8. tira e molla

291 28 5
                                    

Duccio pov's

"Ladro svegliati" disse una voce ovattata nelle mie orecchie.
Aprii gli occhi e con la vista ancora offuscata, riuscii a riconoscere i tratti del viso di Andrea.

Andrea:"oh svegliati dai"continuava a dire lui, scuotendomi all'impazzata.

Inizialmente non ricordavo nemmeno cosa fosse successo prima di addormentarci, ma poi mi riaffiorò tutto in mente quando mi resi conto di essere ricoperto di granelli di sabbia sui vestiti, nei capelli e persino in bocca.

Duccio:"che vuoi Andre? Saranno le 6 di mattina" dissi stropicciandomi gli occhi e stiracchiandomi.

Andrea:"ho sistemato la macchina, dai alzati che torniamo a casa" disse tirandomi per un braccio.

Duccio:"come hai sistemato la macchina" chiesi sbadigliando e mettendomi in piedi.

Andrea:"si dai andiamo" si limitò a dire lui, sistemando il telo che avevamo usato.

X:"Ehi voi non potete state qui! Andatevene immediatamente!" sbottò da lontano un tizio in divisa alto e robusto, camminando svelto verso di noi.

Andrea:"cazzo! scappa!" urlò Andrea, tirandomi frettolosamente per il polso.

Iniziammo così a correre il più velocemente possibile per arrivare alla macchina e andarcene.

Un piccolo particolare che Andrea aveva omesso, è che in realtà quella spiaggia era compresa in una zona privata ed era severamente vietato soggiornarci se non si era autorizzati.

Appena arrivammo all'auto, ci precipitammo dentro e il moro partì a gran velocità.

Duccio:"quindi mi stai dicendo che abbiamo praticamente commesso un reato e siamo entrati in una zona privata" sbottai io, ancora con il fiatone per la corsa.

Andrea:"può essere, ma ti giuro che ci sono venuto un sacco di volte e non è mai venuto nessuno a controllare" rispose lui mettendo il piede sull'acceleratore.

Duccio:"prima o poi ci farai arrestare" dissi esasperato appoggiandomi al poggiatesta e mettendomi una mano in fronte.

Andrea:"dai pensa positivo, almeno sono riuscito a sistemare la macchina" disse girandosi divertito verso di me.

Duccio:"ma come hai fatto ad aggiustarla se nemmeno si accendeva il motore"

Andrea:"mi sono messo d'impegno tutta la notte, mentre tu dormivi" rispose fiero di sè e io risi scuotendo la testa.

Finalmente dopo all'incirca dieci minuti, la macchina si fermò davanti al vialetto di casa mia. Io esitai un po' prima di scendere e mi voltai prima verso Andrea.

Duccio:"grazie comunque per questa insolita serata" sorrisi dandogli un leggero bacio sulla guancia, che lo prese alla provvista.

Duccio:"ciao Andre" dissi infine, scendendo dall'auto e incamminandomi verso l'ingresso.

Andrea:"ciao ladro" urlò lui da lontano, prima che mi chiudessi dietro la porta di casa.

Appena entrai, appoggiai le chiavi sul mobile e mi tolsi le scarpe per fare meno rumore possibile. Cercai di supera la cucina senza dare troppo nell'occhio, per imboccare poi le scale che portavano al piano di sopra e rifugiarmi in camera mia.

Anna:"Duccio?! Non mi dire che sei tornato adesso a casa, io pensavo che stessi dormendo nella tua stanza" mi sorprese una voce da dietro le spalle, che mi fece sobbalzare per lo spavento.

Mi girai pregando che non fosse mia madre, ma la fortuna voleva che fosse proprio lei in carne e ossa, che per di più mi guardava con un'aria non molto rassicurante.

Ladro di canzoni-piccolo×fasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora