Scusa

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È mattina e mi sono svegliato con un forte mal di testa. Mi trovavo a casa di Jimin e vari ricordi mi passarono per la testa.
Dalla festa, al bacio, al litigio con Jungkook.
Già io e Jungkook ci siamo baciati ed è stato un bacio che in realtà sembrava essere desiderato da entrambi.

Sveglio Jimin e mi avvio verso il bagno per lavarmi, scendo giù e faccio colazione.
<<Buongiorno taetae, hai dormito bene?>> mi chiese il mio amico con uno sguardo ancora assonnato e i capelli spettinati.
<<Si, grazie per avermi ospitato senza di te avrei dormito per strada ed è l'ultima cosa che io voglia nella mia vita>>.

Dopo aver fatto colazione ci vestimmo e ci avviammo verso la scuola.
<<Allora, adesso che noi arriviamo ti avvii verso Jungkook e gli chiedi scusa per ciò che hai detto come abbiamo accordato già ieri>> disse Jimin mentre stavamo entrando a scuola.
<<Va bene, ora vado ah e grazie di tutto>>.

Cercai da tutte le parti Jungkook, non trovandolo andai nel "nostro posto segreto" ed ecco che lo vidi rannicchiato per terra con le cuffiette nelle orecchie.
Mi avvicinai a lui e gli presi una cuffia mettendola in una delle mie orecchie.
Jungkook poi mi guardò e lo guardai anche io e sorrisi.

<<Senti scusa>> dicemmo entrambi per poi metterci a ridere.
<<No, in realtà non ti devi scusare, è vero mi sono arrabbiato quando mi hai lasciato lì solo però poi ho capito e mi dispiace per ciò che io ti ho detto, non lo pensavo veramente. Scusa se ti ho fatto stare male per ciò che ti ho detto spero che mi puoi perdonare anche perchè non ce la faccio a stare in lite con te, siamo amici da anni e l'ultima cosa che io voglio è litigare con te>> dissi tutto d'un fiato ottenendo una pacca sulla spalla.
<<Non ti preoccupare taetae io ti ho perdonato già da un bel pò, è solo che volevo vedere se ti scusavi. In ogni caso anche io ho sbagliato perchè non ti avrei dovuto abbandonare in mezzo alla strada e quindi ti chiedo scusa>> rispose Jungkook.

Dopo esserci scusati finimmo tutto con un abbraccio e in quel momento mi risentii di nuovo a casa.
Come ho detto anche a Jungkook non voglio litigare con lui perchè per me lui è famiglia.

Dopo esserci chiariti entrammo in aula dato che la campanella aveva suonato.
Le lezioni furono abbastanza veloci da trascorrere infatti dopo poche ore ci ritrovammo in mensa a mangiare.
Finalmente anche quel giorno di scuola era finito e ritornammo a casa.

Pov's Jungkook
Ci sono rimasto davvero male quando Tae mi disse quelle parole però poi quando si è scusato mi sono sentito felice.
Ritornai a casa, e varcando la porta come ogni volta, mi ritornarono in mente dei ricordi.

Ero al primo anno di scuola e l'unico mio amico, come sempre, era Tae. Mentre ritornai da scuola mi ritrovai i miei genitori aspettarmi seduti sul divano a guardare la televisione.
Mia madre subito venne incontro a me abbracciandomi forte a sè mentre mio padre rimase seduto a guardare la televisione aspettando che io andassi da lui e salutarlo.

Noi non abbiamo mai avuto un rapporto stretto forse a causa del lavoro, o forse perchè non ci siamo mai compresi.
Mangiammo insieme e per quei pochi minuti mi sentii in famiglia e felice, tutto però fu rovinato quando iniziai un discorso.
<<Mamma, papà, vi devo dire una cosa molto importante.
Non so come la possiate prendere ma io ho bisogno di dirvelo.
È da un pò di tempo che sto provando dei sentimenti per una persona>> mi fermai o meglio mia madre mi fermò rispondendo.
<<Ma è una cosa bellissima tesoro mio, perchè sembravi così preoccupato. E dimmi chi è la fortunata?>>.
<<Ecco è proprio di questo che voglio parlarvi, non si tratta di una femmina, ma di un maschio>>.
I miei genitori mi guardarono con occhi scioccati e subito dopo uno schiaffo fece spazio sul mio viso.

<<Mi vergogno così tanto di averti come figlio, davvero mi fai schifo. Ma che razza di persona sei, non sei normale>> detto questo altri schiaffi mi colpirono il viso rendendolo rosso mentre alcune lacrime iniziavano ad uscire.
Caddi a terra e mio padre mi iniziò a tirare i calci sulla pancia continuando ad insultarmi e a lamentarsi di avere un figlio come me. Nel frattempo mia madre stava ferma che guardava con aria persa nel vuoto senza nemmeno provare a fermarlo.

Dopo vari calci e alcuni cazzotti se ne andarono ma prima mio padre disse una cosa che mi segnò a vita rendendomi ancora più insicuro.
<<Jungkook, tu davvero credi che noi ti possiamo accettare sapendo che sei gay? Da oggi in avanti non contare mai più su di noi veditela da solo e non cercarci. Ci hai deluso sei una vergogna, più ti guardo e più mi viene da vomitare ma chi può amare uno come te? Me lo spieghi? Nessuno ti amerà mai, nessuno ti starà affianco quando starai male e nessuno mai ti dirà che ti ama perchè non ti meriti amore, ti meriti solo odio>> mi guardò per tutto il tempo negli occhi con aria schifata e quello mi fece sentire uno schifo.

Forse aveva ragione, forse era vero che nessuno mai mi avrebbe amato però più ci pensavo e più faceva male.
Uscirono sabattendo la porta lasciandomi solo e deluso da me stesso.
Più pensavo a quelle parole e più stavo male mi buttai a terra iniziando di nuovo a piangere e mi addormentai nelle lacrime.

Quei ricordi facevano così male che sembrava starli rivivendo e senza motivo lacrime mi bagnarono le guance.
Subito le asciugai dato che il mio telefono prese a squillare.
Era Tae.
<<Pronto kookie, vogliamo uscire a prendere un gelato? Sono quasi fuori casa tua>> sorrisi sapendo che stava per venire a prendermi e subito entrai dentro per sistemarmi.
<<Va bene taetae, mi sistemo ed esco>>.
Dopo vari minuti Tae arrivò e ci avviammo verso la gelateria.

Angolo autrice
Ciao ragazzi ecco il nuovo capitolo. Spero che vi piaccia anche questo e che non vi abbia annoiato.
Abbiamo conosciuto un pò il passato di Jungkook e anche se l'ho scritto io mi è venuto da piangere.

Ditemi se la storia vi sta piacendo e se volete anche delle parti dove parlo della yoonmin o ancora meglio una storia tutta della yoonmin.
Detto questo vi saluto e ci vediamo con il prossimo capitolo, baci😘❤

P.s. il ragazzo di Jimin nella storia ovviamente è Yoongi per chi non avesse capito.

Il mio inizio e la mia fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora