Il Silenzio delle Parole Non Dette

4 1 0
                                    

Haruko's pov:

-A volte, il silenzio pesa più delle parole

Quando mi sedetti sul sedile le mie chiavi oscillarono, disturbando Lora che era seduta accanto a me. « Scusami, ti ho dato fastidio? » Le chiesi con tono dispiaciuto. Lei sospirò e continuò ad ascoltare la musica. A causa delle sua reazione mi sentii in colpa e iniziai a farmi mille paranoie: e se l'avessi disturbata? E se avessi fatto una figura di merda? Se fossi risultata maleducata?
Alla fine, per distrarmi, presi uno dei miei molti libri dalla borsa e iniziai a leggere da dove avevo lasciato. Il libro che stavo leggendo era il secondo dei Twisted (Twisted Games, di Ana Huang). Non mi piacevano i libri spicy, lo avevo ricevuto al mio diciottesimo compleanno e lo avevo finito subito, mi era piaciuto moltissimo e perciò decisi di continuare la saga. Twisted Games era davvero incantevole, i due protagonisti erano perfetti insieme e il loro amore lo sognavo anche io (soprattutto Rhys).
« Anche tu leggi Ana Huang? » Chiese Lora mentre io ero persa tra le pagine del libro. « Sì, mi piace molto come scrive e... » Basta così, hai detto abbastanza, non rischiare di fare figure di merda. Diceva la mia mente, ma ovviamente non la ascoltai, « ovviamente non leggo le scene dove fanno l'amore, sono sensibile- » Smettila! « E devo dire che I personaggi maschili sono davvero fighi! Potrei innamorarmi di loro anche se non esistono! » Lora si limitò a fissarmi in silenzio e io mi sentii una deficiente. Te l'avevo detto, sicuramente pensa che sei stupida e infantile. Disse la mia coscienza. « Io ho letto Twisted Love. Non è stato male, ma Alex è stato un cretino a tradire così la fiducia di Ava e lei si è fidata di nuovo di lui dopo che le ha chiesto scusa. » Disse lei in modo scettico, io aggrottai le sopracciglia e risposi « Ma lui lo aveva fatto per proteggerla e comunque l'ha seguita a Londra per non lasciarla sola... » Lei sospirò e alzò gli occhi al cielo, « Lasciamo stare, ragazze ingenue e innocenti come te non possono capire. » Detto questo tornó alla sua musica mentre io riflettevo sulle sue parole. Significava che le era successo qualcosa di brutto? Qualcuno aveva tradito la sua fiducia? Non potevo saperlo, ma di certo non le avrei fatto nessuna domanda. Non potevo essere indiscreta, non quando sapevo quanto potesse fare male parlare della cosa che ti rendeva vulnerabile... Ci ero passata anche io e non volevo che questo si ripetesse.
Lessi ancora qualche pagina, ma poi pensai una cosa: « Scusa, Lora... » Lei si tolse una della cuffie e mi guardò. « Come mai stai andando in Francia anche tu? » Le chiesi e lei rispose: « Perché ho ricevuto una borsa di studio e sono stata presa all'università Francois. » « Sul serio?! Anche io! » Dissi eccitata. Lei mi guardò stranita e i suoi occhi mi percorsero da su a giù con sguardo giudicante. « Hai diciotto anni? » Chiese lei sorpresa e io arrossii. « Sí, anche se non sembra... » Dissi con voce tremante. Lei tornò alla sua musica e io pensai di chiederle di andare a vivere insieme, anche per limitare le spese. Avrei potuto chiederglielo subito, ma ero troppo timida, perciò rimasi zitta e mi persi ancora un po' nel libro e dopo un po' alzai lo sguardo per guardare fuori dal finestrino.
Alex è stato un cretino a tradire così la fiducia di Ava e lei si è fidata di nuovo di lui dopo che le ha chiesto scusa. Lasciamo stare, ragazze ingenue e innocenti come te non possono capire, Queste parole mi risuonarono in mente mentre guardavo il cielo. Poi il pilota annunciò che stavamo per atterrare e decisi che le avrei chiesto di andare a vivere insieme non appena saremmo state all'aria aperta.

In quel breve scambio, capii che ognuno porta dentro un mondo di cicatrici, alcune visibili, altre nascoste dietro sguardi e parole che non arrivano mai agli occhi... Soprattutto quelli insensibili...

Cuori trafittiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora