Temporale

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Tra pochi giorni è natale e non vedo l'ora di decorare tutta casa con festoni natalizi. Ovviamente starò con Tae, mangeremo insieme, ci scambieremo i regali e poi ci coccoleremo sul mio letto al caldo lontani da tutto e da tutti.

Sono le 5 del pomeriggio e sono passati due giorni da quando mi sono ritagliato, mi si è formata già la cicatrice e più la guardo e più mi sento male pensando di aver ferito Tae.

Sono sul letto quando mentre stavo giocando mi arriva un messaggio.
Era mia madre.
"Ciao tesoro, come stai? È da un bel pò che non ci sentiamo e credimi se ti dico che vorrei tanto venirti a trovare ma purtroppo non ho abbastanza soldi. Tuo padre è stato licenziato purtroppo e quindi vorrei chiederti se potresti darci un pò di soldi, anche solo 100 euro vanno più che bene. Mi manchi tanto figliolo spero che ci rivedremo presto un giorno".
Quel messaggio mi fece provare rabbia e felicità allo stesso tempo.
Felicità perchè finalmente dopo anni mia madre mi ha messaggiato, rabbia perchè mi ha messaggiato solo per i soldi.
In questo momento sta dominando più la rabbia perchè nonostante gli anni, non sono mai cambiati. Credevano che li avrei cercati io per i soldi invece è stato tutto il contrario ed è un motivo in più per odiarli.


Ero triste, arrabbiato, deluso quando poi mi chiamò l'unica persona che non mi ha mai abbandonato, l'unica che mi ama davvero, Tae.
<<Amore, tutto apposto? Stasera uscirò con Jimin se vuoi venire anche tu dimmelo>>.
<<Nono non ti preoccupare tesoro starò qui a casa, sono un pò giù oggi e non mi va tanto di uscire non preoccuparti però non è niente di serio tu pensa a divertirti e miraccomando non dare confidenza a nessuno>>.
<<Va bene amore mio però non sono un bambino che mi devi dire queste cose>>.
<<Per me invece sei un bambino, il mio bambino>>.
<<Sisi solo tuo, comunque adesso vado, ci sentiamo più tardi. Ciao amore mio ti amo>>.
<<Ti amo anche io>>.
Staccammo insieme e risentii di nuovo quella sensazione di vuoto che solo Tae riusciva a riempire.

Sono le 8 e Tae e Jimin sono appena andati in un pub. Come faccio a saperlo? Semplice sono in chiamata con Tae per vedere ogni cosa.

<<Fammi vedere in quel tavolo invece chi ci sta>> dissi facendo girare altre mille volte il telefono a Tae per farmi vedere se c'era gente normale e non maniaca.
<<Amore quel tavolo te l'ho già fatto vedere non so quante volte, siamo adulti io e Jimin non preoccuparti per noi. Ora devo staccare ho il telefono scarico e lo devo mettere in carica. Ci sentiamo dopo amore e non preoccuparti troppo>>.
<<Va bene a dopo>>.

Avevo paura, non so perchè ma sentivo che sarebbe successo qualcosa e l'ansia crebbe ancora di più.
Passarono circa due ore e Tae non rispondeva alle chiamate così provai a chiamare Jimin.

Fortunatamente rispose e mi disse che Tae era stato appena portato in ospedale.

Quando sentii quelle parole il mio cuore perse un battito, non riuscivo più a respirare. Staccai e corsi più veloce che potevo quando un tuono mi fece spaventare facendomi poi cadere a terra, era appena arrivato un orrendo temporale.


Arrivai subito in ospedale e andai in contro a Jimin che mi fece sedere e poi provò a calmarmi.
<<Adesso ti racconto però tu stai calmo, spera solo che Tae ne uscirà vivo perchè è stato colpito in molti punti. Respira, pensa che sta bene e che quando si sveglierà potrai riabbracciarlo e come dici sempre tu sentirai di nuovo il suo bellissimo profumo alla fragola>> disse Jimin con voce tremante.

Avevo così tanta ansia che da un momento all'altro sarei potuto svenire.

<<Ora ti racconto. Appena Tae ha staccato la chiamata con te mise in carica il telefono proprio come ti aveva detto lui. Andava tutto per il meglio quando si avvicinarono a noi dei ragazzi ovviamente ubriachi e iniziarono e "molestare" verbalmente Tae.
Tae provava a staccarsi però loro erano troppo forti, lo trascinarono in bagno e successe quello che non doveva succedere. Subito dopo lo iniziarono a picchiare tirandogli dei calci e lo presero a pugni. Sembrava morto quando poi pronunciò un nome, il tuo.
Ripeteva costantemente il tuo nome e mi sentii male>>.

Non riuscivo a sentire più niente, Tae era stato stuprato e anche picchiato. Mi sentii uno schifo pensando che non ero lì a difenderlo.
Mi si appannò subito la vista e ciò che mi apparse fu il buio e subito dopo il viso di Tae.



Angolo autrice
Ciao ragazzi sono tornataaaaaa. Questo capitolo è molto triste lo so però doveva starci un pò di dramma nella storia.
Il nostro piccolo taetae è stato violentato e credetemi se vi dico che mentre lo scrivevo sentivo tanta rabbia che mi saliva pensando a qualcuno che violentava il nostro bimbo.

Il capitolo oggi è un pò più lungo e spero che vi possa piacere.
Grazie per chi sta leggendo questa storia e per chi ha messo le stelline.
Vi mando un grande abbraccio❤

Il mio inizio e la mia fineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora