Capitolo 1

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Roxanne

Eccomi qui, su un tetto di una casa a Joun Alley dopo aver derubato il guadagno di un ricco mercante, e sto riflettendo sul senso della mia splendida vita, sempre se un senso ce l'ha.

Il sole sta tramontando e tra poco devo tornare dalle ragazze perchè rischieranno di dare di matto se non torno entro l'ora predefinita; scendo giù e finisco dentro un bidone della pattumiera <<Dannazione! Devo migliorare l'atterraggio>> mormoro mentre mi massaggio la schiena indolenzita. Mi alzo e mi dirigo verso la casetta che ci siamo fatte io e le mie due migliori amiche; mentre cammino tranquillamente tra le vie dei bassifondi di Joun Alley, mi guardo intorno sorridendo come se fossi una normale ragazza di 19 anni che torna a casa dopo il suo lavoro in una tradizionale bancarella a vendere vasi in terracotta. Peccato che non è vero, perchè il mio lavoro è quello di rubare per vivere, uccidere per tenere a bada la mia folle voglia di vendetta verso quella troia di mia madre <<Ti vedo un po' in sovrappensiero, ragazzina>> il mio sorriso si fa più ampio <<Non farti vedere, Syrax. Stai buono in quella tasca che tra poco siamo a casa>> bisbiglio mentre stringo un po' di più il mio gilet di pelle <<Ok... Ma oggi facciamo un giro?>> mi chiede lui con una vocina da bambino <<Sempre>> rispondo girando a destra per imboccare la nostra via. Entro oltrepassando il logoro cancello con un salto e sento tintinnare le tante monete d'argento nella piccola sacca attaccata ai pantaloni di pelle nera. Arrivata davanti alla porta d'ingresso, busso 3 volte di fila. Mi apre una Jane con i capelli più disordinati del solito <<Perchè dovrei far entrare una signorina ritardataria?>> chiede lei incrociando le braccia e aggrottando le sopracciglia. Alzo gli occhi al cielo e tiro fuori il sacchetto con le monete d'argento <<Ti faccio entrare solo per pietà>> risponde prendendo il pacchetto e sorridendo felice <<Ma che razza di amiche hai?>> Syrax esce fuori e si butta sul divano iniziando a stiracchiarsi <<Jane è l'amica della razza stronza, invece Freya è l'amica della razza casalinga e miglior cuoca di tutta Adystel>> dico ficcandomi in bocca un bignè al cioccolato <<Rox! Era per il dolce di stasera>> sbuffa lei tirandomi il mestolo; io lo prendo al volo rispondendo <<Brava: era; ora non più>> sorrido soddisfatta e mi butto sul divano. Un dubbio mi pervade la mente: le ragazze sono piuttosto tese e poi Freya non fa mai il dolce durante le cene, a meno che... <<Viene qualcuno a cenare insieme a noi?>> chiedo di botto: non ho mai invitato nessuno a casa perchè non conosco nessuno che possa invitare. <<Te l'ho detto che non le sfugge niente>> borbotta Jane apparecchiando la tavola.

Sta apparecchiando per 5 persone, ma noi siamo in 3...

<<Chi sono queste due persone che invitate?>> domando guardando Freya mordersi le unghie

Tesa. Nervosa. Quando si morde le unghie è solo questo.

Fin da piccola mio padre mi aveva insegnato a vedere oltre a ciò che vede l'occhio umano: beh, per me è più semplice, dato che l'acuta vista dell'aquila scorre nel mio sangue insieme al forte udito e al potente olfatto di altri animali. Ma dovevo pur nascondere il mio vero potere dagli altri, quindi imparai a fingermi una Grikha, una razza sottovalutata da molti, che è in grado di leggere i sentimenti degli altri; però questo è solo un gioco di dettagli: se si guarda bene una persona, si è in grado di vedere piccoli dettagli e da lì si può capire tutto.

<<Mark, il ragazzo di cui vi parlavo>> sussurra <<Lo sai che non puoi invitare persone senza avermi prima avvisato; devo stare attenta perchè se scoprono chi sono veramente, non ci vorrà molto prima che la notizia arrivi al re>> sospiro confusa, mi dispiace un sacco dirle che non potrà invitare il suo fidanzatino <<Chi è l'altro?>> chiedo iniziando a girare per il salotto <<Il suo migliore amico, Chris>> dice inziando a versare la minestra nei rispettivi piatti <<Dirò che ho avuto un impegno e che non sarò a casa>> risponde lei abbattuta <<Io non ti ho detto di no>> e dicendo questo salgo in camera mia per prepararmi. Mi sistemo il lungo abito bianco con la cintura corsetto che mi copriva i fianchi; da sotto la cintura, partiva un secondo tessuto di colore beige che faceva contrasto con il colore bianco puro del vestito e si abbinava ai tacchi del medesimo colore. Infilo un pugnale nello stivaletto e mi guardo allo specchio <<Sei fantastica>> mi sussurra Syrax svolazzandomi intorno <<Grazie, draghetto>> gli do qualche grattino sul mento e gli indico la piccola borsetta che spuntava dalla gonna, lui si rimpicciolisce ed entra nella borsetta <<Non fare rumore e sta' buono, ruberò qualche pezzo di carne e te la passerò da sotto il tavolo>> lui sbuffa stufo e io esco fuori dalla stanza <<Sei un incanto!>> esclama Freya seduta sul divano a sistemare la casa con il suo potere da Stekta, telecinesi. Indossa un abito blu notte che le arriva fino al ginocchio, i sandali bianchi si abbinano alla fascia che lega i suoi capelli color ebano: possiede un fascino da invidiare. <<Quando arriveranno gli ospiti?>> chiede Jane scendendo le scale, il suo semplice abito nero le arriva fino alle caviglie; i ricci li ha lasciati sciolti e cadono morbidi sulle spalle <<Tra poco>> dico guardando oltre il muro <<Uno ha in mano un mazzo di rose>> borbotto sistemandomi il vestito <<Saranno per te!>> esclama Jane dando una simpatica spintarella a Freya <<Cercate di non fare cazzate, vi prego>> dice lei pregandoci con le mani <<Non ti diremo di no, ma ci proveremo>> dico io scoccando un veloce sguardo a Jane che stava sogghignando.

