, come rappresentazione della fortuna e della nuova connessione che aveva scoperto nel bosco.

«Siete pronte?» chiese Lily, mentre si guardavano negli occhi, l'emozione che vibrava nell'aria.

«Pronte!» risposero all'unisono, creando un coro di voci affiatate.

Le sorelle si tenevano per mano, formando un cerchio perfetto. La luna splendeva alta nel cielo e sembrava pulsare al ritmo dei loro cuori. Con un profondo respiro, Lily chiuse gli occhi, riportando alla mente le esperienze di quella giornata. La sensazione di appartenenza che provava si mescolava con un forte desiderio di fare la cosa giusta, di onorare non solo loro stesse, ma anche il mondo che le circondava.