Capitolo 4

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Fortezza di Cylla
Anno 754 dopo
la Battaglia di Styadus

Apro gli occhi e mi sento leggermente stordita, come se mi fossi svegliata dopo aver dormito per giorni interi

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Apro gli occhi e mi sento leggermente stordita, come se mi fossi svegliata dopo aver dormito per giorni interi...
Che strano, il letto della stanza di Cyrus è più scomodo di come me lo ricordavo, guardo giù e quello che vedo mi fa strabuzzare gli occhi: nessuna coperta bianca, nessun cuscino soffice, nessuna stanza. Un pavimento cremisi, una minuscola finestrella sbarrata e... le sbarre della mia cella?
Com'è possibile? Mi metto seduta e mi guardo intorno confusa, non accorgendomi di Cyrus che gioca amichevolmente con il suo terrificante, ma adorabile, cerbero. Appena nota che sono sveglia mi guarda, nota la mia confusione e ridacchia, a questo suono mi accorgo di lui e lo guardo ancora più confusa.

"Ben svegliata occhi blu, deve essere stato traumatico tornare alla realtà eh? -vuol dire che tutto quello che ho fatto, era un... sogno?- Ogni tanto blateravi qualcosa, te ne uscivi con 'voglio vendicarmi' oppure con 'no! Non voglio farlo', hai avuto una crisi esistenziale o eri nel pieno della tua bipolarità?"

Faccio finta di non aver sentito la sua pessima battuta e continuo a pensare... ora capisco perché mi sentivo strana, perché nel profondo non volevo fare quello che ho fatto, o meglio che credevo di aver fatto.
Ma un dubbio mi sorge spontaneo... quando è iniziato il sogno?

"Senti... hai finito di prendermi in giro? È stato piuttosto strano, sembrava così reale... così tanto che... che... -dopo un attimo di esitazione su come chiederglielo, mi faccio coraggio- qual è l'ultima cosa che ci siamo detti?"

Lui ridacchia e poi lascia un'ultima carezza al cerbero prima di avvicinarsi alla cella e accovacciarsi, come suo solito, davanti alle sbarre.

"Uhm... vediamo... -ci pensa un attimo- l'ultima cosa di cui stavamo parlando erano i libri, se non sbaglio mi stavi raccontando della libreria che avevi a casa. -si illumina un attimo, poi si alza e cammina verso una borsa di cuoio, che non avevo notato fino ad ora, vicino al cerbero, prende qualcosa e poi vedo dal suo profilo che mette su il suo solito sorrisetto sarcastico- Se il sogno incredibilmente realistico non ti ha sconvolta troppo forse ricorderai che mi hai costretto a portarti dei libri"

Costretto?
Ah si, mi ricordo, lo avevo minacciato di chiamare Nayrree per farlo abbrustolire... più che costretto, direi minacciato gentilmente, esagera sempre.

"Non pensavo mi avresti presa sul serio"
"Neanche io, ma mi facevi tene- pena, mi facevi pena"

Cosa stava per dire? Non che mi interessi molto, sono solo una persona curiosa...

"Uhm, grazie, credo"

Cyrus mi passa i libri, sono quattro, la rilegatura è splendida.

"Non mi hai detto che genere ti piacesse quindi ho tirato a indovinare: storico, fantastico, horror e fantascienza vanno bene? Non che mi importi, ti devono andare bene comunque"

Simpatico come un dito in un occhio.

"Sono i miei generi preferiti, che fortuna eh"

"Basta guardarti per capire cosa ti piace, non è fortuna, semplicemente intelligenza nella media"

Nonostante faccia finta di essere modesto, mentre si vanta, io rimango stupita dalle sue parole. Davvero basta solo guardarmi?
Eppure al regno, dove tutti sapevano quanto amassi leggere, mi hanno sempre regalato molti libri, ma quelle poche volte che qualcuno azzeccava il genere giusto era una pura coincidenza. E mi vedevano ogni giorno.
È quasi carino il fatto che stia attento a quei piccoli dettagli di me che possono fargli capire il genere di libri che amo leggere, ripeto, 'quasi', se non fosse per il suo lato sarcastico, presuntuoso e crudele.

Sono passati alcuni giorni da quando Cyrus mi ha portato i libri, al momento sono seduta con la schiena contro il muro, le ginocchia al petto, sto leggendo le ultime pagine del libro storico che mi ha portato. Solitamente è un genere che per lo più mi annoia, ma questo volume mi sta intrigando parecchio, parla anche di una biliku, mi chiedo se centri con Cylla, magari la conosce, o è lei... chissà...

"Non mi dire che hai già finito tutti i libri che ti ho portato"
"No, solo quello storico, per ora"
"Ah, letto qualcosa di interessante?"
"Molte cose, arriva anche alla storia recente, a proposito, mi ricordi qual è il tuo cognome?"

Mi guarda con un sopracciglio alzato.

"Perché dovrei?"
"Perché non dovresti?"

La sua espressione è così divertente che trattengo a stento una risata: ha la bocca socchiusa e gli occhi alzati al cielo come se fosse disperato.

"Dai! Dimmelo, che ti costa"
"Tanta pazienza, ecco cosa mi costa... Hakan"

Hakan? Cavolo ricordavo bene allora...

"Questo libro parla di quella che credo fosse la tua famiglia, lo sai?"
"E di come voi idioti ci avete rovinati? Non mi stupisce"

Per un attimo mi prende in contropiede. Cosa intende con "voi idioti ci avete rovinati"? Insomma, è colpa di Cylla, perché si, all'ultima pagina si faceva riferimento al suo nome e quindi ho avuto la conferma che fosse lei, non è mica colpa di noi poveri cittadini!

"Che intendi? Ti riferisci al mio popolo? Se si, sei totalmente fuori strada"

Fa schioccare la lingua sul palato e fa un sorrisetto sarcastico.

"Ma cosa vuoi saperne tu eh? Sei nata ieri, pensi di sapere tutto?"

Perfetto, vuole farmi innervosire? Ci sta riuscendo.

"Prima di tutto sono nata esattamente 231 anni fa, non ieri. Seconda cosa: è tutto scritto qui. -agito il libro contenente la storia in questione che ho in mano- Posso chiederti perché lavori per Cylla? Cioè dopo tutto quello che ti h-"

Mi interrompe e dalla vena che ha sul collo credo che anche lui si stia innervosendo.

"Non parlare di Cylla, è l'unica che ha aiutato la nostra famiglia dopo che vo-"

Ora sono io ad interromperlo.

"Dopo che noi cosa? Lei vi ha schiavizzati tutti! Ha bruciato le vostre case! Ma come fai a stare dalla sua parte?"

Lui spalanca gli occhi per un secondo ma subito dopo cerca di ricomporsi.

"Smettila di dire cazzate, non è andata così. Il tuo amato popolo ci ha distrutti, ha bruciato il villaggio, ucciso gli anziani e schiavizzato i bambini. Cylla ci ha liberati. Tutti."

Io lo guardo senza capire, come fa a credere davvero che un mostro del genere potrebbe essere dolce e caritatevole?

"Cyrus, credo tu debba leggere questo libro"

Dico facendolo passare attraverso alle sbarre, fino a tenerlo davanti al suo viso. Sono determinata a fargli scoprire la verità, costi quel che costi.
Lui mi guarda un po' incerto e ancora con la mascella serrata, ma poi allunga la mano e prende il libro.

Lui mi guarda un po' incerto e ancora con la mascella serrata, ma poi allunga la mano e prende il libro

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