Sentiamo bussare alla porta. Sono arrivati.

<<Vado ad aprire io!>> una Freya sorridente si dirige verso la porta e la apre. Due figure alte e muscolose si fanno avanti; il primo è biondo e i suoi occhi verde foglia ricordano un prato d'erba bagnata, il secondo è castano e ha due occhi che sembrano zaffiro <<Queste sono per voi, per ringraziarvi dell'invito>> dice il biondino iniziando a dare una rosa per ognuna di noi. Appena si gira per darmi la rosa rosso sangue, si sofferma un po' di più a osservarmi ma poi me la porge con un sorrisetto <<Beh, io sono Chris, mentre lui è Mark>> dice il biondo indicando il suo amico, ma facendo questo gesto mette in mostra i suoi bicipiti <<Belli, vero?>> mi sussurra lui rivolgendomi uno sguardo seducente <<Talmente belli che ci cagherei sopra>> sussurro rivolgendogli un semplice ghigno <<Allora andiamo a tavola?>> chiede Freya con quel suo sorriso stampato in faccia e con gli occhi fissi su Mark.

Cotta. Innamorata.

Ci dirigiamo nella sala da pranzo e ci sediamo a tavola; Mark ha gli occhi fissi sullo scollo di Freya: coglione. Mentre lei distribuisce il pasto, guardo Jane sorridere e capisco cosa intende fare: vorrebbe creare un'illusione di un chitarrista che suona una melodia romantica e vuole isolarli da noi altri per vedere cosa combinano. Ho sempre amato il suo potere di Dankar, solitamente il suo potere viene utilizzato per difendere e spaventare il nemico con le proprie illusioni, ma lei lo ha trasformato in qualcosa di gradevole e divertente.

Le faccio l'occhiolino e lei si da fare <<Ma che diavo...>> inizia Chris e io gli tappo la bocca con la mano <<Voglio vedere che fanno>> lui capisce e sorride insieme a noi <<Loro non ci vedono, ma noi sì>> ridacchia Jane e ci mettiamo a osservare la scena <<Maledetta Jane, io ti ammazzo>> sento borbottare Freya e di spontaneo ci mettiamo a ridere tutti e tre <<Come, Freya? Non ti ho sentito>> Mark è ancora sotto shock <<Beh, ti va di ballare?>> chiede timido quest'ultimo <<Ehm, va bene...Ma ti avviso: non sono una professionista>> dice alzandosi e iniziando a ballare al ritmo della lenta e malinconica canzone <<Balleresti con me, Roxanne?>> mi volto e mi trovo quel sorriso da stronzo patentato di Chris <<Io... va bene>> balbetto confusa. Mi prende subito e mi stringe a sè come se avesse paura che scappassi <<Guarda che non scappo>> metto voce ai miei pensieri e lo sento ridere: ha una risata contagiosa perchè mi sono messa a ridere anch'io <<Mi posso unire a voi, oppure abbiamo finito lo spazio?>> chiede Jane avvicinandosi a noi <<Certo!>> esclamo io e iniziamo a girare in cerchio tutti insieme. Ad un certo punto inizio a sentire un certo brontolio e riconosco subito da dove proviene <<Merda>> sussurro mentre cerco di trovare un modo di andare verso la tavola e prendere qualcosa da mangiare a Syrax <<Tutto a posto, Roxanne?>> mi chiede Chris osservandomi stranito <<Io, ehm, devo andare perchè domani devo svegliarmi presto per un impegno molto importante>> cerco di trovare una scusa credibile <<Oh, allora faresti meglio ad andare a dormire prima>> dice comprensivo Chris <<Sì, io...>> inizio ma vengo fermata <<Vai pure, balleremo insieme un'altra volta>> mi fa l'occhiolino e io sorrido <<Allora vi lascio al vostro balletto>> dico andando verso la cucina e rubando un pezzo di carne per poi salire velocemente le scale e chiudermi in camera mia.

Spero vi piaccia il mio nuovo racconto...

Baci!!!

I will kill you, darlingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora